GIOVEDI’ SCORSO INCONTRO UDC A PIANO
A Villa Fondi ci doveva essere anche il segretario Lorenzo Cesa
PIANO DI SORRENTO – Ormai manca poco per le elezioni regionali, provinciali e comunali che attanaglieranno l’Italia il 28 e 29 marzo e tutti fermentano come il mosto nella botte. Chissà chi diventerà vino. Ed anche il partito di Pier Ferdinando Casini, l’Unione Di Centro, sta affilando le armi per dare man forte in Campania al centro destra con cui ha fatto l’accordo. E’ più precisamente, come lo si è ribadito in questo incontro tenutosi a Villa Fondi, con il candidato governatore, Stefano Caldoro. Un incontro incominciato con ben un’ora di ritardo a causa del traffico che c’era per la chiusura del tunnel di Seiano. Il quale ha fatto arrivare in ritardo i vari onorevoli che dovevano essere presenti. Il rammarico purtroppo è stato quello che uno due dei massimi rappresentanti del partito non sono potuti essere presenti. Infatti erano annunciati uno tra Casini e Cesa, ma più di tutti quest’ultimo, che a causa dell’influenza ha dovuto declinare l’invito.
Erano presenti tutti i delegati delle sezioni della penisola sorrentina ed in particolare quelli di Piano, Maurizio Gargiulo, Giovanni Iaccarino e Daniele Acampora, più il Consigliere Provinciale Piergiorgio Sagrestani. Inoltre il Commissario Provinciale dell’UDC, l’onorevole Ciro Alfano, l’onorevole Renzo Rosetti (ex PD) ed il candidato per la zona sorrentina, Biagio Iacolare.
Nel dibattito che ha visto nella veste di conduttore il commissario carottese Daniele Acampora, si è parlato dei vari problemi che attanagliano la penisola, dell’unitarietà di un partito peninsulare, di puntare al 10% in Italia e parlare con la gente. E su questo punto che in molti sono convenuti perché ciò deve essere alla base di questo partito che vuole interporsi in un bipolarismo che sembra non convincere molto. Il Consigliere Provinciale, Sagristani ha messo l’accento sui problemi che ci sono in penisola sorrentina come quello “degli abbattimenti, dei PTC e del PUT che c’è bisogno di unificare perché la doppia competenza crea scompigli”. Ma egli si è anche soffermato sulla sanità nella nostra zona perché “questo problema in penisola sorrentina bisogna risolverlo”. E poi “ci teniamo a fare un grande partito peninsulare perché si interessi dei problemi di essa”. Dopo è intervenuto il commissario carottese Daniele Acampora il quale ha ribadito che a Piano “abbiamo aperto questa sezione perché vogliamo fare qualcosa per il paese e vivere qualcosa di importante”. Nella sala gremita da circa 250 persone gli interventi, man mano che si andava avanti, diventavano più interessanti. Come quando il consigliere Maurizio Gargiulo ha detto che “siamo propensi ad ascoltare la gente, le realtà del territorio per capirne le problematiche”. Ma egli ha puntato di più l’accento sul ritornare a fare politica. Su questa linea sono state le parole del consigliere Giovanni Iaccarino: “in questi giorni tutto si può parlare che di politica”. Ed “oggi abbiamo la necessità di smuovere le risorse del nostro territorio”. Per il Commissario Provinciale Ciro Alfano c’è “bisogno di dare una svolta politica ed al centro ci siano gli uomini e gli interessi territoriali”. Perciò che “abbiamo fatto una lista competitiva aperta anche a dodici donne”. Insomma egli ribatte che “siamo qui per attuare qualcosa di diverso”. Per il candidato Biagio Iacolare “noi dobbiamo svolgere una politica che parte dai territori ed alla base ci devono essere i rapporti umani”. E sto “percependo che la gente guarda ad un partito diverso”. Mentre l’onorevole Renzo Rosetti punta il dito sul bipolarismo perché “non ci convince”. Noi “parliamo di un partito moderato, moderno e nuovo. Di interpretare tutto quello che dice la società e di puntare al 10% nella nazione”. E di “rafforzare l’identità del partito (ha ricordato le radici DC) e di un partito di ispirazione cristiana”.
GIUSEPPE SPASIANO