LEGA PRO – 1^ DIVISIONE
NOVELLI E’ L’ALLENATORE DEL SORRENTO
Un uomo schietto, chiaro, umile e lavoratore
SORRENTO – Detto fatto, la crisi dell’allenatore in casa rossonera è risolta. Non so se siamo stati profeti in patria, ma avevamo scritto che in questi giorni, tra ieri ed oggi o al massimo nel weekend, bisognava giungere ad una soluzione prima della gara esterna di domenica contro il Foligno. Le trattative erano già in corso freneticamente da lunedì, è già la società della terra delle sirene aveva individuato in lui il successore di Simonelli. Anche se, ricordiamolo, non erano state tralasciate altre piste. E’ stato presentato alle undici presso in una sala stampa dello stadio “Italia” nella quale erano presenti il d.s Di Bari e l’avvocato D’Angelo per la società ed anche molti tifosi.Una presentazione durata circa quarantacinque minuti e nella quale ha ribadito molte cose. Un uomo schietto, franco, calmo e tranquillo. Con questi elementi egli porterà avanti la squadra di una città che ha molto apprezzato. Nativo di Salerno ha sul groppone dal 1996-97 al 2001-02 un’esperienza con la Juventus Zurigo (Serie B) in Svizzera. Poi il ritorno in Italia nella sua città natale dove ha allenato i granata dal 2002-03 fino al 2004-05, nel 2005-06 è stato a Melfi con buoni risultati. Così come è accaduto lo scorso anno a Foggia, dove ha portato i dauni ai play off classificandosi al quinto posto con 56 punti, 14 vittorie, 14 pareggi e 6 sconfitte.
“E’ molto gratificante lavorare in una piazza grande come Sorrento – esordisce con flemma – perché ha una grande cultura”. “E’ una piazza dove si può fare calcio – afferma – ed ha un grande settore giovanile”. Il discorso cade sulla società: “Conoscevo già qualcuno in passato”. Ma anche sullo scomparso mister Gargiulo, che lo scorso anno ha avuto modo di conoscere personalmente a Foggia. “Lo conoscevo da molto tempo – afferma dispiaciuto – ed ho avuto modo di conoscere in lui il carattere della gente sorrentina”. Egli va avanti senza fermarsi mai, ribadendo che il rispetto è alla base di tutto. “Io faccio calcio avendo rispetto dei tifosi – dice – perché c’è chi spende i soldi per venire a vedere la partita, soldi che possono essere spesi per andarsi a mangiare una pizza”.
Schiettamente parla della sua esperienza ed “ho pagato con gli esoneri. E non sono un allenatore busta paga”. “Vorrei essere valutato per quel che faccio – continua senza preamboli – e se a fine anno va tutto bene, poi ci guardiamo negli occhi, firmo ed andiamo avanti”.
A chi gli domanda se questa entrata nel corso del campionato gli arreca qualcosa risponde convinto che “ho allenato e subentrato nella Serie B svizzera, è una questione che fa crescere”.
Si passa come è naturale a parlare della squadra ed essa “sono convinto che è buona”. I giocatori “sono esperti ed ancora giovani dentro”. Si andrà avanti con loro e si cercherà “di tirare fuori il meglio”.Non parla di moduli perché vuole visionare bene, ma lo scorso anno a Foggia ha adottato il 4-2-3-1. Parlando di mister Simonelli, lo stima molto dicendo che “sostituisco una persona sotto l’aspetto umano. Ma è una persona di grande cultura e di grande calcio”. A tre giorni dalla gara esterna con il Foligno afferma che “tutte le gare sono fondamentali”. Ed in una partita “ci sono altri aspetti che vengono fuori”. Sul campionato che il Sorrento sta disputando nel girone A esplicitamente conferma che “questo girone l’ho fatto già. Tecnicamente non è debole. La differenza è che ci sono società stabili. Non ci sono esoneri, al sud è più facile”. Egli ha anche insistito che ci deve essere coesione tra la stampa, la società ed i tifosi perché solo così si va avanti. Se succede qualcosa “l’unico responsabile sono io è l’unica colpa sarà mia e mi assumo le responsabilità”. Come si evince una persona chiara che dell’umiltà e della dignità ne fa una bandiera.
GIUSEPPE SPASIANO