Il presidente Gambardella lo aveva promesso nel mercato invernale che avrebbe portato nella terra delle sirene un altro portiere, poi gli eventi si sono ribaltati, ma alla fine eccolo qua. Purtroppo con quello che era successo sia domenica scorsa che contro la Paganese qualche scossone bisognava darlo in porta. Forse a volte la troppa pressione o anche altre vicissitudini, hanno fatto si che Marconato in queste ultime giornate non vivesse un momento migliore. Ed allora si è decisi di intervenire sul mercato per chiudere la saracinesca. Così da Gallipoli, e dalla Serie B, anche se è stato inoperoso per molti mesi, approda il portiere Generoso Rossi. Un ragazzo spigliato, carico e che, possiamo dire, non le manda a dire a nessuno, che resterà in costiera fino a fine campionato. Nella conferenza stampa della sua presentazione si è presentato baldanzoso e deciso nell’intraprendere la sua nuova avventura. Napoletano, nato il 3 gennaio 1979, ha accettato volentieri di giocare nella squadra rossonera. Ho “accettato Sorrento perché –afferma senza timori- è una piazza importante”. Non solo, ma la città tassiana fa a caso suo poiché essendo nato a Napoli può avvcinarsi a casa e perciò che “ stare a Sorrento mi va bene”. Ma anche perché può ritornare a dire la sua in una porta di un campo di calcio. Infatti dopo che la squadra gallpolina è stata promossa in Serie B lui non ha disputato nessuna partita. E lo conferma dicendo che “sono contento di stare qui dopo unperiodo cupo. Non è semplice restare fuori dal giro”. Così si è tuffato di nuovo anima e corpo, sia in una nuova avventura che su un campo di calcio. Lui che iniziò la sua carriera nella stagione 1997/98 tra le file del Bari però non giocando alcuna gara. Poi l’esordio nell’allora Serie C1 con la maglia bianco scudata del Savoia, giocò 32 partite, quasi per tutta la stagione. Ancora nella terza serie (C1) arrivò sulla sponda ionica dell’antica Kroton. A Crotone dove vi restò per un anno giocando anche qui 33 gare e poi il deciso salto nella massima serie. Con la maglia dei galleti baresi, le sue presenze furono solo 6, nel gennaio 2001 passò in laguna. E con i veneziani calcò sia i campi della serie cadetta che di quella maggiore. In tutto indossò la maglia numero uno neroverdearancio per ben 46 volte. Dal Nord Est italiano al tacco dello stivale. E precisamente nella città salentina di Lecce dove anche qui fu protagonista di primo piano dell’intera stagione. Il ritorno in Serie A con il Siena e per 21 volte difese la porta della squadra della città del palio. Ma nel gennaio del 2005 prese il volto per andare oltre Manica sulla sponda londinese del Queen Park Rangers. Furono solo tre le partite in cui fu protagonista. Forse non gli è andato bene tentare la fortuna inglese. Il ritorno in patria nel capoluogo friulano, nella Triestina dove vi è restato per ben due stagioni e mezza. Ha difeso la porta alabardata per ben 94 volte. Nel gennaio 2008 dal Nord al Sud, dalla borosa Trieste alla calda Catania. Ma nella città etnea neanche l’odore della porta. Così optò per il Gallipoli, che non stava in Serie A ma in C1. E’ qui fu ripagato con le 32 presenze ed una buona annata con la promozione in Serie B. Un uomo che ha dato il massimo per vincere. Infatti, continua, “in carriera ho dato il massimo per vincere. Ma questa nuova sfida mi appassiona”. Anche perché “il presidente Gambardella mi ha destato una buona impressione”. Così come tutta la squadra sorrentina perché “essa è di buona fattura”. Conosce bene il campo in erba sintetica giacchè lo ha sperimentato a Gallipoli. “Noi –afferma- dobbiamo puntare sul Campo Italia perché e lì che dobbiamo costruire la nostra salvezza”. Salvezza che sta a cuore a tutti anche al presidente Gambardella che come ha detto il d.g. Diodato Scala “è il primo tifoso del Sorrento e perciò ha regalato un ottimo portiere”.
In questi giorni di sosta avrà il modo di ambientarsi e conoscere i suoi nuovi compagni per poi ripartire per la nuova avventura.
GIUSEPPE SPASIANO