
Rimini Anni ’60.
Questa volta parliamo di giovani.
“Rimini Anni ‘60”, è un musical firmato da Salvatore Ceruti, che vede come protagonisti due giovani stelle emerse da talent-show della passata stagione televisiva: Luna Di Nardo (“X-Factor”) e Giuseppe Salsetta da (“Amici”). L´idea nasce dal regista ed autore Salvatore Ceruti, che ha segnalato: “Mi fa piacere riproporre in un musical le atmosfere tipiche degli anni ´60 attraverso le canzoni dell´epoca e le storie semplici, ma appassionanti, dei ragazzi di quel decennio, nate su una spiaggia e portatrici di grandi emozioni”. La selezione delle musiche è stata effettuata dal direttore musicale Mario Zinno, che ha precisato:“Nonè stato facile scegliere tra le tante bellissime canzoni che sono nate in quegli anni, ma pensiamo di aver fatto un buon lavoro optando per brani magnifici come “Nel Sole” oppure “24000 Baci” che sono nella memoria di giovani e meno giovani, oltre ad una serie di brani totalmente inediti ma assolutamente coerenti con gli altri pezzi noti”. Le coreografie sono state curate da Ettore Squillace, che ha dichiarato: “E´ stato bellissimo lavorare con un gruppo di ragazzi scelti attraverso un´attenta serie di provini. Si sono presentati in oltre 250 ed abbiamo scelto quelli che per noi sono dei veri e propri giovani fenomeni”. I protagonisti arrivati alla notorietà attraverso la tv sono, così, per la prima volta su un palcoscenico per proporre al pubblico teatrale un musical. Afferma la protagonista femminile dello spettacolo Luna Di Nardo “E´ molto diverso l´impegno che occorre in teatro rispetto a quello necessario per stare in television ; infatti, se in tv bisogna fare i conti con dei tempi strettissimi, in teatro bisogna effettuare prove su prove con calma e dedizione”. Anche per Giuseppe Salsetta ci sono differenze tra l´esperienza televisiva che l´ha visto finalista nella passata edizione di “Amici” e l´impegno per “Rimini Anni ´60”: “Quando hai addosso una telecamera puntata viene quasi automatico essere un po´ finti per apparire al meglio, mentre in teatro si è nudi di fronte ad un pubblico presente in sala e la propria personalità salta fuori obbligatoriamente”.
Lo show sicuramente sarà dato anche sulle altre piazze italiane, ormai ben rodato.
Lo spettacolo ha già aperto trattative per iniziare un tour, che porterà le atmosfere degli anni ´60 in giro per l´Italia attraverso il racconto di amori sbocciati, di ambientazioni balneari e di tutta quella magia che ha contraddistinto uno dei decenni più intensi del secolo scorso. Con lo straordinario successo raccolto con “Rimini Anni ‘60”, il travolgente musical diretto da Salvatore Ceruti, musicato da Diego Perris, con la direzione musicale di Mario Zinno e le coinvolgenti coreografie di Ettore Squillace, il “Teatro Troisi” sta conquistando posizioni su posizioni nel panorama della scena teatrale partenopea, e non solo. Nello spettacolo oltre al carismatico Giuseppe Salsetta e Luna Di Nardo, un gruppo di giovani talenti tra cui Viviana Guida, già in teatro con “Io speriamo che me la cavo” e “Malaria” eAntonio Guido, già nel cast di “Scugnizzi”.
Amatissimi non solo dai più giovani, Giuseppe e Luna faranno sognare e divertire il pubblico che assisterà al musical, diretto da Salvatore Ceruti, grazie anche alle indimenticabili sonorità delle canzoni che hanno reso immortale un decennio, indelebile nella memoria di chi lo ha vissuto, e nel mito di chi è invece nato dopo.
“Cuore”, “Io che non vivo”, “Se non avessi più te”, “Pinne Fucili ed Occhiali”, “Amore scusami”, “Nel Sole” e tanti altre hit dell´epoca, riarrangiate dal Maestro Diego Perris, assieme ad altri brani originali, scritti per l´occasione, costituiranno la colonna musicale dello spettacolo, che si avvale della direzione musicale di Mario Zinno, e delle coreografie firmate da Ettore Squillace.
E’ una storia semplice e circostanziata quella scritta da Salvatore Ceruti ed Armando Armano, i cui perni sono Franco e Roberta, che, in vacanza alla fine degli anni ’60 nella capitale della riviera romagnola, insieme ai loro amici sognano di diventare cantanti di successo, e con loro partecipano a questo sogno genitori, amici, ed una esuberante manager musicale. Naturalmente a questa storia si intrecciano quelle di amori veri o presunti che nascono sotto il solleone, ma che spesso, si sa, come i sogni si sciolgono sotto le prime piogge. Franco e Roberta hanno i volti, la voce e la trascinante simpatia dei due beniamini del pubblico Giuseppe Salsetta e Luna Di Nardo, i due talentuosi cantanti lanciati rispettivamente da “Amici” ed “X Factor” i popolarissimi talent show seguiti dal pubblico giovane, e non solo.Giuseppe e Lunacapeggiano una squadra di ben 22 artisti, tra attori cantanti e ballerini, selezionati nei mesi scorsi tra oltre cento giovani talenti, in gran parte provenienti dall’area flegrea. Ilmusical, ideato e diretto dal Direttore Artistico del neonato Teatro dedicato alla memoria del grande Massimo Troisi, Salvatore Ceruti, emoziona, diverte e fa sognare il pubblico, grazie anche alle indimenticabili sonorità delle canzoni che hanno reso immortale un decennio, indelebile nella memoria di chi lo ha vissuto, e nel mito di chi è invece nato dopo. “Cuore”, “Scende la pioggia”, “Io che non vivo”, “Se non avessi più te”, “amore scusami”, “Nel Sole” e tanti altre “hit” dell’epoca, riarrangiate dal Maestro Diego Perris, assieme ad altri brani originali, scritti per l’occasione, costituiscono la colonna musicale dello spettacolo, che si avvale della direzione musicale di Mario Zinno, e delle coreografie firmate da Ettore Squillace. Firmano, infine, le spettacolari scene ed i coloratissimi costumi rispettivamente Francesco Falaco e Rita Boccarossa. C’è grande attesa, dunque, in altre città italiane per questo “musical” prodotto dalla Ceruti’s che si preannuncia come il “Grease”, made in Italy. Ma ecco un approfondimento sulla trama, prima tratteggiata: Rimini, 1969, un gruppo di giovani vacanzieri affolla il lido balneare il cui bar è gestito dal napoletano Ettore e da suo figlio, bravissimo e già molto capace il piccolo Antonio Orefice, futuro protagonista del teatro napoletano. Del gruppo fanno parte Franco e Roberta, lui siciliano dal cuore tenero e dal carattere esuberante, lei napoletana e legata ai principi della “brava ragazza” dell’epoca, innamorati l’ uno dell’altra e con in comune la passione per la musica leggera. Ci sono, poi, Umberto e Giovanna, una coppia di simpatici romani, sempre impegnati in scaramucce amorose, quindi Barbara, bella e spregiudicata, Pippo, l’imbranato del gruppo, Sandra la timida e Genny, atteggiamenti da playboy non confermati dalla realtà dei fatti. C’è, infine, Giorgio, papà di Pippo, vedovo piacente e benestante, che corteggia la signora Matilde, madre di Barbara, che, contrariamente alla figlia, risponde con morigerato contegno alle avances, sopportando, peraltro, i continui tradimenti del perennemente assente marito. queste storie di quotidiana allegria subiscono uno scossone con la comparsa dell’esuberante Monique, una manager musicale bolognese, che intende scegliere tra i ragazzi una voce nuova da portare a Sanremo. Ma non poche insidie sono dietro l’angolo a turbare la serenità delle vacanze, e non solo, dei giovani, che finalmente, dopo una serie di colpi di scena, raggiungeranno il prevedibile ed atteso “happy end”.
Il regista, così, ha presentato lo spettacolo: ”Perché gli anni 60? Perché sono gli anni della mia infanzia, quelli che avrei voluto vivere da adulto, o meglio, da “teen-ager”, come si diceva allora, perché le canzoni, la moda, i colori erano quelli tipici di una gioventù spensierata, ormai lontana dalla guerra e dal dopoguerra, e che ancora non conosceva l’epoca dei crac finanziari, del terrorismo e del consequenziale malcontento. Si viveva come in un sogno, ed è il sogno il vero protagonista di questo Musical, il sogno di arrivare al successo, di poter vivere un amore vero, di condividere il sogno stesso con dei veri amici. Allora si poteva, dopo l’Italia ed il mondo intero si sono svegliati.
Perché Rimini? Perché era la capitale del divertimento, il simbolo del boom economico che caratterizzò quel decennio, la meta desiderata da giovani e meno giovani, per vacanze semplici nelle quali si divertiva senza dover raggiungere mete esotiche, con tutta la famiglia al completo.
Perché un Musical? Perché la musica è senza alcun dubbio il simbolo maggiormente evocativo di quell’ epoca. Dopo più di quarant’ anni ancora oggi le canzoni che si cantavano e suonavano allora rimangono dei successi, ascoltate e cantate anche da chi è nato molti anni dopo. E, poi, la musica in quegli anni, molto prima dell’alienante “i-Pod” ed anche degli ormai tramontati walkman, significava condivisione, magari la si ascoltava tutti insieme vicino ad un juke-box, o al massimo da un mangiadischi, stando attenti a non farci entrare la sabbia o a non rigare i dischi di nero vinile.
Operazione nostalgia? Certo! Con uno sguardo tenero, ma allo stesso tempo disincantato, con la consapevolezza di chi sa cosa è successo nei decenni a venire, utilizzando brani che sono nella memoria di tutti, ma anche canzoni inedite, con interpreti che, pur appartenendo alla generazione degli anni 2000, hanno in comune con i loro coetanei di allora la sensibilità, l’amore e la capacità di sognare. Sono loro il vero motore di questo spettacolo, ventenni di oggi che cantano i successi della Pavone e di Morandi, che si muovono con disinvoltura ballando l’hully-gully o il ballo della mattonella, massima intimità consentita tra un ragazzo ed una ragazza, prima della rivoluzione sessuale post-sessantottina.
La speranza mia e di chi ha collaborato con me alla realizzazione di questo spettacolo è, insomma, quella di far sì che, facendo arretrare simbolicamente l’orologio di quarant’anni, si possa entrare per due ore in quell’atmosfera spensierata, e condividere l’ottimismo dei ragazzi di allora.
E allora non ci resta che lasciarsi andare, aspettare che si apri il sipario, e che il sogno cominci!”
Prima di concludere vogliamo ricordare: Luna Di Nardo, ancora in maturazione, Giuseppe Salsetta, con voglia, passione e carisma da vendere, e tutti gli altri entusiasti e bravi: Antonio Guido, Viviana Guida, Patrizio Pipola, Andrea Soldano, Paride Salvatore, Donatella De Felice, Luisa Esposito, Roberta Amoruso, Chiara Barbagallo, Antonio Musella, Antonio Orefice ed il corpo di ballo: Imma Mauriello, Anna Greco, Chiara Barbagallo, Valeria Paisano, Alessandra Magno, Cristina Coppa, Gianni Di Domenico, Marco Ciullo, Emmanuele Rescigno, Marzio Brumetti.
In conclusione, ci sembra un utile spettacolo, quindi, per poter apprezzare giovani artisti e per riascoltare brani celebri.
Che bravi Pino Donaggio, Umberto Bindi, Gino Paoli,;Migliacci, Mogol, Battisti, signori della musica.
Speriamo che, oltre a giovani esecutori, vengano fuori anche bravi compositori e poeti.
Maurizio Vitiello