ROBY BAGGIO. Il mitico Codino ha trascorso il pomeriggio con Borgonovo e non nasconde l’emozione. « Stefano per me – dice – è un eroe moderno, capace di mettere la sua faccia e la sua sofferenza in mostra ai fini della ricerca per una malattia ancora conosciuta poco. Dobbiamo dire grazie al suo coraggio perchè non ha nascosto la malattia, anzi l’ha resa pubblica. Assieme, a Firenze, abbiamo fatto cose incredibili. Poi ognuno ha preso la propria strada. Io però sono sempre tifoso viola». «Le due ore che ho passato con lui – ha spiegato l’ex Codino – sono state intensissime. E mi hanno insegnato molto. Quel che mi ha colpito è stata la sua voglia di vivere, nonostante la malattia. Abbiamo comunicato attraverso il suo computer, mi ha parlato dei nostri tempi, quando giocavamo insieme nella Fiorentina, e della nazionale». La notizia della malattia del suo ex compagno «è stata inaspettata – ha aggiunto Baggio – e mi ha toccato dentro, perchè conoscevo la sua vivacità in campo e fuori. Non tutti avrebbero avuto il coraggio di raccontare questo male». Quanto al legame tra calcio e Sla, Baggio si è detto convinto che «non esista un problema di omertà del calcio, perchè la sclerosi laterale amiotrofica colpisce tutti, anche persone non sportive. Il problema è che è una malattia che si conosce poco».
TRENTAMILA SPETTATORI. L’inizio di una storia nuova, quella che trasforma la malattia di Borgonovo in condivisione per trentamila spettatori e per chi sta davanti alla tv sintonizzato su Sky. E Borgo sorride e scrive «Grazie Firenze». Arrivano i gol (Massaro, Pazzini), come i messaggi che Borgonovo scrive con gli occhi su uno speciale computer che li rilancia sul maxi schermo del Franchi. Ronaldinho cerca magie, ma la Fiorentina segna: Da Costa, ancora Pazzini (finirà 4-1, segna anche Nappi). Alla fine Stefano Borgonovo esce dallo stadio Franchi sotto il potente applauso del pubblico di Firenze, passando in mezzo a ue file composte dagli ex compagni di Fiorentina e Milan e accompagnato da Roberto Baggio. «Borgo grazie di tutto» e «Borgonovo uno di noi» i cori che gli hanno intonato i tifosi della Fiesole quando Baggio lo ha portato sotto la curva, poi al momento della sua uscita gli è stato tributato un applauso di quasi cinque minuti, seguito da un coro anche per Roberto Baggio.
ERO SICURA CHE FIRENZE AVREBBE RISPOSTO COSI’». «Ero
sicura che Firenze avrebbe risposto così – ha dichiarato la moglie di Borgonovo, Chantal, a Sky – sono molto felice per Stefano, questa serata gli darà tanta energia che gli basterà per almeno due anni. Ai malati di Sla dico di non abbandonare mai la speranza: io ho fiducia nella scienza e penso al futuro con ottimismo». «Che emozione tornare sotto la Fiesole – dice Baggio – e dopo questa serata credo ancora di più nella possibilità di aiutare Stefano». Borgonovo duetta con Baggio: «Sai Roby che a vederti qui, hai qualcosa dell’allenatore». E l’ex Codino, che nell’intervallo aveva battuto un rigore a Mareggini segnando risponde: «Non capisci niente». È la notte di Borgonovo e di Baggio. È la notte del ritorno della B2. «Sei il giocatore più forte degli ultimi 50 anni», dice Borgo a Roby. È una notte di gioia in cui la Sla fa meno paura.
fonte:corrieredellasera.it
Michele De Lucia