SCONFITTA AGRODOLCE PER IL VICO

10 maggio 2010 | 21:33
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SCONFITTA AGRODOLCE PER IL VICO

SCONFITTA AGRODOLCE PER IL VICO

Trafitto al 91’ nei play out affronterà l’Isola Liri

VICO EQUENSE – VIBONESE          0 – 1

RETE: 48’st Paternò (V)

VICO EQUENSE (3-4-2-1): Munao 6 (36’st Trapani G 6), Loreto 6, Gargiulo 6, Cinque 6; Morfù 6.5, Armellino 6.5, Mineo 6, Rapesta 6; De Rosa 6, Napoli 6 (18’st Arcobelli 6); Incoronato 6 (31’st Esposito 6).

A disposizione: Trapani A, Russo, Burgos, Scognamiglio.                                      Allen: Giovanni  Ferraro 6

VIBONESE (4-4-2): Senatore 6.5; Perna 6, Barbera 6, Vallefuoco 6 (34’st Filardo sv), Bertini 6; Mazza 6, Lopetrone 6 (48’st Sciavello sv), Piroli 6, Panagia 6 (33’st Ramondino sv); Paternò 6.5, Beccaria 6.

 A disposizione: Mengoni, Di Mauro, Conti, Orefice.                                               Allen: Angelo Galfano 6.

ARBITRO: Pasquale De Meo di Foggia 6     GUARDIALINEE: Cursio Marco – Lobozzo Sandro

NOTE: giornata serena, 22°, erba artificiale in buone condizioni; spettatori 200 circa,

AMMONITO: Vallefuoco (VB)

ANGOLI:      2-1 per il Vico;          RECUPERO: 2’pt, 4’st.

SORRENTO. Alla fine una partita che ha visto la squadra della costiera chiudere la sua prima annata in 2^ Divisione con una sconfitta che resta in dolore fino ad un certo punto. E che ha deciso chi doveva affrontare il Noicattaro e chi l’Isola Liri. In una giornata soleggiata nella quale in molti se sono andati probabilmente al mare, nessuno vuole rischiare di incontrare la squadra pugliese del Noicattaro negli spareggi che valgono la salvezza. Il Vico in cuor suo si augurava voleva trovare l’Isola Liri ai play-out ed alla fine della gara ci riesce, ma in definitiva lo incontrava lo stesso se pareggiava. Infatti ha vinto  la Vibonese complice una dormita della difesa equana, ma più in generale del giovane esordiente portiere  Trapani G. Il quale quando ormai si era oltre il 90’ si fa imbeccare da una palla lenta di Paternò dal limite dell’area. La gara non è mai vissuta su un gioco spettacolare e su manovre corali ma più su fiammate dettate dalla bravura del singolo. I due tecnici schierano formazioni obbligate perchè non vogliono rischiare di perdere qualche giocatore per squalifica in vista degli spareggi salvezza. E così le due compagini danno vita ad un incontro guardingo e provano a sfruttare i pochi varchi offerti dagli avversari. Sembra più rinunciataria la Vibonese che manovra la palla a metà campo con prudenza senza forzare le giocate per non permettere al Vico di azionare il contropiede. Di contro gli azzurro-oro, con il peggiore attacco del girone, sembrano proprio non volerne sapere di regalare la gioia dei tre punti ai propri pochi tifosi. E provano a giostrare la palla agendo sulle fasce per poi cercare con i cross le due torri, Incoronato e Napoli. Le azioni migliori della prima frazione si materializzano nel grigiore generale della gara al 18’ ed al 24’ con Lopez che tenta di sorprendere l’attento Munao. Il Vico risponde con Incoronato al volo al 44’ e con Napoli al 46’ su punizione per atterramento di Morfù. La gara non si sblocca e si va all’intervallo. Alla ripresa delle ostilità si assiste ad un Vico un pò più tonico e voglioso, ma le conclusioni dei suoi avanti sono imprecise e non impensieriscono l’attento Senatore. Ci provano con Armellino all’8’ la cui conclusione dal limite termina a fil di palo, con Napoli al 15’ che spara su Senatore in uscita ed infine con Incoronato di testa su angolo battuto da Morfù. Quando tutto sembra far presagire ad un risultato ad occhiali per una gara noiosa e con poche emozioni, ecco che il Vico si fa male da solo. C’è una disattenzione difensiva quando alla fine del match mancano pochi secondi e Paternò si invola verso la porta difesa dell’esordiente Trapani G e realizza la rete della vittoria. Il 23 maggio allo stadio “Italia” il Vico Equense sarà di scena per l’andata dei play out contro l’Isola Liri e batterla sarebbe fondamentale per mettere una pietra miliare per puntare alla permanenza storica nella Seconda divisione.

mister Giovanni Ferraro

NOVANTUNESIMO – Alla fine di una gara giocata sotto un sole quasi estivo non si scorge nessun rammarico nelle parole del tecnico costiero Giovanni Ferraro che molto serenamente commenta che “in questa partita ho attuato degli stravolgimenti anche perché era fondamentale non perdere giocatori per squalifica. Siamo stati sereni e l’abbiamo giocata senza l’assillo della vittoria perché questa partita per entrambe non aveva significati importanti. La classifica mi sta bene come è”. E così il discorso ricade ovviamente sui play out “ai quali dobbiamo dedicarci anima e corpo. Perché sappiamo da tempo che le prossime due partite saranno decisive per il nostro futuro e già da un mesetto stavamo ragionando nell’ottica del dopo regular season”. Probabilmente “molti ci danno per spacciati ma io confido nella grinta e nella bravura dei miei ragazzi. Questa stagione è stata travagliata, abbiamo fatto pochissimi punti ma non bisogna dimenticare che abbiamo giocato per tutto l’anno senza il nostro campo di gioco”. Ma è già ora di pensare al futuro ed il Vico ora conosce il nome della squadra che dovrà affrontare negli imminenti play-off. “L’Isola Liri? –dice mister Ferraro- Contro di loro abbiamo vinto la gara d’andata e perso il ritorno. Sono una buona squadra, ma io resto dell’opinione che il Vico Equense in una sfida play-out possa battere chiunque. E poi i laziali già li abbiamo battuti una volta, possiamo farcela ancora. Sappiamo che dovremo gettare il cuore oltre l’ostacolo e ci proveremo, perchè credo che i ragazzi meritino la salvezza”. In vista del delicato impegno fra quindici giorni mister Ferraro chiama a raccolta i tifosi di tutta la Penisola perché “confido molto nel calore del pubblico di tutta la costiera ed a Sorrento credo di aver lasciato un buon ricordo nelle stagioni in cui ho calcato il campo Italia. Ottenere un risultato positivo sarebbe di stimolo per i ragazzi che affronterebbero la gara di ritorno nel Lazio con un carattere ed uno spirito diverso da quanto fatto certamente oggi”. Ed allora appuntamento al 23 maggio.

GIUSEPPE SPASIANO – JOSE’ ASTARITA