Scuola, lezioni all´aperto e cortei nelle città Roma, la protesta al festival del Cinema
ROMA – Mentre a Roma il ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini, ha incontrato alcuni rappresentanti degli studenti, fin dal mattino sono riprese le proteste nelle scuole e nelle Università di tutta Italia contro la riforma della scuola e i tagli. Proteste arrivate, in serata, al festival del Cinema di Roma. Un migliaio di studenti, giunti in corteo, hanno organizzato un sit-in tra gli stand del villaggio del cinema, scandendo lo slogan: «Fermiamo il brutto film della riforma Gelmini». Altri sono rimasti in piedi di fronte al cordone della forze dell’ordine, gridando frasi contro il governo. Quattro ragazze sono riuscite ad accedere all’interno dell’Auditorium “Parco della Musica” dalle scale esterne, forse dopo aver scavalcato la recinzione, srotolando uno striscione con la scritta: «Pay attention movimento irrappresentabile». Bloccate dalla vigilanza, le manifestanti sono state immediatamente allontanate. Ci sono stati poi alcuni momenti di tensione con le forze dell’ordine. Dopo aver intonato cori per circa un’ora, i manifestanti hanno lasciato il Festival e si sono diretti all’università e a casa
LA GIORNATA – In mattinata, sempre a Roma, diverse scuole avevano organizzato un sit-in al Circo Massimo. Poi è partito un corteo verso il Senato e lì si è svolto un presidio al grido di «Chi non salta la Gelmini è» e «Vattene a casa, Gelmini vattene a casa». Più di 15mila studenti medi hanno chiesto il ritiro immediato del decreto 137 e della legge 133. L’Uds ha fatto una ricognizione degli istituti presenti: Augusto, Russel, Pitagora, Marco Polo, Colonna, Socrate, Plauto, Vallauri, Margherita di Savoia Gullace, Newton, Carlo Levi, Platone, De Pineto, Primo Levi, De Chirico, Albertelli, Ruiz, Orazio. Altre scuole si sono aggiunte via via. In piazza Montecitorio c’è stata una lezione del fisico Giorgio Parisi, candidato più volte al premio Nobel.
LEZIONI IN PIAZZA DUOMO – A Milano proseguono le lezioni all’aperto. In piazza Duomo, sotto il monumento a Vittorio Emanuele, si sono riuniti un migliaio di studenti di diverse facoltà. Sulla statua lo striscione «La vostra crisi non la pagheremo noi». In programma una decina di lezioni nel corso della giornata. Su un cartello si legge: «Se la legge 133 non sarà abrogata, tutte le nostre future lezioni saranno così». Le forze dell’ordine hanno disposto alcuni camionette a presidio del centro cittadino e vicino alle facoltà. A Pavia bloccati gli esami di diritto penale nella facoltà di Giurisprudenza in quanto mancavano i dottorandi, per protesta, che facevano parte della commissione. A Mortara (Pv) gli studenti dell’istituto tecnico Pollini hanno occupato la scuola, sfilando in centro città. Alcuni di loro hanno trascorso la notte all’interno nell’istituto.
NAPOLI, CORTEO IN CENTRO – A Napoli nuovo corteo con migliaia di studenti: partito da piazza del Gesù, ha creato notevoli problemi al traffico e i partecipanti sono aumentati via via con gruppi di studenti arrivati dalla provincia e dal quartiere di Fuorigrotta. Il corteo si è poi sciolto in piazza del Plebiscito. Gli studenti dell’istituto Serra nella zona di Montecalvario si sono barricati a scuola esponendo uno striscione all’esterno dell’edificio. Gli insegnanti hanno trovato della colla sulla serratura del cancello d’ingresso bloccato anche da una catena. Sempre a Napoli, lezioni in piazza Dante con gli studenti e i docenti dei licei scientifico e classico europeo del Convitto Vittorio Emanuele II. Alcuni ragazzi hanno seguito le lezioni imbavagliati; uno striscione recita «Non è questo che volete? La cultura si zittisce». Occupati altri tre istituti superiori: Casanova, Fonseca e Cuoco. A Catanzaro alcune miglia di studenti di diversi istituti superiori della provincia stanno partecipando a una manifestazione con striscioni e slogan. A Cagliari circa 400 studenti degli istituti superiori hanno sfilato nel centro fino a viale Trento, davanti al palazzo della Regione.
fonte:corriere.it
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