GERUSALEMME – Tre razzi sparati con micidiale precisione da un cacciabombardiere israeliano contro un appartamento a Jabaliya hanno posto fine oggi alla carriera terrena di Nizam Rayad, uno dei leader politici e militari di prima fila di Hamas nella Striscia di Gaza.
L’ uccisione di Rayad, che era molto popolare a Gaza e che era uno dei leader piu’ radicali nella lotta contro Israele – aveva anche chiesto la ripresa degli attentati suicidi – e’ un duro colpo per Hamas e conferma l’implacabile decisione di Israele di liquidare il maggior numero possibile dei quadri politici e militari del movimento islamico nella Striscia.
Nel raid aereo oltre, a Rayad sono stati uccisi, a quanto si e’ appreso, una delle quattro mogli, tre dei suoi figli, cinque vicini di casa e molti altri sono stati feriti.
Prosegue intanto con intensita’ l’attivita’ diplomatica internazionale per arrivare a una tregua, mentre da ambedue le parti si continua a sparare: anche oggi l’aviazione ha colpite almeno una ventina di obiettivi a Gaza mentre una quarantina di razzi sparati da miliziani hanno raggiunto il territorio israeliano, causando danni materiali.
Il ministro degli esteri israeliano, signora Tzipi Livni, e’ andata oggi a Parigi, dove e’ stata ricevuta dal presidente Sarkozy, per spiegare che Israele si oppone in questo momento a una tregua di 48 ore per permettere l’ afflusso di aiuti umanitari a Gaza. Non c’e’ a Gaza una crisi umanitaria, ha sostenuto la signora Livni, poiche’, a suo dire, Israele permette l’afflusso di aiuti umanitari e anzi questi sono pure aumentati.
Israele vuole assolutamente evitare una tregua che possa permettere a Hamas di cantare vittoria, anche se immaginaria. Al tempo stesso fonti governative a Gerusalemme hanno detto che quando le condizioni necessarie saranno maturate Israele non si opporra’ a una tregua che sia sottoposta a severa supervisione internazionale al fine di impedire a Hamas di riarmarsi nuovamente. Israele resta invece contrario a una forza militare internazionale.
Un sondaggio d’opinione pubblicato dal quotidiano Haaretz ha confermato che l’ operazione Piombo Fuso lanciata contro Hamas ha il consenso della maggioranza degli israeliani, il 52%; per una tregua sono il 20% e il 19% per un’offensiva terrestre oltre a quella aerea in corso. Hamas, dal canto suo, ha smentito di aver accettato una proposta di tregua dell’ Ue e ha promesso che Israele paghera’ a caro prezzo l’uccisione di Rayan.
Il premier Ehud Olmert ha affermato che Israele spera di concludere in poco tempo le operazioni militari a Gaza, giunte al sesto giorno, mentre i concentramenti di truppe e di blindati sul confine sono pronti a compiere incursioni in profondita’ nella Striscia, appena ricevuto l’ordine. Il rifiuto di una tregua da parte di Israele e di Hamas sembra rendere prossimo quest’ ordine.
Sul terreno per tutta la giornata ci sono stati intensi raid aerei su Gaza soprattutto contro palazzi governativi e le abitazioni di esponenti di Hamas, con almeno dodici uccisi secondo stime della sanita’ palestinese. A Beersheva, Ashdod, Ashkelon, Sderot e negli altri centri abitati in Israele situati nelle aree minacciate dai razzi le sirene d’allarme sono suonate con frequenza e diverse localita’ sono state colpite.
A Ashdod e’ stato centrato da un razzo uno palazzo di otto piani; non ha causato vittime ma danni ingenti. Fonti mediche di Gaza affermano che in questa settimana 400 palestinesi sono stati uccisi dal fuoco israeliano e duemila circa sono stati feriti. In Israele i morti sono finora quattro e i feriti alcune decine. Le riserve di generi alimentari, dicono abitanti a Gaza City, si stanno intanto esaurendo e da giorni interi quartieri sono senza acqua e elettricita’. Anche oggi una settantina di autocarri di aiuti sono stati autorizzati a entrare a Gaza da Israele.
L’ uccisione di Rayad, che era molto popolare a Gaza e che era uno dei leader piu’ radicali nella lotta contro Israele – aveva anche chiesto la ripresa degli attentati suicidi – e’ un duro colpo per Hamas e conferma l’implacabile decisione di Israele di liquidare il maggior numero possibile dei quadri politici e militari del movimento islamico nella Striscia.
Nel raid aereo oltre, a Rayad sono stati uccisi, a quanto si e’ appreso, una delle quattro mogli, tre dei suoi figli, cinque vicini di casa e molti altri sono stati feriti.
Prosegue intanto con intensita’ l’attivita’ diplomatica internazionale per arrivare a una tregua, mentre da ambedue le parti si continua a sparare: anche oggi l’aviazione ha colpite almeno una ventina di obiettivi a Gaza mentre una quarantina di razzi sparati da miliziani hanno raggiunto il territorio israeliano, causando danni materiali.
Il ministro degli esteri israeliano, signora Tzipi Livni, e’ andata oggi a Parigi, dove e’ stata ricevuta dal presidente Sarkozy, per spiegare che Israele si oppone in questo momento a una tregua di 48 ore per permettere l’ afflusso di aiuti umanitari a Gaza. Non c’e’ a Gaza una crisi umanitaria, ha sostenuto la signora Livni, poiche’, a suo dire, Israele permette l’afflusso di aiuti umanitari e anzi questi sono pure aumentati.
Israele vuole assolutamente evitare una tregua che possa permettere a Hamas di cantare vittoria, anche se immaginaria. Al tempo stesso fonti governative a Gerusalemme hanno detto che quando le condizioni necessarie saranno maturate Israele non si opporra’ a una tregua che sia sottoposta a severa supervisione internazionale al fine di impedire a Hamas di riarmarsi nuovamente. Israele resta invece contrario a una forza militare internazionale.
Un sondaggio d’opinione pubblicato dal quotidiano Haaretz ha confermato che l’ operazione Piombo Fuso lanciata contro Hamas ha il consenso della maggioranza degli israeliani, il 52%; per una tregua sono il 20% e il 19% per un’offensiva terrestre oltre a quella aerea in corso. Hamas, dal canto suo, ha smentito di aver accettato una proposta di tregua dell’ Ue e ha promesso che Israele paghera’ a caro prezzo l’uccisione di Rayan.
Il premier Ehud Olmert ha affermato che Israele spera di concludere in poco tempo le operazioni militari a Gaza, giunte al sesto giorno, mentre i concentramenti di truppe e di blindati sul confine sono pronti a compiere incursioni in profondita’ nella Striscia, appena ricevuto l’ordine. Il rifiuto di una tregua da parte di Israele e di Hamas sembra rendere prossimo quest’ ordine.
Sul terreno per tutta la giornata ci sono stati intensi raid aerei su Gaza soprattutto contro palazzi governativi e le abitazioni di esponenti di Hamas, con almeno dodici uccisi secondo stime della sanita’ palestinese. A Beersheva, Ashdod, Ashkelon, Sderot e negli altri centri abitati in Israele situati nelle aree minacciate dai razzi le sirene d’allarme sono suonate con frequenza e diverse localita’ sono state colpite.
A Ashdod e’ stato centrato da un razzo uno palazzo di otto piani; non ha causato vittime ma danni ingenti. Fonti mediche di Gaza affermano che in questa settimana 400 palestinesi sono stati uccisi dal fuoco israeliano e duemila circa sono stati feriti. In Israele i morti sono finora quattro e i feriti alcune decine. Le riserve di generi alimentari, dicono abitanti a Gaza City, si stanno intanto esaurendo e da giorni interi quartieri sono senza acqua e elettricita’. Anche oggi una settantina di autocarri di aiuti sono stati autorizzati a entrare a Gaza da Israele.
ansa.it inserito da Michele De Lucia
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