RISORGE IL SORRENTO CON UN POKER
Doppietta di Carlini e reti di Paulinho e Nicodemo
LEGA PRO – 1^ DIVISIONE – GIRONE A – 25^ GIORNATA – 8^ RITORNO
SORRENTO – LECCO 4 – 0
Marcatori: 33’pt e 8’st Carlini, 43’pt Paulinho, 9’st Nicodemo
SORRENTO (4-4-2): Marconato 6; Masiero 6,5, Di Nunzio 6, Lo Monaco 6, Angeli 6; Fialdini 6,5, Nicodemo 6, Niang 6 (37’st Raggio Garibaldi sv), Esposito 6 (28’st Vanin 6); Carlini 7 (35’st Myrtaj sv), Paulinho 7.
A disp: Criscuolo, Fernedenz, De Giosa, Greco. Allen: Giovanni Simonelli
LECCO (3-4-3): Pansera 5,5; Villagatti 6, Mandorlini 5,5, Pedotti 5,5; Buda 6, Corrent 5,5, Calzi 6, Guglieri 6; Ciano 5,5, Marconi 5,5, Galli 5,5.
A disp: Andreoletti, Cozza, Ciasca, Cortese, Bischeri. Allen: Nicola Tarroni
ARBITRO: Abbattista Eugenio di Molfetta. GUARDIALINEE: Soragnese Marco-Calò Nicolò
AMMONITI: 26’pt Angeli (S) e Guglieri (L), 27’pt Calzi (L); 18’st Masiero (S).
NOTE: giornata serena e ventosa, 17°; erba artificiale buona; spettatori 550 circa (249 paganti, 308 abbonati); incasso Euro 2938.
ANGOLI: 4-3; RECUPERO: 1’pt e 2’st
SORRENTO – Cinicamente il Sorrento si sbarazza del Lecco concretizzando al massimo le occasioni create, quattro su tre. Il pericolo era che la cocente sconfitta di Benevento condizionasse mentalmente la squadra di mister Simonelli, che oggi ha rivoluzionato l’undici in campo, e che facesse una gara non abbastanza motivata. Invece la miglior riposta i giocatori l’hanno data sul campo scendendo motivati fin dal fischio iniziale. La squadra lombarda, orfana di ben cinque calciatori, tre squalificati, Arrigoni, Bartolucci e Mateo, e due infortunati, Veronese e Mancinelli, si è dimostrata ben poca cosa. Nonostante che mister Tarroni abbia detto in sala stampa che il campo sintetico li abbia un poco penalizzati. Ma la realtà è che i bluceleste anche se avessero degli handicapp, non hanno imbastito una azione ed una reazione capace di scalfire la porta di Marconato. Hanno fatto girare molto la sfera agendo con i lunghi rilanci, che spesso partivano da Villagatti, i quali dovevano metter in moto il centravanti Marconi, cercato molto durante l’intera partita. Con il 4-4-2 iniziale la squadra della costiera schierava Carlini seconda punta mobile di Paulinho, punta centrale in movimento, il che portava la difesa lacuale ad avere spesso difficoltà ad arginarli. Con questa mossa vincente il poker era ben che servito. Al 33’ pt Carlini, secondo uno schema provato in settimana, si portava sotto rete ed insaccava senza preamboli sul cross dalla sinistra di Angeli. Il raddoppio avveniva dopo dieci minuti su una punizione decentrata di Paulinho che veniva deviata dalla barriera. La palla si inarcava e terminava alle spalle di Pansera. I primi dieci minuti delle ripresa erano fatali ai lecchesi che in due primi (8’ e 9’) subivano altre due gol. La doppietta di Carlini, fotocopia del primo gol e quello della domenica di Nicodemo, che sfoderava da trenta metri un siluro che si infilava sotto l’incrocio dei pali destro. Si può dire in sintesi che il match finiva qui, ma non è così. Esso iniziava con un rasoterra che sfiorava il palo di Paulinho all’11’. I bluceleste si facevano vivi con Ciano dal limite, ma la sfera era abbonatemene fuori. Al 32’ Carlini mandava alto un pallonetto. Dopo la prima rete sorrentina ed il cross pericolo passante di Villagatti al 38’. La partita era molto articolata ed a farla era la squadra costiera. Così giungeva il raddoppio di uno ballerino Paulinho che in pratica spegneva quasi le speranze della squadra del lago. La quale nel tiro dalla distanza di Corrent, respinto a pugni da Marconato, aveva una buona risposta. La ripresa si apriva con il diagonale alto di Esposito al 2’ e le pericolose palle (5’ e 6’) di Marconi (alta di poco) e quella sulla quale Marconato lo anticipava in uscita. Poi le atre due reti sorrentine ed al 12’ il pericolo creato da Fialdini sul quale rinviene Corrent in angolo. Le azioni rossonere non finiscono, anzi aumentano con Esposito (pallonetto al 13’) e Paulinho (anticipato in corner). Al 26’ Carlini sfodera un pallonetto che sorvola la trasversale di un metro. Ed infine al 32’, la clamorosa quinta rete mangiata da Paulinho che da buona posizione manda ad un metro dal set. Le uniche vere risposte lombarde sono con Corrent (rasoterra al lato al 17’) e Villagatti (palla in corner al 20’).
NOVANTUNESIMO – La vittoria riporta morale e fa respirare, nonostante che alcuni risultati non siano favorevoli, un’altra aria in classifica. Certo che le distanze sono assottigliate, ma i tre punti portano i rossoneri in una posizione più vantaggiosa ed alla pari con la Pro Patria e lo stesso Lecco. Un Lecco, che a sentire le parole del suo mister Tarroni, ha da recriminare qualcosa sul manto sintetico. Che dobbiamo dire in altre situazioni climatiche è meglio di quello in vera erba. Perché “è stata una partita particolare giacchè il Sorrento ha fatto tutti i punti casalinghi avvantaggiato da questo campo”. La “nostra è stata una gara strana, nel primo tempo abbiamo fatto fatica contro il vento, e poi ci siamo poco capiti”. Ma quello che era capitato sette giorni prima al Sorrento, oggi è capitato a loro. Che il secondo gol li troncasse le gambe. Ma il mister ribatte che “la terza rete è stata quella decisiva perché nel secondo tempo siamo partiti forte”. Ma il dente duole dove fa male, il manto dello stadio Italia. Perché “questa è una partita che fa storia a sé”. Però ammette che “avrei voluto che alcuni miei giocatori fossero in una condizione migliore”.
Quella che si è vista in Carlini schierato seconda punta mobile ed autore di una doppietta.
Doppietta in fotocopia e di uno schema provato sia sugli angoli che sui cross in settimana. Ed egli lo ammette: “Quella di oggi è sembrata un’azione classica affrontata in settimana, perché Paulinho ha saltato l’avversario e poi ha crossato”. Se loro due sono i gemelli del gol dice che “speriamo di continuare su questa strada”. Mentre mister Simonelli, sorridente in volto ma polemico su qualche critica piovutagli addosso, dice che “è stato un ottimo risultato”. Per “noi era una gara difficile perché venivamo dalla sconfitta di Benevento e poteva esserci tensione nella squadra”. Che per fortuna non c’è stata. “La squadra –continua- è stata bene mentalmente ed ha giocato bene”. E per fortuna, la quale non guasta mai averla affianco, “il secondo gol è arrivato al momento giusto”. Tornando alla contestazione racconta un’aneddoto accadutogli quando stava sulla panchina del Pisa contro lo Spezia. Al termine della gara vinta dal Pisa in dieci, furono contestati entrambi gli allenatori dai loro tifosi. Lui dai pisani e Stringara dagli spezzini. E domenica si va in terra lombarda a Monza.
GIUSEPPE SPASIANO