Gran finale con Ranieri-Pulcinella

1 novembre 2008 | 00:00
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Gran finale con Ranieri-Pulcinella

Come «cura» propone una sinergia tra teatro e cinema. Una collaborazione che già ha preso vita con il film «L’ultimo Pulcinella», che ieri ha chiuso il Festival, firmato appunto da Scaparro (che quasi mai si allontana dal teatro) e interpretato da Massimo Ranieri, Domenico Balsamo, Jean Sorel, Adriana Asti.
Liberamente ispirato a un soggetto inedito di Roberto Rossellini, è la storia di un attore che non riesce a staccarsi dal personaggio di Pulcinella, anche se ormai sono ben pochi quelli che vogliono vederlo. La vita, alla fine saprà come stupirlo.
«È un film che nasce dal bisogno di ribellarsi al muro di stupidità e violenza che non vuole far sognare – annuncia Scaparro – e alle mamme dico di non sognare un futuro da velina per le figlie. Questo film vuole essere profondamente europeo e mediterraneo, non a caso non sentirete al suo interno neanche una parola in inglese. È il Mediterraneo che unisce tutto. Spero che l’Europa del futuro non sarà delle banche, ma dei sentimenti».
Scaparro vorrebbe in più che «questo film aiutasse teatro e cinema a frequentarsi di più. Anche se le loro sono zone diverse, abbiamo un nemico comune, il castello dell’ignoranza e della violenza». Gli spettatori di cinema e teatro molto spesso «non si frequentano», ha detto confessando che se avesse tra le mani la bacchetta magica abolirebbe «la parola multisala». Ma al tempo stesso sogna «multisale dove si possa scegliere se andare al cinema o al teatro».
«Quando il nostro film uscirà nelle grandi città – ha aggiunto – chiederemo ai teatri di pubblicizzarlo in modo che ci sia un’osmosi. Ci riusciremo? Non lo so – ha continuato – ma almeno smuoveremo un po’ le acque».
E ancora: «Non avrei potuto fare questo film senza Massimo Ranieri – ha sottolineato – uno straordinario interprete di grandissima popolarità, raro nel saper unire musica, teatro e cinema». Il film sarà nelle sale da febbraio del prossimo anno.
Quanto ai suoi progetti futuri Scaparro ha rassicurato il pubblico abituato ad apprezzarlo a teatro: non ha cambiato lavoro, «il mio mestiere sarà ancora il teatro, nei prossimi 20 anni farò un altro film. Forse», ha concluso scherzando.

    inserito e scelto da                                                     Michele de Lucia

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