MONTECATINI TERME (PISTOIA) – “La mia battaglia per migliorare la pubblica amministrazione ha turbato i sonni di chi vive di rendita, dei poteri forti e dei fannulloni, che spesso stanno a sinistra”. Sono parole pronunciate da Renato Brunetta, intervenuto all’assemblea dei Circoli del buongoverno. Il ministro della Funzione pubblica si é detto dispiaciuto per questo: “Io sono di sinistra, sono socialista”. Brunetta ha poi polemizzato con la Cgil, ricordando che si è opposta alle iniziative per la riforma e per il miglior funzionamento della pubblica amministrazione: “Quelli del sindacato – ha detto con una battuta – si sentono ‘fichi’. Pensavano che tutto ruotasse intorno a loro. Non hanno firmato il contratto del pubblico impiego. E’ stato un errore, perché dal 1 gennaio tutti i pubblici dipendenti avranno il contratto rinnovato”. Il ministro ha anche sottolineato come solo il 7%-14% degli iscritti alla Cgil abbiano aderito allo sciopero per il contratto del pubblico impiego: “Sono ben lontani dal 51% e quindi io vado senz’altro avanti”. “E’ stato une errore per la Cgil tirarsi fuori. Dovrebbero avere – ha concluso Brunetta – un atteggiamento più responsabile e costruttivo in un momento difficile di crisi”.
NON SOLO FANNULLONI, C’E’ CHI FA I MIRACOLI
Renato Brunetta conferma che una parte dei dipendenti pubblici sono “fannulloni”. Ma spiega che la maggior parte di essi sono in grado di “fare miracoli nel loro lavoro”. E’ accaduto all’assemblea dei Circoli del buongoverno, dove il ministro della Funzione pubblica ha tenuto una lezione di economia ai ragazzi presenti che hanno applaudito a lungo. Brunetta ha descritto lo stato della nostra pubblica amministrazione e ha spiegato come, attraverso i decenni, si sia arrivati a questa situazione: “Nei servizi pubblici lo Stato è stato quasi sempre distratto, mentre i dirigenti guardavano dall’altra parte. E’ un miracolo che la maggior parte dei dipendenti abbia continuato a fare comunque il proprio mestiere. Se qualcosa ha funzionato in Italia è per merito dei dipendenti pubblici, che hanno fatto il loro lavoro”. Nel suo intervento il ministro ha anche replicato a Franco Bassanini, che in un’intervista pubblicata oggi sul Corriere della Sera sostiene che Brunetta eccede con i tagli. Il titolare della Funzione pubblica ha respinto l’accusa: “I pubblici dipendenti nel nostro Paese sono circa tre milioni 650 mila. Costano molto, ma non in modo eccessivo. Hanno titoli mediamente superiori a quelli dei lavoratori omologhi nel settore privato. Costano circa 300 miliardi di euro l’anno e rappresentano un potenziale di qualità che va valorizzato”.
BRUNETTA,IN PIANO SGRAVI FISCO E PAGAMENTI VELOCI P.A
Il piano per il rilancio dell’Economia italiana, che prevede l’impiego di 80 miliardi, “lo approveremo entro la fine del mese” e prevede sgravi per le fasce meno abbienti, interventi per rilanciare le infrastrutture, attraverso l’utilizzo del Fas (il Fondo per le aree sottosviluppate) ma anche pagamenti più celeri da parte della Pubblica Amministrazione alle imprese. E’ quanto ha affermato il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta ai microfoni di Rtl. “Sono interventi di tipo infrastrutturale, di investimenti – ha detto Brunetta – Stiamo riallocando il Fas: tanti fondi soprattutto legati all’Unione Europea destinati in mille rivoli, li stiamo compattando e orientando in pochi grandi interventi. Stiamo raddoppiando le risorse per i consorzi fidi. Le imprese avranno più risorse per garanzie per le loro investimenti ed esportazioni. Sto personalmente elaborando un programma per accelerare e rendere certi i pagamenti della pubblica amministrazione a ifornitori, perché spesso la Pa è una cattiva pagatrice e, se lo è, anche i creditori non pagati non pagheranno creando una catena interminabile di inefficienza”. Brunetta ha poi spiegato che “ci saranno sgravi fiscali per le famiglie meno abbienti e vedrà luce la social card per gli acquisti delle fasce più basse”. “L’insieme di tutto questo sarà – ha spiegato – una manovra volta al rilancio economico ma soprattutto a migliorare l’efficienza e il sistema. Non basta mettere paglia nel fuoco per fare calore, ma bisogna produrre di più e meglio, fare più produttività, aumentando la torta. Solo con una torta più grande ci sarà poi la possibilità di distribuirla meglio”.
ATTACCHI DA CGIL E SINISTRA ESTREMA, NON DA PD
Gli attacchi alla politica attuata da Brunetta “non arrivano dalla sinistra politica, dal Pd, lo devo dire con onesta”. L’indice è invece puntato verso la Cgil e la sinistra estrema. Ad affermarlo è lo stesso ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta rispondendo durante la trasmissione Rtl. “Ieri Panebianco con un articolo sul Corriere diceva perché io e la Gelmini siamo sotto attacco da parte della Sinistra. Non è la Sinistrà ma un pezzo di Sinistra sindacale, la Cgil, è certamente la Sinistra estrema ma non è la Sinistra politica, vale a dire il Pd, che ragiona e vota anche se a volte usa parole dure”. Brunetta, che ha polemizzato nuovamente con l’Espresso che gli ha dedicato alcune inchieste, ha anche risposto ad una domanda sull’imitazione che gli viene fatta dal comico Crozza. “L’ho visto poco – ha affermato – Se la mia imitazione serve per produrre reddito e successo per Crozza sono felice”.
EPIFANI, BRUNETTA LO PROVI
I fannulloni sono di sinistra? ”Brunetta ci dia una prova di quello che afferma, perche’ se non ha prove di quello che afferma e’ un bugiardo”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani rispondendo ad una domanda su quanto affermato da Brunetta. ”Purtroppo questi toni o queste modalita’ – ha detto Epifani – non sono quelle che sono necessarie per un Paese che sta attraversando crisi molto inquietante e molto grave. Piu’ serieta’ e cose che si dicono e soprattutto misurarsi sulle proposte”.
inserito da Michele De Lucia
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