TEATRO | Napoli – Dopo l’anteprima in forma di studio, presentata con successo nell’ambito della rassegna Scenari d’Estate 2008 a Galdo (Pollica, Salerno), debutta in versione definitiva ed in prima assoluta, venerdì 24 ottobre 2008 alle ore 21.00 negli spazi de Il Pozzo e il Pendolo Teatro di Napoli, lo spettacolo Un giorno dopo l’altro, il caso Tenco, scritto e diretto da Annamaria Russo e Ciro Sabatino.
Un giorno dopo l’altro inaugura, ufficialmente, la ricca e articolata stagione 2008/2009 del suggestivo spazio eventi di Piazza San Domenico, nel Cuore Antico di Napoli. Gialli, misteri, teatro, grande letteratura, cene e week end con Delitto, l’evento Crociera con Delitto, daranno vita al decimo anno di attività de Il Pozzo e il Pendolo Teatro, diretto da Annamaria Russo e Ciro Sabatino. Il singolare allestimento, primo appuntamento con i casi irrisolti in programmazione, si avvale della presenza, in scena, di Emilio Barone e Marianita Carfora, unitamente alla consulenza tecnica (relativa al giallo e alla successiva inchiesta) di Antonio Scattero.
Luigi Tenco è stato un cantautore italiano o, come lui stesso amava definirsi, compositore. La sua morte, attribuita, generalmente, al suicidio mentre si trovava a Sanremo per partecipare al Festival della canzone italiana, è stata a lungo avvolta da un velo di mistero. Un mistero che comincia là dove finisce il mistero della sua morte.
Per troppi anni la sua fine, tragica, eclatante, ha aperto il campo a ipotesi, illazioni, rivelazioni. Un gesto estremo che ha funzionato, per oltre quarant’anni, da cassa di risonanza per i sussurri e le grida che volevano dare alla sua morte, banalmente, una spiegazione meno agghiacciante di quella ufficiale. Quando al termine dell’ennesima inchiesta postuma è calato il prevedibile silenzio, per la prima volta gli interrogativi, che per anni sono sembrati troppo “poco rilevanti” al cospetto di un’uscita di scena così plateale, hanno cominciato a farsi spazio. “Proprio da uno di questi “piccoli” interrogativi – spiegano i registi – la cui risposta potrebbe dare luce nuova al profilo di quel dolente istrione che fu Luigi Tenco, è nata l’idea di Un giorno dopo l’altro, uno spettacolo, a metà strada tra la fantasia e la cronaca. Il caso Tenco è ufficialmente chiuso. Noi proviamo a raccontare cosa accadde quella notte. E soprattutto cosa accadde dopo”.
Parafrasando il titolo di una canzone, che a posteriori sembra una beffa crudele se pronunciata da un uomo, suicida a poco più di trent’anni, la messa in scena prova a ripercorrere il viaggio paradossale di un uomo, a cui pagare con la vita un posto nell’olimpo degli indimenticabili non è sembrato un prezzo troppo alto.
Fonte : comunicato stampa Michele De Lucia
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