BRUXELLES – Nella seconda metà del 2008 l’Italia “é entrata in una recessione tecnica” che le farà chiudere l’anno con una crescita zero. La stagnazione durerà anche nel 2009, mentre una leggera ripresa è prevista nel 2010 con un Pil allo 0,6%. Sono queste le nuove stime della Commissione europea che, nelle sue ‘Previsioni d’autunno’ diffuse oggi, prevede per il nostro Paese “un’ulteriore perdita di competitività”.
“L’accentuato rallentamento dell’economia italiana – spiega la Commissione Ue – risale già alla metà del 2007, ben prima dell’impatto della crisi dei mercati sull’economia europea”. La crescita è tornata col segno meno nel secondo trimestre del 2008, e “per la seconda metà dell’anno più indicatori, in particolare quelli sulla produzione industriale e sulla fiducia delle imprese, mostrano come il Paese sia entrato in una recessione tecnica”. I servizi del commissario Joaquin Almunia spiegano dunque che “é solo grazie al rimbalzo del primo trimestre 2008, dovuto in gran parte a un effetto statistico dopo il risultato fortemente negativo dell’ultimo trimestre 2007, che l’attività economica nel 2008 è attesa essere piatta. Questo implica anche un impulso negativo di crescita per il 2009”. Per Bruxelles sul banco degli imputati ci sono soprattutto “gli sviluppi negativi sul fronte della domanda interna”. “Sotto l’impatto dell’aumento dei prezzi, le famiglie hanno tagliato i loro consumì. Comunque – spiega la Commisione Ue – dal 2009 “un’inflazione più bassa e alcuni ulteriori incrementi salariali sosterranno i redditi a disposizione”, e questo porterà ad una “leggera e graduale ripresa dei consumi privati nel 2009 e 2010”.
DEFICIT 2009 2,6% POI GIU’,2,1% CON PIANO TRIENNALE
Dopo essere sceso all’1,6% nel 2007, il livello più basso dal 2000, il rapporto deficit-Pil in Italia tornerà a peggiorare nel 2008 e nel 2009, facendo registrare rispettivamente un 2,5% e un 2,6%. Tra le cause, “il ciclo economico negativo e alcune misure discrezionali, come un aumento considerevole nelle remunerazioni”. Ma “grazie al piano triennale” di consolidamento dei conti pubblici e di contenimento della spesa “approvato dal Parlamento in estate e confermato nella bozza di Finanziaria 2009”, nel 2010 si scenderà al 2,1%. Sono queste le nuove previsioni della Commissione europea.
DEBITO ITALIA FERMO,2009 SALE A 104,3%,2010 103,8%
Il debito pubblico italiano nel 2008 resterà al 104,1%, stesso livello dell’anno precedente, e nel 2009 tornerà a salire al 104,3%. Nel 2010 scenderà leggermente al 103,8%. Queste le nuove stime della Commissione Ue che spiega tale andamento soprattutto con l’attesa stagnazione dell’economia italiana, ma anche con “un avanzo primario ancora troppo basso” intorno al 2,5%. Due fattori – spiega Bruxelles – “che impediranno ogni riduzione del debito nel 2008 e nel 2009”.
DA CRISI MUTUI FORTE IMPATTO PER ECONOMIA ITALIA
“Nonostante il livello di indebitamento relativamente basso del settore privato in Italia, esistono rischi di un impatto significativo della crisi finanziaria sull’economia reale”: a lanciare l’allarme è la Commissione Ue, per la quale “il maggior rischio è legato alla fiducia dei consumatori” che dovrebbe rimanere “a livelli molto bassi o ancora peggiori”, con i consumi privati “più contenuti del previsto”.
INFLAZIONE SCENDERA’ AL 2% IN 2009
L’inflazione in Italia, dopo aver chiuso il 2008 al 3,6%, tornerà al 2% nel 2009, grazie anche al previsto calo dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari. Lo prevede la Commissione Ue, che per il 2010 stima un leggero rialzo al 2,1%.
EUROLANDIA VERSO STAGNAZIONE, PIL +0,1% IN 2009
La Commissione Ue taglia drasticamente le stime sul Pil di Eurolandia che – secondo le nuove previsioni – nel 2009 si attesterà allo 0,1%, “vicino alla stagnazione”, contro la precedente previsione dell’1,5%. Nel 2010 è prevista una leggera ripresa allo 0,9%. L’Ue-27 crescerà dello 0,2% nel 2009 e dell’1,1% nel 2011.
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inserito da de Lucia Michele
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