Lotta alla Camorra, il cardinale Sepe: "Chiesa farà la sua parte"

15 ottobre 2008 | 00:00
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Lotta alla Camorra, il cardinale Sepe: "Chiesa farà la sua parte"












La camorra si può debellare e
l´obiettivo da raggiungere è quello di educare alla legalità e
al bene comune. A sostenerlo è il cardinale Sepe, arcivescovo
di Napoli, in un´intervista al Messaggero in cui dichiara di
“voler togliere i ragazzi dalla strada”, aprendo oratori in
tutte le chiese.
La Chiesa scende al fianco dello Stato nella lotta alla
camorra in Campania, un territorio paragonabile ad una trincea
ma “tutta particolare – spiega il cardinale – non fatta di
arroccamenti, né di risposte di vaga natura militare”.
Il cardinale non si sofferma sulle definizioni, “la scelta
dei termini è secondaria”, quello che sta succedendo, afferma
é che la camorra “contiua ad angustiare la vita di tanti
fratelli e a inquinare un tessuto sociale già minato da troppi
mali”.
La riscossa delle coscienza deve passare attraverso
l´adesione alle regole del vivere civile, spiega il cardinale
Sepe che individua nella figura del sacerdote colui che in una
comunità è “vicino alla gente in modo concreto”.
Battere la camorra, dunque, è possibile “ma ognuno deve
fare la propria parte e tutti devono essere messi nelle
condizioni “di poter allontanare dalla propria strada –
conclude il cardinale Sepe – la minima tentazione di tolleranza,
o peggio, di collisione”.

MALE PIU´ VINCERE BATTAGLIA MA NON GUERRA
“Il male non può
vincere sempre, può vincere una battaglia, ma la guerra finale
il male non l´ha mai vinta. E´ sempre caduto”. Lo ha detto il
card. Crescenzo Sepe, arcivescovo di Napoli, a margine della
presentazione, all´Augustinianum, del suo libro su Napoli ´Non
rubate la speranza´. Secondo il porporato per sconfiggere la
criminalità campana, “bisogna mettere insieme tutte le
possibilità positive che sono le istituzioni, la scuola,
perché insieme non solo si può sconfiggere la camorra, ma
sarà sconfitta”. “Questa è la grande speranza che ci deve
aiutare ad andare avanti senza avere paura di niente e nessuno.
Quanto alle armi che la Chiesa ha contro la camorra, il
porporato ha detto: la Chiesa ha innanzitutto la preghiera, ma
anche questi in fondo rimangono degli uomini”.


fonte:metropolisweb


                                                   Michele De Lucia