ROMA – Occupazioni, cortei, manifestazioni. Non si ferma la protesta nel mondo della scuola e dell’Università, in vista della votazione finale al Senato del decreto Gelmini sul maestro unico (leggi il testo del decreto 137), prevista mercoledì, un giorno prima dello sciopero promosso dai sindacati.
ROMA – Nella capitale circa 5-6 mila studenti, a detta degli organizzatori, hanno manifestato in corteo sfilando da piazza della Repubblica fino a piazza Venezia. Più tardi alcuni ragazzi si sono spostati davanti al Senato per un sit-in di protesta (e qualcuno ha lanciato la proposta di seguire, mercoledì, i lavori a Palazzo Madama). Durante il percorso del corteo c’è stata una spaccatura fra testa e coda. Davanti il “Blocco Studentesco” di estrema destra (che ha intonato il coro «Duce, Duce») e dietro gli studenti antifascisti. Questi ultimi hanno avuto attimi di indecisione e, giunti in via Cavour all’altezza di via dei Serpenti, avevano deciso di modificare il percorso della loro manifestazione per dirigersi verso il ministero dell’Istruzione. Una volta giunti in via dei Fori Imperiali gli studenti di sinistra sono stati convinti però dalle forze dell’ordine, che hanno sbarrato con un cordone l’accesso verso il Colosseo, a proseguire con il percorso concordato e raggiungere la testa in piazza Venezia. Molti gli slogan scanditi dai ragazzi: «Nel nostro futuro più pubblico e meno privato», ma anche «la Gelmini non ci fermerà, salviamo la scuola e le università». Nelle prossime ore, spiegano gli studenti, crescerà il numero di scuole in mobilitazione a Roma e in tutta Italia. Nella capitale sono stati occupati, tra gli altri, il liceo “Giulio Cesare” e l’istituto nautico “Colonna”, mentre i giovani di medicina della “Sapienza” hanno fatto lezione sotto il ministero dell’Istruzione.
fonte:corriere.it
scelto e inserito da Michele De Lucia