DOLCETTO o scherzetto? Le origini della festa di Halloween sono antichissime e arrivano dall’Irlanda. Generalmente conosciuta come una tradizione americana, Halloween cade alla vigilia della festa cristiana di Ognissanti che si celebra il primo novembre. Al tempo dei Celti si usava dividere l’anno in due parti in base alla transumanza del bestiame. Questo momento di passaggio, che indicava la fine dell’estate, veniva festeggiato dai Celti con il “Samhain”, che in gaelico significa fine dell’estate. Il capodanno celtico si trovava in un punto al di fuori della dimensione temporale, in questa fase i confini tra la terra dei vivi e quella dei morti si assottigliava. Un altro richiamo al tema della morte deriva dalla corrispondenza del “Samhain” con l’inizio dell’inverno. Nonostante lo stretto legame con la morte il capodanno celtico non assumeva una connotazione di terrore. I Celti, in segno di accoglienza, lasciavano cibo sulla tavola per i defunti che facevano visita alle case. I Celti temevano invece fate e elfi. Secondo la leggenda nella notte di “Samhain” questi esseri erano soliti fare scherzi anche pericolosi agli uomini. Anche da questo trae origine la tradizione per i bambini che travestiti da streghe, fantasmi e vampiri, bussano alla porta urlando con tono minaccioso «dolcetto o scherzetto?».
Ancora oggi la notte di Halloween viene celebrata con travestimenti, pietanze tipiche, zucche intagliate, decorazioni arancio e nero, maschere. Una festa che nel giro di pochi anni ha valicato i confini del mondo anglosassone. E’ diventata una delle ricorrenze più attese dai bambini, anche italiani. Travestimenti e bambini in “migrazione” da una portone all’altro delle città sono ormai la regola anche da noi.
In provincia non mancheranno le feste e gli appuntamenti a tema. Alla Marina di Varazze i festeggiamenti avranno inizio alle ore 16 con le operazione di “trucco e parrucco” nel gazebo dedicato e, a seguire, l’apertura dei giochi orchestrati da streghe animatrici. Il clou è previsto alle 18 con l’apparizione della torta di Halloween: una macchina scenica condotta da inquietanti dame e maggiordomi guidati da un maestro di cerimonie che offrirà al pubblico lo “spaventoso” dolce. Le dame distribuiranno ai più piccoli anche gadget e dolcetti. I bambini avranno inoltre la possibilità di fare un giro in porto a bordo della barca a vela messa a disposizione dalla società Vento in Poppa.
A Borghetto Halloween si festeggia in anticipo. Nella biblioteca, ospitata nel palazzo Pietracaprina, oggi alle ore 16.30 si terrà “Aspettando Halloween” con letture, giochi e merenda da brivido per tutti i bambini.
La Pro Loco giovanile di Gorra e Olle, in collaborazione con il Comune di Finale, ha organizzato “Halloween 2008. Vieni anche tu a sfidare l’ignoto”. Il ritrovo è fissato domani alle ore 17 nel centro civico di Gorra da dove i ragazzi mascherati partiranno per attraversare il paese bussando a tutte le abitazioni. Alle ore 19.30 spettacolo “Penne del morto”. In serata verranno premiate le maschere e le poesie più belle. La partecipazione è gratuita.
Al Ju-Bamboo di Savona Halloween in musica con i Divina protagonisti della serata con uno show da brividi. Verranno inoltre premiati i mostri e le mostre più terrificanti. Anche all’Orizzonte ai Piani d’Invrea a Varazze si festeggerà la notte di Halloween tra balli e sfilate in maschera. Speciale Halloween dinner a Al Porto di Alassio. Dalle 23 grande party con la partecipazione di Steve Kotey dei Chicken Lips. Musica selezionata da Mr Rouge, Roberto Romano e Miky Talarico.
Divertimento per tutti i bambini (dai 3 ai 12 anni) invece alla libreria Ubik di corso Italia. Dalle ore 15 alle 19, organizzato dall’associazione “5 Mani workinprogress”, verranno raccontate storie di streghe e fantasmi, proiettati filmati. A disposizione uno spazio per i travestimenti e l’area giochi per i più piccoli. Immancabile sarà la passeggiata per corso Italia per l’allegro “Dolcetto o Scherzetto?”
Nel centro ricreativo di Calizzano festa per grandi e piccini (dalle ore 21) organizzata dalla Pro Loco. I bambini travestiti da streghe e demoni busseranno poi alle porte delle case per un variopinto e caotico carosello di allegria. Pontinvrea festeggerà la ricorrenza nello Chalet delle feste con un megapanino alla nutella, cioccolata calda e giochi per tutti i bambini.
A Quiliano, in frazione Valleggia, festa di Halloween a partire dalle ore 20. Ad Alpicella, dalle ore 20, festa in piazza per i più piccini con immancabili dolcetti per tutti (organizzazione Bacere Baciccia). Al Caffè del Mar in Darsena a Savona si festeggerà la serata con un emozionate “Horror Party” a partire dalle ore 22, così come a partire dalle 19 una festa a tema si terrà al bar Reposi di via Paleocapa.
E per gli amanti della zucca appuntamento al ristorante “L’Isola del Sole” di Albenga con la cena-degustazione “Mille e una zucca ad Halloween”.
Chiedete ad un giovanissimo che cosa gli fa venire in mente la data del 31 ottobre. Vi risponderà, probabilmente, che è la festa di Halloween. Se insistete a chiedergli di che si tratta, comincerà ad essere più generico: risponderà che si tratta di un’antica festa americana in cui si festeggiano scherzosamente i morti, mascherandosi con zucche, teschi e simili decorazioni.
Chiedete invece ad un giovane di almeno trent’anni, o ad un adulto, quand’è che ricorre la Commemorazione dei Defunti. Vi risponderà il 2 novembre, il giorno seguente alla festa di Ognissanti. Le due feste sono legate, nella liturgia cristiana, perché i “Santi” non sono solo gli uomini proclamati tali e indicati come esempio dalla Chiesa (“canonizzati”), ma tutti i cristiani che vivono nella grazia di Dio, “salvati”. Festeggiare i defunti il giorno successivo a quello di Ognissanti è l’occasione per pregare per i proprî cari (senza maschere, magari visitando un cimitero): affinché possano entrare anch’essi nel novero dei santi, se stanno vivendo un passaggio di purificazione; e per sentirli vicini nella “comunione” dei santi (quelli già al cospetto di Dio, e quelli chiamati alla santità con la Grazia del battesimo), sino al momento in cui sarà possibile reincontrarsi.
Dunque, sembrerebbe che – per la vicinanza di date – una festa pagana stia soppiantandone una cristiana. Ma non è proprio così.
Se prendete un vocabolario inglese, cosa trovate alla voce Hallowe’en (contrazione di All Hallows Eve)? Trovate… “vigilia di Tutti i Santi”! In effetti il 31 ottobre è la vigilia del 1 novembre, e la liturgia di Ognissanti prevedeva una veglia…
Niente festa “pagana” dunque. Alcuni storici hanno ricercato le origini precristiane del culto dei morti. Ma il fatto è che dal 731 d.C. – secondo la tradizione più accreditata – il 1 novembre per tutta l’Europa cristiana è il giorno dei Santi defunti. Nei paesi di lingua inglese la festa si chiama Hallowmas (contrazione di All Hallows Mass), cioè “Messa in onore di Tutti i Santi”. La vigilia, appunto, si chiama Hallowe’en.
Non si tratta neanche di una festa “americana”, perché negli Stati Uniti è stata importata dagli immigrati europei.
In America si è progressivamente indebolito il suo significato religioso, anche per la presenza più debole della Chiesa cattolica. Halloween è stata di volta in volta adattata dalle famiglie nobili per organizzare serate di beneficenza (creandone una dimensione giocosa); dai giovani sbandati come momento trasgressivo (finché per un periodo fu vietata); dall’esercito per farne un momento patriottico e di nostalgia del focolare; dalle industrie dei giochi, dei costumi e dei dolci per farne un grande evento commerciale per bambini e ragazzi, un secondo carnevale.
Concludendo: noi il Carnevale ce l’abbiamo già, a febbraio-marzo (anch’esso ha un significato indirettamente liturgico, carnem levare: indica gli ultimi giorni in cui è possibile folleggiare e mangiar carne prima della penitenza quaresimale). E a noi il carnevale piace molto. Ma non ci piace deformare le nostre tradizioni culturali e religiose per ignoranza, per il gusto di buttare tutto in barzelletta, o per seguire supinamente mode e speculazioni commerciali (o magari per assecondare le più o meno evidenti ‘battaglie’ contro i simboli religiosi).
Decliniamo gentilmente gli inviti alle mascherate: Pulcinella (quando è il suo momento) è molto più simpatico e ricco di significati di Jack-o’-Lantern; e ci sembra abbastanza infantile il desiderio di “esorcizzare”, tra schiamazzi e streghe, un mistero profondo come l’Aldilà.
Al bambino che ci chiedesse: “dolcetto o scherzetto?” potremmo regalare un dolcetto… ed un santino!
fonte:europaoggi inserito da Michele De Lucia