UNA STRADA DEDICATA A PASQUALE FRUSTACI-UN GRANDE DELLA CANZONE
Quando Vittorio De Sica cantava “tu, solamente tu”, gli italiani vi associavano una immagine che portava la loro fantasia in una atmosfera di sogno dove emergevano le dive dei telefoni bianchi. Famose divennero molte canzoni, ma “tu, solamente tu”, sull’onda della sua musica alimentò i sogni di una intera generazione. Il suo autore, Pasquale Frustaci, concertista, compositore, direttore d’orchestra, diplomato al Conservatorio di Parma, rivestì con belle note i versi di molti poeti e scrisse indimenticabili motivi, musicando riviste famosissime per il varietà italiano. Lavorò con nomi importanti come Wanda Osiris e per lei compose “Sentimental” e “Ti parlerò d’amor”, mentre per Macario, preparò “camminando sotto la pioggia”, meglio conosciuta come “Le gocce cadono ma che fa”.
“Tu, solamente tu”, fu un poema musicato su versi di Michele Galdieri che spopolò con l’orchestra Barzizza e divenne un successo mondiale con Glen Miller, il re dello swing. Trionfò in America, raggiungendo una popolarità pari all’inno nazionale. Questa canzone, che parla di un amore perduto, di un ricordo continuo di una donna che non si dimentica, fu cantata nel mondo intero da tanti innamorati.
Pasquale Frustaci era nato a Napoli in via Duomo, nei pressi del porto di Napoli, dove il padre era titolare di un gran caffè conosciuto come il “bar americano” per la sua struttura newyorkese.
Negli anni 30 molti emigranti, prima di partire per i lidi statunitensi, andavano a sorbire l’ultimo caffè italiano, metaforicamente, il primo americano e, quasi un presagio del destino, in quel bar nacquero tante canzoni.
Il prof. Aldo De Gioia e l’ingegnare Gianpaolo Di Giovanni, componenti la Commissione Toponomastica del Comune di Napoli, hanno richiamato dall’oblio questo grande nome, proponendo il progetto per dedicare al famoso autore, una strada di Napoli che dal 27 Ottobre ha preso il suo nome.
La cerimonia si è svolta alla presenza dell’Assessore Carlo Ponticelli, dei figli Cesare, Ugo e del dott. Pino Letizia nipote dell’artista.
La prolusione è stata tenuta dal prof. Aldo De Gioia.
Alberto Del Grosso
Giornalista Fotoreporter