Tante adesioni per la manifestazione contro il razzismo, la camorra e a favore dei diritti degli immigrati che si articolera’ in due giornate a Caserta. Da oggi fino a lunedi’ 6 saranno diversi i momenti che renderanno Caserta capitale dell’antirazzismo, della solidarieta’ e dell’impegno per la legalita’.
I Comitati delle associazioni che hanno organizzato l’iniziativa stavano preparando l’appuntamento da mesi ma il corteo di oggi ha assunto ulteriori significati dopo la strage di sei extracomunitari avvenuta a Castel Volturno lo scorso 18 settembre.
Per oggi, infatti, sono attesi migliaia di immigrati proprio dal litorale domizio. Altri arriveranno con pullman e treni dalle province di Napoli e Salerno.
La manifestazione e’ stata indetta dal Movimento antirazzista di Caserta e dalle comunita’ degli immigrati insieme alla Rete antirazzista napoletana, ai centri sociali, alla Cgil Campania, all’Arci e alla Caritas di Caserta.
Negli ultimi giorni, pero’, ci sono state ulteriori adesioni come quella del Pd della provincia di Caserta, del Comune di Caserta a quella del Comune di Napoli che ha annunciato la partecipazione del sindaco Rosa Russo Jervolino, di assessori e consiglieri comunali. Anche il presidente della Provincia di Napoli, Dino Di Palma, ha figurato la sua partecipazione insieme all’assessore alla Pace e immigrazione Isadora D’Aimmo.
Il ministro dell’Interno Roberto Maroni ieri ha chiesto che la manifestazione di Caserta si svolga “pacificamente” senza incidenti.
Il corteo di oggi iniziera’ alle 9.30 dalla stazione di Caserta e sara’ seguito da una veglia interreligiosa per le vittime del mare. Domenica 5, invece, si svolgera’ un concerto contro il razzismo e lunedi’ 6 sara’ interamente dedicato agli incontri istituzionali.
Donna somala denuncia: umiliata e tenuta nuda per ore a Ciampino. La polizia: calunnia
Offesa, perquisita, costretta a spogliarsi davanti a piu’ persone, accusata di essere un corriere della droga e, prima di essere rilasciata, di resistenza a pubblico uffciale . E’ l’odissea
vissuta – secondo una denuncia presentata mercoledi’-all’aeroporto di Ciampino da Amina Sheikh Said, somala 51enne, sposata con il signor Luigi Mancuso, cittadina italiana.
“Amina e Luigi hanno quattro figli – si legge sul sito www.linkontro.info, che ha pubblicato la notizia -. Lo scorso 21 luglio Amina tornava da Londra, dove era andata in visita ai figli. Portava con se’ quattro dei suoi nipotini, di eta’ compresa tra i sette e gli 11 anni. Arrivati all’aeroporto di Ciampino, la Polizia di frontiera esamina i documenti dei bimbi e decide che qualcosa non va”.
Il marito, giunto all’aeroporto a prendere la famiglia, viene fatto entrare nell’area doganale, i bagagli vengono ispezionati, i bambini trattenuti. Ad un certo punto “Amina e’ condotta in una stanza e fatta spogliare. Le resta addosso il solo reggiseno. Due donne le chiedono di assumere varie posizioni. Amina acconsente. Ma quando mettono le mani in guanti di lattice e affermano di dover procedere all’esplorazione anale e vaginale, Amina rifiuta. Chiede almeno che sia un medico a farlo. Le donne la ingiuriano e la minacciano: ‘ti spedisco in carcere’, ‘come sei nera fuori lo sei dentro’, ‘daremo i bambini all’assistente sociale’. Pare che il reato ipotizzato sia ora magicamente mutato: non piu’ ladra di bambini ma corriere della droga. Arriva una terza donna che afferma di essere un medico. Non da’ alcuna prova della sua qualifica. Amina continua a rifiutare la perquisizione. La donna esce dalla stanza gridando: ‘questa negra e’ pazza’”.
Per oltre quattro ore, si legge ancora sul sito, Amina “rimane svestita di fronte a un numero imprecisato di persone che entrano ed escono dalla stanza nel tentativo di farla sottoporre all’ispezione richiesta. Dopodiche’ arriva una barella, Amina viene ammanettata e distesa, sul corpo nudo qualcuno posa un telo di cellophane da imballo. Viene portata in ambulanza al Policlinico Casilino. Qui, finalmente, la perquisiscono dappertutto. E niente. Da nessuna parte si trova niente. Nessuno le rilascia alcun verbale, delle perquisizioni effettuate non rimane traccia. Solo, le si comunica l’avvio di un procedimento penale nei suoi confronti per la resistenza
opposta a pubblico ufficiale”.
Ma Amina ricorda i volti di tutte le persone coinvolte. E qualche giorno fa, con al fianco le associazioni Antigone e Progetto Diritti, trova il coraggio di sporgere denuncia.
La polizia di Ciampino denuncia Amina Said per calunnia
Gli operatori della polizia di frontiera di Ciampino, presenti all’episodio che ha riguardato la cittadina somala, hanno presentato “informativa di denuncia” all’autorità giudiziaria.
Amina Sheikh Said, sottolinea la polizia di Ciampino, “quando fu fermata e sottoposta a controlli da parte di questo Ufficio di Polizia di Frontiera, risultava già essere stata sottoposta nel gennaio 2007 e nel marzo 2008 a controllo da parte di altre Forze di Polizia, presso lo scalo aereo di Fiumicino e segnalata all’Autorità Giudiziaria per detenzione e trasporto di sostanze stupefacenti”.
Il dati dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni sui casi segnalati nel 2007
Il 23,8% degli stranieri ha subito una discriminazione sul lavoro e il 16,2% nella ricerca della casa. E dall’Ue 18 sanzioni all’Italia per la violazione della direttiva sulla discriminazione.
fonte.rainews Michele De Lucia