MILANO – Il consiglio di amministrazione di Unicredit ha approvato un piano anti-crisi da 6,6 miliardi di euro per rafforzare la patrimonializzazione del gruppo per raggiungere un Core Tier 1 ratio del 6,7%. Lo si apprende da una nota diffusa dopo una seduta straordinaria del cda, riunita per oltre 5 ore nella sede di Piazza Cordusio.
“Il sostegno convinto dato dai nostri principali azionisti al piano di rafforzamento del capitale è un chiaro messaggio di fiducia nel gruppo, nel suo modello di business diversificato e nella sua solidità finanziaria”. “Il consiglio di amministrazione ha voluto sottolineare il suo forte sostegno e la sua completa fiducia nel management”. Questo il messaggio del presidente di Unicredit Dieter Rampl al termine del Cda.
“Questa operazione – ha proseguito Rampl – fa di Unicredit uno dei gruppi con il più elevato livello di patrimonializzazione in Italia”. Rampl si è poi detto convinto che “la performance commerciale e un’ancora più solida base patrimoniale continueranno a rappresentare gli elementi chiave per la creazione di valore di Unicredit a beneficio dei suoi azionisti, dei suoi clienti e dei suoi dipendenti”.
MERKEL: GARANZIE SUI DEPOSITI – Ampliate le garanzie sui depositi e trattative a tutto capo per salvare Hypo Re, al fine di rassicurare il sistema ed evitare che una crisi sul mercato finanziario tedesco possa ripercuotersi sulla maggiore economia europea. La cancelliera Angela Merkel, all’indomani del G4 di Parigi, assicura che il governo tedesco non lascerà fallire nessuna società: “Non permetteremo che le difficoltà di un’istituzione finanziaria mettano in pericolo l’intero sistema. Per questo motivo stiamo lavorando duramente per proteggere e rendere stabile Hypo Real Estate”.
La seconda banca tedesca specializzata in mutui immobiliari ha visto svanire in poche ore il piano di salvataggio da 35 miliardi di euro, il maggiore della storia tedesca. Approvato anche dalla Commissione Europea, il progetto avrebbe dovuto coprire i bisogni di cassa di Hypo fino ad aprile. Il consorzio di banche che avrebbe dovuto fornire le linee di liquidità si é però tirato indietro, lasciando così Hypo sull’orlo della bancarotta. L’operazione consisteva in un apporto immediato di liquidità dalle banche e dalla banca centrale con una garanzia fornita dallo stato tedesco per 26,5 miliardi dei 35 complessivi. Per evitare il fallimento della banca, il governo tedesco sta lavorando – spiega il ministro delle finanze tedesco Peer Steinbrueck – a una “soluzione specifica” per l’istituto.
“Abbiamo dovuto ripartire da zero: alla fine della scorsa settimana pensavano di aver trovato una soluzione”, spiega Steinbrueck, precisando che Hypo Re accusa mancanza di liquidità per miliardi euro. Una soluzione dovrebbe essere trovata prima dell’apertura dei mercati lunedì. Nel piano allo studio rientra anche l’impegno a punire chi abbia assunto decisioni di mercato sconsiderate, di cui dovrà rispondere, ma anche la garanzia per tutti i depositi. L’estensione delle garanzie riguarderà tutti i conti privati ed è simile alla misura adottata dall’Irlanda nei giorni scorsi: i dettagli della decisione saranno formalizzati nei prossimi giorni ma l’annuncio odierno mira a smorzare le eventuali preoccupazioni dei tedeschi: “Vogliamo inviare un messaggio, e cioé che nessuno deve avere timori di perdere neanche un euro dalla crisi”. Attualmente il limite di assicurazione dei depositi in Germania é fissato al 90% per tutti risparmi privati fino a 20.000 euro. Si tratta del limite più basso in Europa.
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Michele De Lucia