SORRENTO, LA 7^ EDIZIONE DEL PREMIO CARUSO A GIGI D’ALESSIO
La Marina Grande ha fatto da sfondo come il film “Pane, amore e …”
SORRENTO – Si è partiti dal grammofono per arrivare ai giorni nostri ai moderni lettori digitali di ultima generazione che hanno sostituito i dischi. Così si è aperta la serata della settima edizione del “Premio Caruso “2010”, con quello “strumento” che all’epoca fece molto rumore ed entrò con il passare degli anni nella case di tutti, faceva ascoltare per la prima volta la voce di un cantante. E per il tenore Caruso fu un mezzo di grande ausilio, che seppe sfruttare e che seppe lanciarlo in tutte le case di quegli italiani che all’epoca se lo potevano permettere. La serata, affidata nelle sapienti mani della giornalista e conduttrice Paola Saluzzi e del doppiatore Luca Ward, ha visto cimentarsi sul palco allestito al centro di una delle marine più famose d’Italia, molti artisti di calibro sia nazionale che internazionale. Un cast composto sia da cantanti che da danzatori che da ballerini, come Noemi (cantante), Carmine Riccio (tenore), Chaka Khan (cantante USA), Emanuela Bianchini (prima ballerina), Alessio Carbone (primo ballerino dell’Opèra di Parigi), Sandro Comini e la sua Band (musicista jazz e pop), Simone Cristicchi (cantautore), Ray Gelato (sassofonista inglese), Rapahel Gualazzi (cantante e pianista), Heroes Crew (gruppo di ballerini), Irham (band di musicisti), Kledi Kadiu (ballerino ed attore), Giulia Ottonello (cantante ed attrice teatrale), Massimiliano Pironti (ballerino e pittore), Angelica Sepe (cantautrice e musicista di tango), Compagnia Myula Sungani (danzatori). Poi le esibizioni corali del famoso trio delle Sorelle Marinetti che si rifanno al più famoso Trio Lescano e del tenore Riccardo Caruso, pronipote del famoso tenore. Tutti hanno dato prova sul palco della loro bravura senza scomporsi, in una serata dedicata ad un grande artista al quale hanno reso omaggio in onore dei suoi ultimi cento anni di musica. La cantante Noemi si è esibita in un magistrale assolo ma anche in un duetto. Il tenore Riccardo Caruso in un duetto del “La donna è mobile”. Il cantautore Simone Cristicchi, accompagnato dal trio delle sorelle Martinetti, ha omaggiato Salvatore di Giacomo con la canzone “Era de maggio”. Una calda serata molto applaudita dalle centinaia di presenti, che hanno assistito seduti, in piedi ed ai balconi ad uno spettacolo che non solo ha reso omaggio al grande tenore, ma anche a quegli “strumenti” ed “apparecchi” che hanno fatto la nostra storia. Il tutto contornato da alti schermi sui quali scorrevano, a seconda dell’esibizione, vari effetti. Ma la vera attrazione della serata era ovviamente il cantante napoletano Gigi D’Alessio, che ha fatto una prima entrata duettando con la cantante Noemi, con la canzone “Caruso”, che fu scritta da Lucio Dalla nelle stanze del Grand Hotel Excelsior Vittoria. Ma il clou è arrivato quando la presentatrice Paola Saluzzi, dall’altezza dei suoi dodici centimetri di tacchi, ha presentato l’artista napoletano per conferirgli la targa del Premio Caruso. Un onorificenza consegnatagli da un emozionato sindaco Giuseppe Cuomo, che ha anche letto la dicitura. Ed il cantante, che ha anche dedicato al figlio la canzone “Vita” e dopo ha concluso con un mixage di sue canzoni, ha detto che “è sempre emozionante ricevere un premio e che esso viva a lungo”. E questo è un grazie soprattutto a chi si cimenta nel programmarlo ed organizzarlo come la signora Vittoria Cappelli, con il suo staff, alla RAI, che lo trasmetterà il 30 luglio alla 21.30, al Comune di Sorrento ed a quanti vi si prodigano per far sì che tutto vada per il meglio. Ma va anche un grazie perchè la serata ha devoluto il suo incasso per assicurare il servizio di interpretariato presso l’Ospedale di Sorrento. Un evento che certamente si ripeterà il prossimo anno perché “esso è nato a Sorrento sette anni fa, prestigioso e formidabile dal punto di vista della diffusione – sottolinea il sindaco Giuseppe Cuomo – perché veicola il nome di Sorrento in tutto il mondo”.
Paola Saluzzi Luca Ward Gigi D’Alessio
GIUSEPPE SPASIANO