COSTIERA AMALFITANA QUALE 2009?

3 gennaio 2009 | 00:00
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COSTIERA AMALFITANA QUALE 2009?

Mentre il nuovo Anno porta novità interessanti per l’assetto politico- organizzativo del territorio amalfitano, è opportuno accennare una, anche se superficiale, analisi dell’anno, bisestile purtroppo, appena conclusosi. Frattanto è nata la nuova Comunità Montana “Monti Lattari”, con i Comuni di Scala, Tramonti, Corbara, Agerola, Pimonte, Lettere, S. Egidio del monte Albino, attualmente ancora in cerca di sede definitiva ed in attesa di darsi un presidente con Giunta. I Comuni costieri che ormai non rientrano nella Comuità che aveva sede a Tramonti hanno aderito, o lo stanno per fare, ad alcune associazioni di Comuni; mentre Cetara e Vietri, però, disdegnando la loro appartenenza geografica al territorio amalfitano, intendono formare un’associazione in unione con Cava dei Tirreni. Tante e troppe manovre che lasciano intendere, forse, la lontananza dei politici locali dalle preoccupazioni economiche che assillano in modo grave l’intero comparto e che si sono rivelate molto difficili nell’anno appena terminato. Il 2008 era iniziato male, molto male: la questione rifiuti, che pure non lambiva minimamente il territorio, aveva fatto dimezzare il traffico turistico provocando uno stato di crisi, acuito dal caro petrolio. Si sa che il polso da tastare in fatto di economia per la costa amalfitana è quello turistico, per cui tutti i buoni propositi vennero vanificati dalla amancanza di arrivi e conseguenti presenze, tra cui mancavano disgraziatamente quelli provenienti da oltre oceano, clienti abituali della costa in ogni stagione dell’anno. E incominciarono a fare capolino sia il licenziamento e sia le mancate usuali assun zioni in tutto l’indotto. La crisi si è protratta fino a giugno con momenti tragici a Minori dove, tra l’altro, c’è stato il problema della condotta di scarico delle acque depurate e quello della costruzione della stazione marittima (i minoresi si chiedevano, e lo fanno ancora, a chi e cosa serve) che ha tenuto il lungomare, già di per sè confusionario, in uno stato pietoso fino ad inizio giugno. L’ossigeno, quasi per tutti, è arrivato dopo la metà di luglio, protraendosi (e meno male) fino a fine ottobre. Ora, dopo un anno simile con i problemi globali di grande recessione, si annuncia un altro di grandi sacrifici: per la costa amalfitana c’è stato già un avvertimento con un movimento turistico molto deprimente in questi giorni di festa. Il timore di molti è che tutta l’attenzione di alcuni centri costieri venga riservata alla competizione elettorale prossima (si vota a Minori, Tramonti, Atrani, Furore e per il Consiglio provinciale) e che la risoluzione di tanti imporetanti problemi venga rimandata a tutto svantaggio dell’economia locale. Non è tempo, sinceramente, di distrazioni nè di improvvisazioni: bisogna viaggiare in accordo totale, tenendo lontani alcuni galoppini elettorali che pensano solo al proprio protagonismo o a reggere il sacco a politici di grido che certamente disconoscono i piccoli-grandi problemi della costa amalfitana gaspare apicella