
Nascita di un artista
Joseph Beuys a Foggia e sul Gargano
Opere, immagini, suoni, video
Rassegna a cura di
Stefan Nienhaus e Guido Pensato
Sabato, 11 ottobre 2008
ore 18.00, inaugurazione
Interventi
Franca Pinto Minerva
Nichi Vendola e Silvia Godelli
Antonio Pepe e Maria Elvira Consiglio
Orazio Ciliberti e Giovanni Cipriani
Francesco Andretta
Angelica Völkel
Foggia. 11-31 ottobre 2008
Fondazione Banca del Monte
Via Arpi, 152
Il suo rapporto con la Puglia, Foggia e il Gargano ha radici
profonde.
L’impatto, durante la guerra, tra il 1942 e il 1943, con la gente
gentile, semplice di Foggia e del Gargano, con il paesaggio
mite, che a lui sembrava in un certo senso preistorico perché
non industrializzato, è stato vissuto da Beuys come un antidoto
alla crudeltà e all’insensatezza della guerra, come opposto
alla distruzione, come una base per l’atto creativo, che per
Beuys era uguale all’amore. Si può dire che sia diventato artista
proprio qui, in queste terre.
Comincia ancora come soldato in Puglia ad abbozzare i primi
schizzi di paesaggi e decide in quel periodo di lasciare gli studi
scientifici e di dedicarsi all’arte. Come studente dell’accademia
di Düsseldorf i suoi primi lavori sono la rielaborazione in
litografia dei disegni pugliesi. Quando torna, decine di anni
più tardi, ormai personaggio celebre, rivisita, insieme all’amico
e grande gallerista napoletano Lucio Amelio, i luoghi del
Foggiano, pubblica un libro di serigrafie dedicato alla gente
del capoluogo dal titolo: “Die Leute sind ganz prima in Foggia”
(“La gente è meravigliosa a Foggia”). Ancora nel 1985, quando
sta allestendo la sua ultima mostra a Capodimonte, pochi
mesi prima della sua morte, intitola una litografia: “Nimm
Foggia ernst”: “Prendi sul serio Foggia!”.