Napoli. Teatro Bolivar. Successo di Mario Maglione.

13 novembre 2008 | 00:00
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Napoli. Teatro Bolivar. Successo di Mario Maglione.

Riscuote sempre successo Mario Maglione.

Mario Maglione da sempre si è contraddistinto per la sua anima comunicativa e per la sua grande passione per la musica napoletana classica, tanto da essere definito l´erede di Roberto Murolo.

Di ritorno da una serie di concerti di successo in Australia, torna al Teatro Bolivar dove darà prova delle sue doti artistiche in un recital intenso, che sostanzierà melodie partenopee di tutti i tempi, dai grandi classici “Fenesta Vascia” e “Serenata ´e Pullecenella” a “Voce ´e notte”, cavallo di battaglia del vulcanico interprete, fino a brani più recenti toccando il repertorio degli anni ´50 e ´60.

Mario Maglione è stato accompagnato da due giovani musicisti: il chitarrista Michele Cordova e il mandolinista Pierangelo Fevola.

Mario Maglione resta uno dei capisaldi del sentimento della canzone partenopea capace di esportare in tutto il mondo il sapore unico che lo contraddistingue.

Mario Maglione con la solita sobrietà, misurando un rispetto della parola, che non è da tutti nell’orizzonte dei melodici napoletani, ha trascinato la voglia del pubblico a sentirsi napoletano.

Dopo aver ascoltato eccellenti esecuzioni al Bolivar ci viene in mente Benedetto Croce che scriveva, nel 1942,“Perché non possiamo non dirci cristiani”, ed avendo ascoltato un pulitissimo Mario Maglione ci vien da dire, parafrasando Croce: “Perché non possiamo non dirci napoletani”

Maurizio Vitiello