CRONACA DI UNA BREVE GIORNATA A POSITANO
“LO GUARRACINO”
La scorsa settimana, in occasione di una nostra visita a Positano in Costiera amalfitana , con l’avv. Michele Cinque, siamo stati ospiti al “Lo Guarracino”, un Ristorante Pizzeria in via Positanesi d’America, 12 . Un locale quasi a picco sul mare, dal quale si può ammirare una torre saracena ed un vasto tratto di mare sino a “li Galli”; Una visione “relax” in un’aria ben differente da quella “mefitica” che siamo costretti a respirare a Napoli. Tra una portata e l’altra, abbiamo conosciuto il proprietario Massimo con la consorte ed il figlio; persone affabili e spontanee. La signora, in note di allegro sorriso, ci ha parlato di tanti noti personaggi passati a Positano. Massimo ci ha raccontato la “storia” di una mattonella notata sulla bocca del forno, raffigurante la testa di un santo, sotto la quale è scritto: “Santo Pizza”.
Egli racconta: “tra le vecchie cose di una mia cugina, trovai una mattonella sulla quale si riconosceva una immagine che mi sembrava quella si un santo, ma non riuscii a capire quale santo fosse. La portai a casa, dove l’ho tenuta sino all’apertura di questo ristorante, quando, nell’allestire il forno per le pizze, ricordai di quella mattonella, e quale speranza di buon andamento per il mio locale, la feci attaccare alla sommità del forno stesso; ma, ignorando quale santo fosse, lo nominai Santo Pizza. Ho appreso poi, che si tratta di S. Francesco di Paola. Ma la lascio come “Santo Pizza” e da lì non la staccherò per devozione e buon augurio”.
Sulla via del ritorno verso la grande spiaggia, attraverso la panoramica via dei Positanesi d’America, ci siamo fermati davanti ad una edicola che nel fondo, custodisce l’immagine della Madonnina di Positano, davanti, tanti fiori e piccoli sassi. Ci è stato detto che è anche la Madonna dei fidanzati , i quali, in segno di devozione e forse quale pegno o speranza di eterno amore, lasciano un sassolino a ricordo della loro visita.
In attesa dell’orario di partenza dell’aliscafo, un giro nella parte bassa di Positano, scattando alcune foto e fermandoci in qualche negozio, dove abbiamo avuto modo di apprezzare ancora una volta, dopo un periodo di assenza da Positano, la cordialità dei venditori e degli abitanti di questo paradisiaco luogo.
(ndr. peccato che molti italiani, vanno a cercare “fuori” quelle bellezze e quelle possibilità di relax, che non sanno di avere a portata di “mano, tra quelle arroccate costruzioni, magnifiche chiese, tipiche stradine, assortite boutique, ottimi alberghi, ristoranti , discoteche e locali con clientela di ogni età, dove tutti possono trovano il loro svago in un panorama arricchito da una pulita ed ampia spiaggia, sulla quale lunghe file di ordinati ombrelloni e sdraio, ospitano anche tanti stranieri che dall’estero approdano a Positano, sia per esservi ritornati, sia per aver sentito parlare di quell’azzurro limpido mare e, di tutto quanto di bello esiste a Positano, nostra “chicca” turistica, della quale, dobbiamo esserne orgogliosi”.
Un caffè alla nota “Buca di Bacco”, ha concluso la nostra indimenticabile, troppo breve giornata, trascorsa in quel di Positano, in compagnia degli ospitali amici, Michele Cinque ed Antonino D’Urso.
Alberto Del Grosso
Grafica di Salvatore Scotti