Pretendeva soldi per i Ds» Via da Napoli il capo del Porto

21 novembre 2008 | 00:00
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Pretendeva soldi per i Ds»  Via da Napoli il capo del Porto

NAPOLI — Il presidente dell’Autorità portuale di Napoli, Francesco Nerli, è accusato di aver preteso versamenti in favore del suo partito di riferimento, i Ds, dai titolari di una decina di ditte che lavoravano in appalto all’interno del porto. Per questo motivo ieri la Guardia di Finanza gli ha notificato un provvedimento di divieto di dimora in Campania emesso dalla Procura di Napoli.

Nerli è accusato di concussione continuata e aggravata, e con lui la sua segretaria, Rita Convertino (anche per lei deciso dai pm il divieto di dimora in Campania) e altre due persone del suo staff, Pietro Capogreco e Carmela De Luca, che ieri hanno ricevuto un’informazione di garanzia. Il manager respinge le accuse e fa sapere che nell’ordinanza emessa nei suoi confronti non c’è riferimento a «nessuna pressione o minaccia neppure velata» che abbia potuto «incidere sulla libertà di autodeterminazione» degli imprenditori che sborsarono i soldi, e aggiunge «che tutti i contributi politici erogati dagli imprenditori sono risultati fatturati regolarmente dai beneficiari, né in alcun modo occultati. Non vi è, infatti, contestazione di finanziamenti illeciti ai partiti».

Questo è in effetti un punto chiaro. Il denaro versato tra il 2005 e il 2007 in favore dei Ds campani fu registrato nei libri contabili, ma secondo l’accusa, i finanziamenti, seppure leciti, non furono spontanei. Ritrovate tutte trascritte in un prospetto sequestrato dai finanzieri nel corso di una perquisizione, le cifre erano oscillanti tra i cinquemila e i venticinquemila euro, e il denaro sarebbe stato poi utilizzato per coprire (parzialmente) le spese delle campagne elettorali per Regionali, Comunali e Amministrative che si svolsero nei tre anni presi in esame dalle indagini. Gli investigatori hanno ascoltato tutti gli imprenditori coinvolti, i quali hanno confermato le richieste, e la tesi della Procura è che tutti fossero «in rapporto di forte soggezione» verso il presidente dell’Autorità portuale, che in quanto tale aveva il massimo potere nell’attribuzione di appalti e concessioni. Livornese, classe 1948, Francesco Nerli ha alle spalle anche due esperienze politiche, fu eletto deputato nel 1987 e senatore nel 1992. È presidente dell’Autorità portuale di Napoli dal 21 dicembre del 2000.

corriere.it            inserito da Michele De Lucia

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