TRENTOTTO METRI DI ALTEZZA. La piattaforma era posta a 38 metri di altezza e gli operai erano impegnati a lavorare su alcuni piloni. Un cedimento strutturale della passerella su cui si trovavano ha provocato l’inclinazione della piattaforma e la conseguente caduta dei tre operai. Il pilone da cui sono precipitati è interamente circondato sui quattro lati e sulla sua sommità attuale da piattaforme analoghe a quella che ha ceduto. Per raggiungere la cima gli operai, come tutte le volte, hanno utilizzato un’ascensore da cantiere e sono arrivati a circa sei-sette metri dalla cima, poi raggiunta tramite una scala e una botola aperta nel pavimento di una delle piattaforme che invece ha tenuto. Decine di operai del cantiere sono radunati davanti al luogo dell’incidente e sono tutti molto scossi e provati per la perdita dei colleghi.
CANTIERE SOTTO SEQUESTRO. Il cantiere in cui è avvenuto l’incidente è sotto sequestro su disposizione della Procura della Repubblica di Firenze. Oltre ai rilievi dei carabinieri e dei vigili del fuoco, sul posto è presente anche la Asl per gli accertamenti di competenza. In serata, dopo che i vigili del fuoco hanno rinforzato i ganci della piattaforma pericolante, sono stati rimossi i tre corpi degli operai morti e trasportati all’istituto di medicina legale di Firenze. Il quarto operaio che era sulla cima del pilone, dopo i primi soccorsi sul posto, è stato portato via e si trova sotto choc lontano dal cantiere. Le piattaforme intorno al pilone sono rette da numerosi ganci, ciascuno dei quali capaci di sostenere un peso di 120 quintali
FONTE.corrieredellasera.it
Michele de Lucia