"OMBRE" di Felice Casalino 6° Capitolo
“Ombre”
di Felice Casalino
6)
Il ritorno a casa fu vissuto come il ritorno del figliol prodigo, la madre ritrovava finalmente il sorriso, e con gioia si prodigava in mille attenzioni, talvolta ritenute da Giulio eccessive. Il padre, pur mantenendo un certo riserbo, alla fine non poté non rallegrarsi della decisione del figlio.
Trascorse alcune settimane, si presentò il problema del servizio di leva, oramai non poteva più usufruire del rinvio per motivi scolastici, avendo abbandonato l’università, il tutto si risolse positivamente grazie a una normativa, che esentava dal servizio i figli unici, e alle amicizie del padre, superato questo ostacolo, affrontarono insieme il problema del suo futuro lavorativo.
Giulio stavolta non accampò pretese, e convenne con il padre, che, in virtù dell’attestato di studi conseguito in materie tecnico-finanziarie, fosse opportuno fare esperienza presso una società o studio professionale, il padre gli assicurò infine un suo intervento presso un carissimo amico imprenditore con interessi in diversi settori.
A differenza del tempo passato in compagnia di Livia, sempre in viaggio, o attorniati da diversi amici, Giulio preferiva ora starsene a casa, l’unico contatto esterno rimaneva come sempre Luca, che lo raggiungeva non appena finito di studiare e non mancava mai di ragguagliarlo sulle novità che inevitabilmente si verificavano in città. Di tanto in tanto andavano a trascorrere qualche serata in quei locali, dove avevano la certezza di non incontrare persone di loro conoscenza, l’unica ammessa era Stefania, la graziosissima fidanzata di Luca, era molto piacevole intrattenersi con lei, capace com’era di affrontare conversazioni che esprimevano una buona cultura e grande sensibilità, s’instaurò con lei un forte legame d’amicizia che durava tutt’ora.
In dicembre, il padre come promesso, gli comunicò che con l’inizio dell’anno nuovo, sarebbe stato assunto presso la società edile del suo amico con l’incarico di assistente del direttore commerciale, alla notizia Giulio in uno slancio d’affetto abbracciò forte il padre, ringraziandolo per tutto quanto aveva ottenuto per lui.
Si apriva ora una fase nuova della sua vita, e l’affrontava con grande entusiasmo, contava i giorni che lo separavano dall’inizio della nuova esperienza.
In gennaio, accompagnato dal padre, fece conoscenza con il Dottore, questo era l’appellativo usato dai dipendenti nei suoi confronti, che lo accolse con grande familiarità e non mancò di dargli utili suggerimenti nel come affrontare il lavoro e il comportamento da adottare nei confronti dei colleghi. Dopodiché passò a presentargli la persona, con la quale avrebbe condiviso molto del suo tempo futuro, il Direttore Commerciale, era questi una persona squisita, dai modi cordiali e gentili, gli fu subito simpatico, era certo che si sarebbe instaurato un ottimo rapporto di collaborazione, salutò il padre e congedatosi dal Dottore, raggiunse il suo ufficio.
L’emozione che provò fu tanta sin dal primo giorno, dopo le presentazioni con i vari colleghi, che lo guardavano certo con occhi non particolarmente favorevoli, visto che appena arrivato occupava una posizione a cui molti di loro ambivano da tempo, cercò di capire quale fosse il suo ruolo con precise domande al suo diretto superiore, questi con molto garbo gli spiegò le funzioni del suo ufficio e ciò di cui si occupava, infine alcune considerazioni su ciò che si aspettava da lui: puntualità, disponibilità, correttezza nei rapporti tra loro e nei confronti del personale tutto e un grande entusiasmo per affrontare questa nuova realtà che sicuramente gli avrebbero dato molte soddisfazioni, gli assegnò infine un ufficio che era comunicante con il suo e alcune incombenze da sbrigare all’interno dei vari uffici, che gli avrebbero consentito di prendere conoscenza con il nuovo ambiente.
Dopo poche settimane dall’inizio del nuovo impegno si rendeva conto che il suo ufficio, oltre a trattare e sviluppare l’aspetto puramente commerciale della società, si occupava anche o in special modo della parte amministrativa, difatti stipulava contratti con i vari fornitori di materiali ed era sempre il suo ufficio che ne disponeva i pagamenti, curava i rapporti bancari ed era in stretto contatto con l’ufficio del personale, ogni sera poi i vari capocantieri facevano il punto della situazione, in definitiva si poteva considerare il propulsore di tutte le attività, era fuor di dubbio il posto ideale per comprendere i complessi meccanismi atti a gestire una società edile con interessi, che spaziavano dalle costruzioni per civili abitazioni a opere pubbliche, come la realizzazione di alcuni tratti autostradali o di ospedali, Giulio viveva con entusiasmo la nuova esperienza e a poco a poco cominciava a prendere confidenza con i meccanismi che ne caratterizzavano le giornate.
Alla fine del terzo mese di lavoro gli fu affidato il rapporto con i fornitori coi i quali trattava con una buona padronanza, non mancava mai gli appuntamenti serali con i capocantieri, aveva intuito quando fosse importante mantenere rapporti con loro, per meglio capire i problemi concernenti un’organizzazione così complessa, a differenza dei suoi colleghi non era avvezzo guardare l’orologio e non gli pesava certo intrattenersi fino a tardi, in seguito, visto l’impegno profuso, il Direttore Commerciale lo introdusse nei diversi istituti bancari, dove erano soliti intrattenere rapporti commerciali, cominciava a muoversi con una indiscutibile autonomia dando ottimi risultati, tutto questo accresceva la sua posizione all’interno della società, in ogni caso non mancava mai di richiedere il consenso del suo diretto superiore prima di assumere qualsiasi decisione, un comportamento molto apprezzato, che gli valse una pregevole gratifica economica.
Col passare dei mesi si conquistava sempre più il rispetto dei colleghi, che finalmente non lo consideravano più un usurpatore, capitava sempre più spesso che ricorressero a lui per chiedere suggerimenti o consigli e non lesinava di certo un intervento, nel caso c’e ne fosse bisogno, questo atteggiamento lo assunse anche nei confronti dei salariati, che lo guardavano con grande simpatia e ricorrevano a lui ogniqualvolta se ne presentasse l’occasione.
Durante l’autunno, quando gli impegni glielo consentivano, andava sempre più spesso sui cantieri per verificare da vicino le varie problematiche che inevitabilmente si succedevano, tutto ciò gli dava la possibilità di avere una visione completa dei lavori da realizzare, relazionava il tutto in modo molto dettagliato, mantenendo sempre aggiornato lo stato dei lavori, non mancava di annotare gli accorgimenti adottati per la risoluzione dei problemi che di volta in volta si ponevano, completava in questo modo la sua preparazione nell’eventualità decidesse di mettersi in proprio, costituendo una sua società, questo intervento non rientrava certo nei suoi compiti ma era tollerato dal suo diretto superiore, che oltre al giornaliero rapporto dei suoi capocantieri aveva molto in considerazione i resoconti, che Giulio non mancava mai di fargli avere.
L’anno si chiuse in gran fervore, si spedirono in tempo utile i cartoncini con gli auguri e recapitati i vari doni che venivano annotati su una rubrica, tenuta costantemente aggiornata, non mancò lo scambio d’auguri con il Dottore, che in quella occasione volle complimentarsi con lui per l’impegno profuso durante l’anno, giungeva a compimento un periodo intenso e non privo di soddisfazioni, anche in famiglia il rapporto con i genitori era migliorato, si poteva definire più che soddisfacente, qualche screzio si verificava quando prospettava al padre la possibilità di costituire una sua società, il genitore contrariato riteneva che fosse necessario ancora un lungo apprendistato, prima di assumersi responsabilità dirette.
Le festività natalizie furono vissute all’insegna dei vari pranzi e cenoni con amici e parenti e dagli immancabili giochi di società, fu durante uno di questi pomeriggi trascorsi in casa che conobbe tramite amici del padre un giovane e brillante ingegnere, da poco trasferitosi in città, con il quale avrebbe in seguito realizzato il suo sogno, quello di costituire una società edile.
L’anno nuovo cominciò con una gratificante riunione direttiva per Giulio, fu deciso infatti di affidargli la direzione della vendita di un lussuoso fabbricato in pieno centro, il nuovo impegno lo metteva nella condizione di pianificare a suo piacimento tutte quelle attività occorrenti alla buona riuscita di una operazione immobiliare di grande importanza, bisognava definire i rapporti con notai, banche, e promuovere il tutto nel modo più accattivante e soddisfacente possibile, la promozione durò molto meno del previsto, infatti riuscì a ultimare le vendite nell’arco di sei mesi, un tempo brevissimo considerando le difficoltà che sempre si incontrano in contratti di compravendita e in considerazione dell’alto numero degli appartamenti e dei locali commerciali, la capacità dimostrata fu molto apprezzata, non solo dal Dottore bensì anche dai suoi colleghi che non mancarono di complimentarsi con lui, la facilità con la quale aveva portato a termine l’intera operazione di vendita lo convincevano sempre più che erano ormai maturi i tempi per realizzare ciò che più desiderava, costituire una sua società di costruzioni.
Durante l’estate ebbe modo di approfondire la conoscenza con Claudio, il brillante ingegnere conosciuto a casa sua durante le festività natalizie, si frequentarono molto, notando di avere in comune tanti interessi e l’aspirazione di mettersi in proprio, era un vero piacere trascorrere le serate con Claudio sempre ben disposto, con la battuta pronta in ogni occasione, lo distingueva una intelligenza notevole e una ottima preparazione, si confrontarono spesso sulle esperienze maturate, Giulio non mancò di informarlo circa la vendita del fabbricato realizzata in così poco tempo e con ottimi risultati, questo, convenivano, dimostrava che la richiesta di appartamenti di pregio era sempre molto sostenuta, pertanto il loro target, nel caso decidessero di mettersi in proprio, costituendo una società di costruzioni, doveva essere indirizzato su costruzioni di alto pregio, indubbiamente, la identificazione di suoli che permettessero questo tipo d’intervento erano pochi e molto ambiti dalle imprese presenti sul territorio, nonostante ciò non si lasciarono prendere dallo sconforto, l’entusiasmo e il desiderio di concretizzare i loro sogni era tale da superare qualsiasi difficoltà, anche se si rendevano conto che necessitavano di capitali adeguati all’aspirazione e al momento non ne disponevano, ma erano certi che sarebbero riusciti a procurarseli.