APRIRE AI GIOVANI SALOTTI E CIRCOLI CULTURALI di Alberto Del Grosso
Vi è capitato di vedere in questi ultimi tempi persone che in un anno sembrano invecchiate di dieci? Il tempo corre inesorabilmente veloce, dobbiamo sbrigarci, di tempo se ne è perso già troppo e si è fatto poco o niente. Uno sguardo all’indietro ci spinge alla ricerca delle cause per cui i giovani (non per loro colpa), hanno perso progressivamente quella fiducia e armonia che costituiscono parti essenziali ed indispensabili di una società in sano progresso. Purtroppo la famiglia, che è parte della società, ha perso validità quale punto di riferimento dei giovani.Molti di essi, confondono la conoscenza con l’Amicizia, hanno più fiducia nel gruppo o peggio nel “branco”, la famiglia è vista solo come una banca e la casa come un “Bed & Breakfast”. I ragazzi sono stati anche ingannati più volte dalle istituzioni di ogni colore che, hanno promesso tanto ed hanno dato poco o nulla. E la Scuola cosa ha fatto? Oggi, attraverso severi (opinabili) atteggiamenti, tenta di riguadagnare il terreno perduto. Alcune istituzioni, finalmente, hanno iniziato a concedere qualche agevolazione ai giovani. E’nostra opinione che è giunto il momento di aprire un dialogo con loro, hanno tanto da dire e custodiscono tanti talenti e segreti maturati attraverso esperienze che noi alla loro età non avevamo. Noi, prima genitori, poi nonni, abbiamo dato loro la vita, i figli prima ed i nipoti poi, sono il risultato di un nostro atto d’amore; essi non hanno chiesto di nascere, abbiamo dei doveri verso di loro come loro li hanno verso di noi. Molti ragazzi, sono cresciuti senza conoscere il bacio della mamma, perché accuditi dalle “baby sitter”. Altri hanno vissuto e vivono il dramma della separazione dei genitori che spesso origina traumi psicologici. Quelli cresciuti tra discoteche, televisione e cattive compagnie, camminano sul “filo di un rasoio”. I precari tempi, battono inesorabilmente alle porte dei loro destini, ascoltiamo le loro voci, non critichiamoli soltanto, cerchiamo di capire e analizzare la loro realtà senza preconcetti, dialoghiamo con loro, riprendiamoci i nostri ragazzi. Molti di essi saranno timonieri di una barca che oggi fa acqua da tutte le parti, scorciamoci le maniche e cerchiamo di turare le falle che la società ha generato dentro di loro, facciamone dei buoni “carpentieri” che sappiano riparare la barcaccia prima che affondi completamente.Iniziamo ad aprire un dialogo con i ragazzi attraverso seri centri culturali, invitiamoli a venire con noi, presentiamoli, sentiamo ed osserviamo le espressioni dei loro valori, incoraggiamoli, diamo loro l’emozione dell’applauso. Di “porte aperte” ne abbiamo trovate tante, come di giovani che meritano; noi andremo avanti per la nostra strada con chi “parla la nostra stessa lingua”. I nostri progetti non hanno la pretesa di essere una panacea o una “lampada di Aladino”, ma sono uno dei tanti mezzi per iniziare un discorso che possa aiutarci a riprendere la fiducia dei nostri ragazzi e ristabilire con loro un reciproco dialogo. Quel Dio, nella cui fede siamo nati e cresciuti, se non l’abbiamo già ucciso, ci aiuterà, perché Dio non volta mai le spalle a chi merita.
(Il “pezzo” che segue è l’opinione di un ragazzo, circa i nostri progetti)
I SALOTTI LETTERARI – Una opportunità per i giovani – di Giulio Liguori
Sono uno studente del Liceo Classico Sannazzaro, appassionato d’arte e di ogni libera forma di espressione.
Ho trovato nella poesia il mezzo più efficace per esprimere le mie emozioni. E’ circa un anno che ho iniziato a scrivere versi ed a partecipare a concorsi di poesie. Lo scorso Giugno, ho vinto il I° premio nel concorso Casanova con la poesia “Nuda Mente”. Recentemente, con un gruppo di studenti dello stesso Liceo, ho partecipato ad uno spettacolo di musica, canzoni e poesie di giovani talenti, che la prof.ssa Raffaella D’Alessandro ha presentato all’Associazione Lucana G. Fortunato. La declamazione di una mia poesia, quelle di altri due alunni vincitori di concorsi, alcune canzoni e musiche e gli applausi, sono stati oggetto di interesse da parte di un giornalista che sta portando avanti un progetto di inserimento di giovani, nei salotti, circoli culturali, giornalismo e ovunque si renda gradito e possibile l’inserimento di giovani talenti. Sono stato invitato per la prima volta in un prestigioso salotto. L’emozione di recitare ed essere acclamato dal qualificato pubblico presente, è stata per me indescrivibile. L’insieme di quelle sensazioni, mi induce a scrivere su questo argomento. Ritengo che tanti ragazzi giovani come me, custodiscano un agglomerato di capacità e ricchezze interne che purtroppo, la società, spesso non riesce a valorizzare. Importante è il ruolo di salotti e circoli culturali quali punti di incontro tra fasce di età diverse; vetrine per mostrare le loro capacità ed occasioni per dare spazio a nuove idee, quali casse di risonanza alle loro espressioni, ai loro talenti, al loro pensare ed al loro credere. Inoltre tali incontri, possono costituire una guida che aiuti i giovani attraverso suggerimenti, dialoghi ed emozioni, a far scoprire se stessi, aiutandoli a ritrovare fiducia nella società e negli antichi valori della famiglia. Gli impegni presso centri culturali, potranno anche contribuire a far dedicare a tanti giovani, tempo ad attività lecite che, forse, si dedicherebbe anche ad azioni illecite. Mi auguro che il progetto “porte aperte ai giovani”, incontri quella accoglienza che a mio parere meriti, a beneficio della società tutta.