Gaza, Veltroni attacca Frattini: male il governo, serve subito un cessate il fuoco

4 gennaio 2009 | 00:00
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Gaza, Veltroni attacca Frattini: male il governo, serve subito un cessate il fuoco

ROMA – La crisi di Gaza entra di prepotenza nel dibattito politico italiano. E dall’opposizione parte un duro attacco all’atteggiamento tenuto dal governo in questi giorni. «Chiediamo che l’Italia si muova per un immediato cessate il fuoco, facciamo appello per un immediato aiuto umanitario alle popolazioni civili duramente colpite, chiediamo che la parola torni all’iniziativa politica» ha dichiarato il segretario del Pd Walter Veltroni che definisce «particolarmente inadeguata» la posizione italiana assunta dal ministro degli Esteri Franco Frattini.

LA POSIZIONE DEL PD – «Quello che sta avvenendo in queste ore in Medio Oriente – spiega Veltroni in una nota – è estremamente grave: c’è il rischio di una pesante radicalizzazione della situazione con conseguenze drammatiche per la stabilità e la sicurezza della regione oltre che per il gran numero di vite umane già travolte o messe a rischio

Siamo davanti – rileva il leader del Pd – alla conclusione fallimentare della strategia di chi, come l’attuale amministrazione Usa, riteneva che le crisi non vadano affrontate con le armi della politica bensì con la politica della forza. Una strategia lontana da quella praticata dalle amministrazioni democratiche americane che si era concretizzata in iniziative di pace come Camp David. L’obiettivo rimane quello di una risoluta lotta al terrorismo, che è stato in tutti questi anni una minaccia alla sicurezza dello stato e dei cittadini di Israele, e questo obiettivo passa attraverso il difficile ma necessario reciproco pieno riconoscimento». «Chiediamo – sostiene ancora Veltroni – che l’Italia si muova per un immediato cessate il fuoco, facciamo appello per un immediato aiuto umanitario alle popolazioni civili duramente colpite, chiediamo che la parola torni all’iniziativa politica. Per questo è anche fondamentale un ruolo attivo sulla scena politico diplomatico degli organismi internazionali e dell’Europa, che però oggi, in una situazione tanto drammatica e delicata, appare divisa e incerta. In questo quadro – è il giudizio di Veltroni – particolarmente inadeguata è la posizione italiana: Frattini aveva annunciato, solo pochi giorni fa, di aver ricevuto assicurazioni che non vi sarebbe stata una offensiva di terra a Gaza e in queste ore viene smentito. Lo stesso ministro degli Esteri aveva parlato di una iniziativa congiunta italo-francese senza che alle parole seguissero i fatti. L’Europa, come hanno fatto già Francia e Gran Bretagna che chiedono una tregua immediata, e l’Italia debbono ritrovare una forte presenza e iniziativa sulla scena mediorientale e come due anni fa in Libano assuma concrete iniziative che consentano di ottenere la tregua, di garantirne il rispetto. Questo – conclude il leader del Pd – con l’obiettivo di ricostruire le condizioni trovare una soluzione dei conflitti basata sul riconoscimento dei diritti dei due popoli. Nessuno può pensare di affrontare la crisi usando la forza piuttosto che non attraverso una chiamata all’impegno degli organismi internazionali».

FARNESINA – Proprio Frattini, poco prima, aveva tentato di chiarire la posizione del governo con una nota ufficiale della Farnesina: «Le notizie che giungono da Gaza – sottolineava il comunicato – destano forte preoccupazione e apprensione per la sorte di tanti civili innocenti. Il governo italiano rivolge un appello accorato agli amici israeliani perché venga fatto tutto il possibile per assicurare la protezione dei civili e l’invio di aiuti umanitari». L’Italia si dice pronta ad adoperarsi in sede G8 (di cui è attualmente presidente ndr) per avviare un’iniziativa per il Medio Oriente e offre «una sede di dialogo» per cercare insieme un «percorso» per isolare il terrorismo. Frattini ha poi chiesto al direttore generale per i Paesi del Mediterraneo e Medio Oriente della Farnesina, ambasciatore Cesare Ragaglini, di incontrare rappresentanti del governo israeliano e dell’Autorità nazionale palestinese per «valutare la situazione in atto e le prospettive che l’Italia intende offrire per contribuire alla definizione di un cessate il fuoco e di un percorso che isoli definitivamente l’estremismo».

FRATTINI: ISRAELE EVITI VITTIME CIVILI – «Noi siamo fortemente preoccupati e ovviamente molto addolorati per le vite innocenti che i civili palestinesi pagano purtroppo questa situazione orrenda causata purtroppo da Hamas che ha violato la tregua, ma ovviamente facciamo un appello fortissimo e accorato a Israele perchè eviti in assoluto azioni che possano compromettere la vita e l’incolumità fisica di tanti civili innocenti» ha aggiunto lo stesso Frattini, in un’intervista a Radio Rai. Il titolare della Farnesina rimane quindi convinto che «si debba anzitutto trovare un accordo in Consiglio di sicurezza dell’Onu», poichè «la credibilità della comunità internazionale è tutta in gioco».

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UDC – Sul tema della crisi di Gaza è poi intervenuto anche Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc: «Condanniamo gli atti oltraggiosi di sabato, in cui sono state bruciate bandiere di Israele, perchè alimentano solo odio. Il governo italiano, così come fatto per il Libano, si faccia promotore dell’intervento dell’Unione Europea per favorire il raggiungimento di una tregua immediata. Al pari del Libano occorre probabilmente considerare l’opportunitá di una missione di pace anche per questi territori».


DALCORRIERE.IT                           inserito da Michele De Lucia

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