Termovalorizzatore di Salerno: Assoambiente chiede intervento dell´Autorità Garante della Concorrenza

14 novembre 2008 | 00:00
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Termovalorizzatore di Salerno: Assoambiente chiede intervento dell´Autorità Garante della Concorrenza

Assoambiente ha chiesto l’intervento dell’Autorità Garante della Concorrenza per la gestione del termovalorizzatore di Salerno. Si legge nel comunicato dell’associazione: ‘nella gestione del ciclo dei rifiuti il ricorso a gara costituisce una duplice garanzia: tutela i cittadini da inefficienze e sprechi e garantisce la libera concorrenza sul mercato e quindi l’innalzamento della qualità dei servizi’.

Con questa dichiarazione Assoambiente (l’Associazione che in Confindustria rappresenta le imprese private del settore della gestione dei rifiuti) interviene nella polemica avviata nei giorni scorsi da Federambiente (la Federazione che raggruppa le aziende di servizio pubblico) sulla gara per la realizzazione del termovalorizzatore a Salerno. Assoambiente fa sapere che ‘a contestare la gara nei giorni scorsi e a chiederne l’annullamento sono state proprio quelle aziende del servizio pubblico che oggi operano in mercati condizionati da monopoli di fatto, in cui il controllore (cioè il Comune) è anche il controllato, in quanto proprietario dell’azienda che fornisce il servizio’.

0L’allineamento alle direttive comunitarie di liberalizzazione, come evidenziato nel recente Parere dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (11 giugno 2008), viene troppo spesso visto solo come un obbligo da adempiere’, secondo Assomanbiente, ‘e non una opportunità di sviluppo del tessuto produttivo’

‘Alle gare nel nostro settore, visti i requisiti professionali richiesti e le tecnologie e gli investimenti necessari, partecipa solitamente un limitato e qualificato di operatori’, rileva Assoambiente.

Assoambiente conclude il comunicato dichiarando: ‘Il ‘socialismo municipale’ è stato più volte denunciato da Confindustria per l’impoverimento del tessuto produttivo che determina, e recentemente anche dalla Corte dei Conti (con Deliberazione 13/2008) per la scarsa trasparenza dei bilanci comunali e per i disavanzi, spesso disastrosi, che produce a danno della collettività’.

fonte:comunicato stampa inserito da Michele De Lucia

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