INTERVENTI IN AREE VINCOLATE COSTIERA AMALFITANA E PENISOLA SORRENTINA SARANNO PIU´ FACILI

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    Gli interventi edilizi di lieve entità fatti nelle aree e sugli immobili dichiarati di interesse paesaggistico, come la costiera amalfitana e la penisola sorrentina, Amalfi Sorrento Capri ma anche i Monti Lattari e il Ciento, saranno più facili. Il procedimento semplificato riguarderà 39 tipologie di intervento. Tra questi: incremento di volume non superiore al 10% della volumetria della costruzione originaria,interventi di demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria e sagoma originaria, aperture o modifiche di porte e finestre, realizzazione o modifica di balconi,cornicioni, ringhiere,rifacimento del tetto, realizzazione di autorimesse con volume non superiore ai 50 mc, interventi antisismici,posizionamento di cancelli, muri di cinta, strutture sportive e turistiche rimovibili. É quanto prevede il dpr approvato il 10/06/2010 dal Consiglio dei Ministri, recante il regolamento che disciplina il procedimento semplificato di autorizzazione paesaggistica per interventi di lieve entità in attuazione all’articolo 146 comma 9 del Codice dei Beni Culturali e del paesaggio dlgs n.42/2004.

     L’iniziativa giunge dopo il fallimento del decreto legge governativo sul Piano Casa, mai approvato a causa dei contrasti con gli enti locali. Autorizzazioni paesaggistiche semplificate su beni vincolati

    Pur non apportando le liberalizzazioni previste dal piano per il rilancio delle costruzioni attraverso l’aumento delle cubature e gli interventi di edilizia libera, vengono proposte diverse semplificazioni e tipologie di intervento. Data la vastità dei territori assoggettati a vincolo paesaggistico, è stato infatti rilevato come ogni anno le migliaia di istanze presentate riguardino interventi di lieve entità, che costituiscono il 75% delle domande totali di autorizzazione paesaggistica. La conseguenza è la congestione degli uffici degli enti locali, e delle soprintendenze, che hanno funzioni di codecisione nel procedimento autorizzatorio. Riduzione dei tempi: Il regolamento si propone un generale snellimento delle procedure. I tempi per il rilascio dell’autorizzazione potrebbero ridursi da 105 a 60 giorni. E’ previsto infatti lo screening immediato delle istanze per decidere se l’intervento possa essere sottoposto a procedura ordinaria o semplificata. Al momento la verifica da parte dell’ente locale impegna 40 giorni, il parere della Soprintendenza ne impiega 45, mentre sono necessari 20 giorni per l’emanazione del provvedimento definitivo. Con la nuova norma, invece, l’ente locale dovrebbe pronunciarsi entro 30 giorni. Il procedimento si bloccherebbe poi automaticamente nel caso di un suo parere negativo. La Soprintendenza potrebbe esprimersi in 25 giorni. Nettamente ridotta inoltre la predisposizione del provvedimento finale, con un tempo che passerebbe a 5 giorni.

     Snellimento burocratico: Necessari meno documenti, che potrebbero anche essere presentati per via telematica, con un notevole alleggerimento degli oneri a carico dei privati. Le pratiche allo sportello potrebbero invece restare per le imprese industriali e artigiane. Le istanze dovrebbero essere corredate solo da una relazione paesaggistica semplificata, redatta dal professionista sulla base di una scheda-tipo, contenente l’attestazione di conformità dell’intervento alla disciplina del paesaggio e alla vigente normativa urbanistica. Interventi ammessi: Tra gli interventi di lieve entità rientrano l’installazione di antenne paraboliche, pannelli solari e fotovoltaici, oltre che l’adeguamento alle misure antisismiche. Possibili anche gli incrementi volumetrici fino al 10% e non oltre i 100 metri cubi, le demolizioni e ricostruzioni nel rispetto della sagoma e della volumetria precedente, gli interventi su porte, finestre e coperture, l’eliminazione delle barriere architettoniche, la realizzazione o modifica di autorimesse pertinenziali, tettoie, pensiline e gazebo. Nelle disposizioni rientrano anche i lavori pubblici di piccola entità, come arredi urbani, adeguamento della viabilità e allacci alla rete elettrica e telefonica su pali di altezza non superiore ai 6 metri. Se approvato in via definitiva, il regolamento potrebbe superare le previsioni delle leggi regionali per il rilancio dell’edilizia, che già prevedono aumenti delle cubature e procedimenti più o meno aggravati per il rilascio delle autorizzazioni nelle aree sottoposte a vincolo paesaggistico.

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