ROMA “Il 23 ottobre occuperemo le entrate delle nostre scuole per sbarrare la strada alla riforma e ai tagli con tutta la nostra creatività e voglia di cambiamento”. E’ quanto annuncia la Rete degli Studenti, spiegando che sono in programma assemblee e sit-in che si svolgeranno davanti alle scuole a Torino, Verona, Vicenza, Treviso, Padova, Venezia, Siracusa, Bergamo, Cuneo, Prato, Massa, Pisa, Teramo, Frosinone, Roma, Catania, Savona, Reggio Emilia. “Teniamo fuori la Gelmini dalle nostre scuole, perché le scuole sono nostre e vogliamo essere noi a cambiarle. In questi giorni tante scuole e università sono in agitazione per opporsi al progetto di demolizione dell’istruzione pubblica del governo. Rispondiamo alla violenza della maggioranza parlamentare e della Gelmini tenendo vive le nostre scuole, in particolare nei giorni in cui il decreto 137 verrà approvato al Senato”, conclude la Rete.
SIT IN A MILANO, BRUCIATA COPIA DL GELMINI
MILANO – Una copia del dl di riforma della scuola voluta dal ministro all’Istruzione, Maria Stella Gelmini, é stata bruciata davanti Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, dove oggi oltre 200 studenti delle superiori del capoluogo lombardo hanno dato vita a un sit-in organizzato in risposta alle dichiarazioni dello stesso ministro e del vicesindaco di Milano Riccardo De Corato nelle ore successive al corteo di venerdì scorso. Arrivati poco dopo le 9,30, gli studenti hanno esposto alcuni striscioni sulle transenne di fronte al Palazzo Marino e, accompagnati dalla musica di un Dj set improvvisato, hanno bruciato una copia del decreto Gelmini contestato. “E’ una risposta spontanea alle dichiarazioni del ministro che ci accusa di non essere informati – spiega Gianmarco del coordinamento dei collettivi studenteschi di Milano e provincia -. Ma il dl parla da solo. E’ una risposta anche a De Corato che ha affermato che é inamissibile bloccare la città ogni settimana. Noi se vogliamo possiamo scendere in strada ogni giorno. Ne abbiamo solo da guadagnare perché la scuola pubblica è ormai allo sbando”. Molti gli striscioni contro la riforma. “Omero chiuso per lutto si ribella al ministro della pubblica (d) istruzione”, recitava uno striscione appeso dagli alunni del liceo Classico Omero di Bruzzano, nel milanese, arrivati numerosi.
LIVORNO: 8 MILA STUDENTI IN PIAZZA CONTRO LA GELMINI
LIVORNO – Almeno 8 mila studenti hanno partecipato stamani a una manifestazione che ha attraversato le vie del centro per protestare contro la riforma Gelmini. Il corteo si è svolto senza incidenti e vi hanno preso parte ragazzi delle scuole superiori provenienti da tutta la provincia che hanno scandito slogan a difesa della scuola pubblica e contro il ministro dell’Istruzione. Gli studenti hanno poi raggiunto la Fortezza Nuova dove si sono riuniti in assemblea.
A NAPOLI ASSEMBLEA LICEALI IN PIAZZA CONTRO RIFORMA
NAPOLI – Protesta degli studenti, a Napoli, contro la riforma Gelmini. Gli alunni del liceo classico Genovesi, dopo aver tentato un’occupazione dell’istituto, hanno indetto, in piazza del Gesù, un’assemblea pubblica. “Sarà un incontro a cui prenderanno parte studenti e docenti – spiegano i liceali napoletani – un’assemblea come quelle che si stanno organizzando a Roma per dire il nostro no alla riforma. Il nostro slogan? Studenti contro la Gelmini”. Oggi, sempre a Napoli, gli studenti universitari terranno un’assemblea nella sede della facoltà di Sociologia della Federico II.
UNIVERSITA’: GIORNATA DI MOBILITAZIONE DA NORD A SUD
ROMA . Giornata di mobilitazioni negli atenei di molte regioni, in agitazione per esprimere la contrarietà rispetto alla legge 133 che “mira a stravolgere il sistema universitario e il suo carattere pubblico”. E’ quanto afferma l’Unione degli studenti universitari, spiegando che iniziative sono in corso, o previste per le prossime ore, a Palermo, Pavia, Ancona e Ferrara. A Palermo, tra l’altro, è in programma un’Assemblea d’ateneo che lancerà le assemblee di tutte le 12 Facoltà prevista per il giorno dopo che si chiuderanno in un corteo. Anche a Pavia ci sarà un’assemblea con la partecipazione di dottorandi, ricercatori, docenti, organizzata dal Coordinamento per il diritto allo studio-Udu Pavia in collaborazione con varie realtà studentesche territoriali, in contemporanea con il Senato Accademico dove i rappresentanti dell’Udu-Pavia presenteranno un Odg contro la 133/08. A Ferrara l’inaugurazione dell’anno accademico sarà anticipata da una Contro-inaugurazione organizzata. Stasera è prevista una fiaccolata organizzata dalla Rua-Udu Ferrara con Cgil, Cisl e Uil. Nel primo pomeriggio ad Ancona si terrà una Assemblea di ateneo molto attesa nella Facoltà di Medicina organizzata dal Gulliver-Udu Ancona. L’Unione degli Universitari, nel percorso di mobilitazione condiviso con varie associazioni studentesche locali, continua le contestazioni negli Atenei per opporsi allo smantellamento dell’Università. Gli studenti che partecipano alle mobilitazioni indosseranno “un nastro rosso contro la privatizzazione” per esprimere anche simbolicamente la contrarietà all’intenzione governativa di privatizzare gli Atenei.
STUDENTI DI FORZA NUOVA CONTRO LA GELMINI
Gli studenti medi, superiori ed universitari legati al movimento politico Forza Nuova annunciano la “loro partecipazione agli scioperi ed alle proteste studentesche in corso in questi giorni”. “La contestazione – è detto in una nota – non è monopolio di sinistra, e a contestare la Gelmini ci sono anche le sigle Lotta Studentesca e Destra Universitaria, appartenenti a Forza Nuova. Auspichiamo che la mobilitazione anti-Gelmini veda tutte le forze in campo, politiche, sindacali, organizzazioni di base, mature nel gestire i contenuti della manifestazione con una certa severità. Mai come oggi una battaglia di questo tipo ha bisogno di un’unità che sacrifichi anche le diverse appartenenze e riesca a sintetizzare in un unico ‘edificio’ i vari mattoni che lo compongono. Da parte nostra non c’é nessuna preclusione. Siamo disposti a dibattere anche con nostri avversari storici”, conclude la nota.
AZIONE STUDENTESCA, CONTRO GELMINI UNA MINORANZA
“Contro la Gelmini una minoranza organizzata, gli studenti liberi sono contro la casta dei professori”. E’ quanto afferma Azione Studentesca, annunciato che la raccolta di firme “Basta prof incompetenti, più potere agli studenti”, nelle ultime due settimane ha raccolto firme in 40 scuole di Roma, raccogliendo ben 8.000 firme. “Il numero di firme raccolte dimostra come in realtà gli studenti che scendono in piazza contro la Gelmini siano una minoranza organizzata, figlia di una certa logica di sindacato – dichiara Andrea Moi di Azione Studentesca – gli studenti liberi sanno che il problema sono i professori. Sanno, anche a differenza dei professori del Liceo Russel, che insultano e provocano i nostri ragazzi mentre volantino, che questa è una campagna provocatoria che ha l’intento di spostare l’attenzione dai non problemi sollevati da altri ai reali problemi della scuola italiana. E forti del consenso della maggioranza degli studenti, non ci fermeremo, anzi nelle prossime settimane ne faremo delle belle”.
WWW.ANSA.IT Michele de Lucia