BRUXELLES – Un sostanziale via libera all’operazione Cai, la cui realizzazione sara’ pero’ sorvegliata da un gruppo di esperti indipendenti, e bocciatura del prestito ponte, che viene considerato un aiuto di Stato contrario alle norme Ue e quindi dovra’ essere rimborsato dalla vecchia Alitalia: queste, in sintesi, le decisioni che, salvo colpi di scena, saranno adottate mercoledi’ prossimo dalla Commissione europea. Oggi la proposta predisposta dai servizi che fanno capo al commissario ai Trasporti Antonio Tajani e’ stata discussa dai capi di gabinetto dei membri dell’esecutivo comunitario e che, secondo quanto si e’ appreso, ha ricevuto luce verde in vista dell’adozione prevista per dopodomani.
In pratica, come già anticipato nei giorni scorsi, Bruxelles autorizza l’operazione di rinascita di Alitalia a condizione che siano rispettate alcune condizioni base, prime tra tutte la discontinuità tra la vecchia e la nuova compagnia e la cessione degli asset a condizioni di mercato. La discontinuità è la condizione che consentirà tra l’altro di lasciare a carico della ‘bad company’ l’onere di rimborsare i 300 milioni di euro ricevuti a titolo di prestito ponte e poi convertiti in capitale. La vendita degli asset a prezzi di mercato è invece necessaria per poter affermare che l’operazione non nasce violando i principi base del mercato unico e della libera concorrenza. A vigilare sulla ‘corretta’ realizzazione dell’operazione sarà un ‘monitoring trustee’ che, secondo un modello già applicato dalla Commissione Ue al caso Olympic Airlines, dovrà fare periodicamente rapporto a Bruxelles sul rispetto delle condizioni necessarie per evitare violazioni del diritto comunitario.
COMITATO LOTTA, SCIOPERO 24 ORE DALLE 18
Il comitato di lotta dei lavoratori di Alitalia ha indetto 24 ore di sciopero a partire dalle ore 18 di oggi. L’assemblea dei lavoratori ha votato a maggioranza la mozione presentata dal comitato che le 5 sigle sindacali del ‘fronte del no’ – Anpac, Up, Sdl, Avia e Anpav – non hanno appoggiato. La mozione ”chiede ai sindacati di aderire al mandato dell’assemblea”.
Prima del voto, il segretario nazionale dell’Sdl Paolo Maras ha invitato ”i lavoratori a riflettere sulla decisione di procedere a uno sciopero spontaneo” per il rischio ”di determinare una lacerazione dannosa del fronte sindacale” in vista della ”lunga durata della battaglia che ci aspetta”.
In pratica, come già anticipato nei giorni scorsi, Bruxelles autorizza l’operazione di rinascita di Alitalia a condizione che siano rispettate alcune condizioni base, prime tra tutte la discontinuità tra la vecchia e la nuova compagnia e la cessione degli asset a condizioni di mercato. La discontinuità è la condizione che consentirà tra l’altro di lasciare a carico della ‘bad company’ l’onere di rimborsare i 300 milioni di euro ricevuti a titolo di prestito ponte e poi convertiti in capitale. La vendita degli asset a prezzi di mercato è invece necessaria per poter affermare che l’operazione non nasce violando i principi base del mercato unico e della libera concorrenza. A vigilare sulla ‘corretta’ realizzazione dell’operazione sarà un ‘monitoring trustee’ che, secondo un modello già applicato dalla Commissione Ue al caso Olympic Airlines, dovrà fare periodicamente rapporto a Bruxelles sul rispetto delle condizioni necessarie per evitare violazioni del diritto comunitario.
COMITATO LOTTA, SCIOPERO 24 ORE DALLE 18
Il comitato di lotta dei lavoratori di Alitalia ha indetto 24 ore di sciopero a partire dalle ore 18 di oggi. L’assemblea dei lavoratori ha votato a maggioranza la mozione presentata dal comitato che le 5 sigle sindacali del ‘fronte del no’ – Anpac, Up, Sdl, Avia e Anpav – non hanno appoggiato. La mozione ”chiede ai sindacati di aderire al mandato dell’assemblea”.
Prima del voto, il segretario nazionale dell’Sdl Paolo Maras ha invitato ”i lavoratori a riflettere sulla decisione di procedere a uno sciopero spontaneo” per il rischio ”di determinare una lacerazione dannosa del fronte sindacale” in vista della ”lunga durata della battaglia che ci aspetta”.
GARANTE SCIOPERI CHIEDE PRECETTAZIONE
Il presidente della Commissione di garanzia per gli scioperi nei servizi pubblici, Antonio Martone, ha chiesto la precettazione dei dipendenti di Alitalia.
A FIUMICINO LA RABBIA DEI PASSEGGERI, VERGOGNA
Giornata nera a Fiumicino e rabbia dei passeggeri costretti a subire la cancellazione dei voli e ritardi e attese anche di ore a causa della protesta dei dipendenti dell’Alitalia. Mentre nel settore internazionale, si sono formate file anche di 300 passeggeri, al terminal A dei voli nazionali ed europei della compagnia le file davanti alle due biglietterie in funzione hanno raggiunto anche i trenta metri. Sopraffatti dalla stanchezza per l’attesa di informazioni, alcuni tra i passeggeri si sono lasciati andare ad imprecazioni contro gli addetti ai banchi controllati dalle forze dell’ordine. ”E’ una vergogna – dice un passeggero che si e’ visto cancellare il volo per Reggio Calabria – Questo non e’ uno sciopero per il quale si puo’ provvedere diversamente, ma una vera e propria interruzione improvvisa di pubblico servizio che ci cade tra capo e collo. Sono almeno quattro ore che aspetto di sapere se potro’ partire entro questa sera”.
”Non si possono lasciare donne incinte e bambini anche piccoli in situazioni di disagio cosi’ grandi”, aggiunge un altro passeggero. ”Prendete il mio caso – e’ lo sfogo di una signora francese – Sarei dovuta partire oggi alle 17.30 per Nizza con mia madre, mia figlia e la mia nipotina di 10 mesi, ma non sappiamo ancora se partiremo con un altro volo oggi o domani. Se almeno ci dicessero che per oggi non se ne parla, potremmo pensare di lasciare l’aeroporto, tornare in citta’ e prenotare una camera d’albergo. Proprio non capisco un comportamento del genere da parte dei lavoratori Alitalia che si’, avranno pure le loro ragioni, ma cosi’ facendo l’opinione pubblica non li sosterra”’. Altra conseguenza della cancellazione dei voli Alitalia, sono le centinaia di valigie e di colli accumulati nella sala riconsegna bagagli del Terminal C, prima imbarcati e poi sbarcati dai voli soppressi. Al nastro 8 i tempi di attesa si protraggono oltre i 60 minuti. ”Dovevamo partire per Sofia – racconta Giovanni Bianconi – E’ piu’ di un’ora che attendo la restituzione delle mie valige.”. La stessa situazione anche agli Arrivi nazionali, dove in corrispondenza dei nastri 15 e 16 un centinaio di passeggeri e’ stato costretto ad aspettare la riconsegna dei bagagli che erano stati gia’ stivati sui voli cancellati per Firenze, Genova, Pisa e Brindisi.
”Non si possono lasciare donne incinte e bambini anche piccoli in situazioni di disagio cosi’ grandi”, aggiunge un altro passeggero. ”Prendete il mio caso – e’ lo sfogo di una signora francese – Sarei dovuta partire oggi alle 17.30 per Nizza con mia madre, mia figlia e la mia nipotina di 10 mesi, ma non sappiamo ancora se partiremo con un altro volo oggi o domani. Se almeno ci dicessero che per oggi non se ne parla, potremmo pensare di lasciare l’aeroporto, tornare in citta’ e prenotare una camera d’albergo. Proprio non capisco un comportamento del genere da parte dei lavoratori Alitalia che si’, avranno pure le loro ragioni, ma cosi’ facendo l’opinione pubblica non li sosterra”’. Altra conseguenza della cancellazione dei voli Alitalia, sono le centinaia di valigie e di colli accumulati nella sala riconsegna bagagli del Terminal C, prima imbarcati e poi sbarcati dai voli soppressi. Al nastro 8 i tempi di attesa si protraggono oltre i 60 minuti. ”Dovevamo partire per Sofia – racconta Giovanni Bianconi – E’ piu’ di un’ora che attendo la restituzione delle mie valige.”. La stessa situazione anche agli Arrivi nazionali, dove in corrispondenza dei nastri 15 e 16 un centinaio di passeggeri e’ stato costretto ad aspettare la riconsegna dei bagagli che erano stati gia’ stivati sui voli cancellati per Firenze, Genova, Pisa e Brindisi.