NAPOLI, 28 ottobre – Vero, tutto vero: «Però se mi avessero detto in estate che dopo otto domeniche saremmo stati primi in testa, io gli avrei dato del matto». E invece Marek Hamsik può essere fiero di se stesso: è andato ben oltre il proprio ottimismo e s’è risparmiato un insulto gratuito. Napoli primo, dopo diciassette anni, ed in attesa della Reggina: «Gara difficile, da non sottovalutare. Non lo faremo».
RIECCO LE CURVE – Riaprono le curve, anzi aprono, perché per gli undicimila abbonati del settore popolare il campionato comincia praticamente con la Reggina, dopo la chiusura imposta dal giudice sportivo, in seguito agli incidenti di Roma-Napoli. Prevendita lanciatissima: dodicimila biglietti venduti e ventitremila abbonati inducono a credere che si viaggi intorno ai cinquantamila presenti.
FORMAZIONE – Reja lascia parlare Hamsik e tiene nascosta la squadra. C’è odore di turn over: in porta gioca Navarro, perché Iezzo non ce la fa; in difesa, forse rientra Cannavaro, con Contini e Aronica a completare il reparto; in mezzo, Pazienza al posto dello squalificato Blasi e poi Maggio e Mannini sugli esterni, Gargano regista e Hamsik incursore; in attacco, incertezza tra Zalayeta e Denis, con l’uruguayano in vantaggio sull’argentino.
fonte:corrieredellosport
inserito da Michele De Lucia
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