UN LIBRO SU PIANO DOPO TANTA ATTESA
Presentato a Villa Fondi una tra le pubblicazioni che resteranno negli annali
PIANO DI SORRENTO – Erano stati scritti o piccoli libri o opuscoli sulla città di Piano di Sorrento, ma mancava un qualcosa che raccogliesse un po’ tutto quello che la riguardasse.
Detto fatto e dalle parole ai fatti. Ed oggi siamo testimoni un di libro che raccoglie, anche se qualcosa manca perché o è stato smarrito, o perché non lo si è potuto rinvenire, molte notizie su quello che era, ed è, il Piano di Sorrento. La cornice della sua presentazione non poteva che essere la suggestiva Villa Fondi, e più precisamente la Sala Congressi, la quale era gremita per l’evento. Erano presenti molti di chi si è prodigato per la sua stesura. Da Carlo Pepe che è stato il coordinatore editoriale ad Elio Angrilli . Dal professore Agostino Aversa (ex preside del Istituto Nautico) alla docente di Storia Medioevale Maria Castellano. Passando per Raffaele Celentano, che ha collaborato molto con le su foto, e per il professor Guido D’Agostino che ha coordinato l’equipe che ha messo insieme il tutto. Per Antonino De Angelis, presidente del centro studi “Marion Crawford, ed il professor Salvatore Ferraro. Non dimenticandoci l’esperto di storia delle costruzioni navali, Massimo Maresca, e Giorgio Mola dell’Univerità “Federico II” di Napoli. Il professore Biagio Passero, cultore di storia economica ed il professor Vincenzo Russo, ordinario di storia e filosofia nei licei. Per finire con la docente del Liceo “San Nazzaro” di Napoli, la professoressa Maria Sirago ed il cultore di Filologia Classica, Giuseppe Stiffa. Molta verve regnava non solo chi si è cimentato nell’impresa ma anche in chi la voluta fortemente. Come Carlo Pepe che nel suo esordire nella presentazione giustamente ha precisato che “è una manifestazione che attendiamo da anni come il libro che stiamo per presentare”. Ricordando che “poche pubblicazioni hanno interessato Piano (solo per ricordarne alcune: “Il Dolce Nido” di Don Alfredo Ammendola, “La Marineria del Piano” di Agostino Aversa e Mario Starita e “Piano di Sorrento” di Tommaso Di Prisco”). E che “l’iter è cominciato nel 2003, quando si è dati l’incarico al prof. Masullo e dopo al prof. di storia Guido D’Agostino che iniziato i lavori nel 2005”. Poi “con la nuova amministrazione ci è stato dato un importante impulso. Dopo è stato disposto il bando di gara”. Questa è stata l’introduzione che ha preceduto sia l’ingresso nella sala del nuovo gonfalone della “Città di Piano di Sorrento” (molto applaudito) che dei vari interventi e del piccolo dibattito a tre sviluppatosi dopo. A rappresentare le due case editrici c’era il dott. Gianni Cosenza il quale ha ribadito che “la Clean e la Giannini hanno cooprodotto l’opera”. La quale “è stata impegnativa però credendo di aver operato al meglio e di aver edito un libro che resterà fondamentale per Piano di Sorrento”. Mentre per il prof. D’Agostino l’arrivare a questo momento “è come un luogo comune che un viaggiatore si prefissa di arrivare”. E’ stato un “privilegio ed un onore lavorare con persone ottime nonostante ci siano state delle divergenze”. Ma “il cammino è stato lungo ed a tratti con difficoltà” e “sono orgoglioso di aver brindato a questa impresa”. Per il prof. Petrarca “questo libro è la storia di un territorio (pietre, città, montagne e piazze) di 2500 anni”. Infatti nei vari capitoli si va dai primi insediamenti che risalgono alla preistoria ed alla protostoria, passando per le età neolitica, del bronzo e del ferro. Arrivando al medioevo ed agli anni del 1500 e 1600 nei quali ci furono i conflitti, anche sanguinari, con la vicina Sorrento. Passando per il Risorgimento per arrivare ai giorni nostri. Questo per la storia, ma in esso si parla anche della marineria del Piano che era una tra le più prolifiche del 1800 e del suo Istituto Nautico “Nino Bixio”. Ma si parla anche della sua economia, dei suoi armatori, dei personaggi illustri, dei suoi luoghi e di tante altre importanti notizie. Il tutto contornato da bellissime e storiche fotografie. Emozionato anche il sindaco Giovanni Ruggiero che nel suo intervento ha sottolineato che “è un libro straordinario perché non si pensava che venisse così bello”. Ma è “straordinario anche perché è riuscito a mettere insieme tutte le diversità”. E’ “un libro che viene da lontano e dei lontani (con riferimento alle generazioni passate)”. In definitiva un qualcosa che resterà nella storia di un comune che attraverso i secoli ha sottolineato la sua diversità dai territori limitrofi e che non si è mai fermato, cercando nuovi stimoli.
GIUSEPPE SPASIANO