CAFFE’ DELL’EPOCA- IL GRUPPO TEATRALE e MUSICALE “LAZZARI E BRIGANTI” HA PRESENTATO DUE SPETTACOLI di RINO NAPOLITANO.
Il 9 e il 13 Dicembre u.s. con un prologo musicale di: Angelo Coraggio – voce; Gianni Pignalosa – Mandolino; Michele Bevilacqua- Chitarra; Luca Allocca-Chitarra, il Gruppo Teatrale e Musicale “Lazzari e Briganti”, diretto da Rino Napolitano, ha presentato “Il Ricovero dei Moribondi”, farsa in un atto di Antonio Petito.
Protagonisti in ordine di apparizione: Peppe Romano nel ruolo di: Cameriera.
Maria Luisa Acanfora nel ruolo di: Donna Luisella
Rino Napolitano nel ruolo di: Pulcinella
Carmen Percontra nel ruolo di: Tina Raganelli (figlia di Don Anselmo)
Angelo Coraggio nel ruolo di: Innamorato di Tina
Rino Napolitano nel ruolo di: Don Anselmo Raganelli (avvocato)
L’adattamento e la Regia sono di Rino Napolitano.
Nell’opuscolo che presenta lo spettacolo, il Napolitano scrive: “L’edizione proposta dal gruppo dei “Lazzari e Briganti”, se pur adattata e arricchita di diverse situazioni comiche e nuovi lazzi, mantiene intatta la struttura di base, recuperando, nel finale la mitica figura di Don Anselmo Raganelli (omaggio al grande Pasquale Esposito).
Questo lavoro, nelle intenzioni della compagnia, vuole essere soprattutto un omaggio alla grande cultura teatrale della Città di Napoli e di tutti gli artisti che nel tempo hanno dato lustro e reso celebre questo classico della Commedia dell’Arte”.
I personaggi che con Rino Napolitano hanno dato vita alla farsa, preparati sotto la sua regia, meriterebbero un capitolo a parte che sintetizziamo per ragioni di tirannico spazio: Sono stati tutti bravi.
la Acanfora, Percontra, Romano e Angelo Coraggio che si è rivelato un attore oltre che bravo cantante, anche nel lavoro “Quando a Napoli cadevano le bombe ,“ del prof. Aldo De Gioia. Altrettanto bravi e degni di menzione i protagonisti del prologo musicale: Angelo Coraggio – voce; Gianni Pignalosa – Mandolino; Michele Bevilacqua- Chitarra- Luca Allocca-Chitarra e voce.
Nella serata del 13 Dicembre, tra gli ospiti, una breve apparizione dell’attore Maurizio Merolla che ha chiosato sull’importanza nel tempo del Caffè dell’Epoca, lodato l’impegno di Napolitano e raccontato due divertenti barzellette che hanno divertito il pubblico che gli ha elargito scroscianti applausi. Ha fatto seguito Bruno Leone, noto personaggio nel campo delle “Guarattelle”; egli, ha prima illustrato le famose “Guarattelle” e poi, manovrando abilmente i pupazzi, con in bocca la “pivetta”, ha regalato al pubblico una breve farsetta, facendo confessare ad un prete, gli ipotetici peccati di “Pulcinella”. Anche questo bravo artista si è meritati lunghi applausi della platea.
L’evento si è concluso con un siparietto musicale degli stessi artisti del prologo, con i ringraziamenti e saluti dei protagonisti e gli ampi consensi degli spettatori.
Alla chiusura dello spettacolo del 9 Dicembre, Il Direttivo del Caffè dell’Epoca nella persona di Amedeo Pianese e l’Ufficio Stampa adg nella persona del giornalista fotoreporter Alberto Del Grosso, hanno donato una targa a Rino Napolitano ed al “Gruppo Teatrale Musicale “Lazzari e Briganti, a ricordo della prima de “Il Ricovero dei Moribondi”. Contemporaneamente, Rino Napolitano, il Caffè dell’Epoca e l’Ufficio stampa adg, hanno offerto una medaglia, a ricordo dell’evento, agli attori protagonisti ed agli ospiti d’onore della serata.
Il 13 Dicembre, in una pausa dello spettacolo, i “Lazzari e Briganti”, hanno donato una targa al Caffè dell’Epoca, nella persona di Peppe Pianese, a ricordo e gratitudine per l’ospitalità degli spettacoli, che fanno onore sia alla tradizione del Caffè dell’Epoca che alla nostra Napoli.
Le serate nel Caffè dell’Epoca, tornato ai suoi successi, hanno registrato “pienone” di pubblico (anche in piedi).
E’ da un po’ di tempo che seguiamo gli spettacoli di Rino Napolitano e del Gruppo Teatrale Musicale “Lazzari e Briganti”; le nostre esperienze, nella direzione di un Ufficio Stampa Cinematografico, che ci consentono anche di distinguere un “guitto” da un Attore, ci permettono, di constatare che il Napolitano non è guitto, ma è un Attore e che (Sic et simpliciter)sta attraversando una fase di rapida ascesa artistica. Egli, orgogliosamente, porta avanti la famosa maschera di Pulcinella ed il personaggio Tartaglia, che fa rivivere in modo degno, artistico e culturale sin dalle loro origini. Siamo convinti che Rino Napolitano non recita per far “cassetta”, non scende a compromessi con la propria dignità e realtà artistica e non cede a negative mode imperanti per far successo. Egli resta fedele alla tradizionale, semplice e genuina Arte di figli di questa Città, che per secoli, è stata palestra e trampolino di lancio di grandi Artisti, che l’hanno esportata con successo internazionale nel mondo della cultura, della canzone e dello spettacolo.
Attualmente, riteniamo che il Napolitano possa essere classificato tra i più grandi interpreti di questi famosi personaggi e dei lavori di commediografi e poeti che hanno fatto storia nella nostra cultura e nel nostro spettacolo.
Il Napolitano, è un Artista aulico, un ricercatore che porta in scena personaggi che hanno spaziato nei campi dell’arte, dopo averne studiato biografia, lavori, palcoscenici e tipologia dei loro successi. (ndr. si badi bene, che egli si impone studi e ricerche quale necessità, non per “scopiazzare” i predecessori, perché è di carattere peculiare ed ha doti adamantine, bensì per approfondirne e comprenderne l’operato). A tale prerogativa, nelle sue apparizioni in pubblico, questo Artista aggiunge, con intelligenza, una dialettica facile, accessibile a tutte le fasce di età e cultura; una comunicabilità con le platee che trascina, scevra da malizia, nei suoi personaggi, che illustra prima di recitarli.
Non ci è sfuggito che Egli, rispettando il rituale dei più grandi “Pulcinella”, prima di indossare “’a meza sola” la bacia con quella devozione che fu tradizione dei più grandi nomi che l’hanno preceduto, si cala nella maschera e per tutta la durata della sua interpretazione, Rino è fuori dal mondo, è solo “Pulcinella”.
Rino Napolitano fu notato ed apprezzato lo scorso anno, dall’Attore – Regista Maurizio Merolla che in coppia con Maria Luisa Acanfora, ha voluto e vuole spesso nei suoi importanti spettacoli, prima nel rinato “Gran Caffè Gambrinus” poi nel programma Monteforte Irpino Città del Sorriso”, anche affiancato all’Attore e Regista internazionale, Romeo De Baggis, che nel 1988 al teatro Centrale di Roma, curò una eccezionale edizione de “Il Ricovero dei Moribondi;” tra i protagonisti Antonio Sigillo, Maurizio Merolla e Lucia Oreto.
Attualmente, Rino Napolitano, che orbita nel firmamento della Commedia dell’Arte, ha molteplici richieste di partecipazione a spettacoli, Salotti, Circoli Culturali e repliche dei suoi lavori, con sempre maggiore interesse ed intensità. Ciò, anche perché Napolitano, non è solo “Pulcinella” ma egli, è anche un Artista con chitarra e voce che, con Maria Luisa Acanfora, figlia d’arte, (ndr. buon sangue non mente, il padre fu il noto cantante, Luciano Glori), dispongono di un vasto apprezzato repertorio di canzoni e musiche antiche e moderne.
E’ da auspicare che qualche impresario, regista, commediografo, intelligente ed acculturato sul teatro, comprendendo le doti di Rino, Maria Luisa e del Gruppo Teatrale Musicale “Lazzari e Briganti”, porti questi personaggi di sicuro successo, su più importanti palcoscenici, degni delle loro qualità artistiche, che rappresentano una parte del tradizionale ed immortale Teatro Napoletano.
Alberto Del Grosso
Giornalista Fotoreporter
Accademico di Alta Cultura Europa 2000
Grafica di Salvatore Scotti