Costiera Amalfitana: La Guardia di Finanza scopre quattro stabilimenti balneari abusivi – Tre ad Amalfi Uno a Praiano
Cinque persone denunciate a piede libero per occupazione abusiva di demanio marittimo. E’ il risultato dell’ultima operazione che i militari della Sezione operativa navale di Salerno hanno portato a termine in Costiera amalfitana. Sulla Divina, infatti, non si devono fare i conti solo con i manufatti illegali ma pure con i lidi fantasma che spuntano durante l’estate. • Ad Amalfi, gli uomini delle Fiamme gialle hanno scoperto ben tre stabilimenti “fasulli” sulla spiaggia di Marina Grande. Dove i gestori, tutti in possesso della sola autorizzazione comunale per il noleggio di attrezzature balneari, si erano praticamente impadroniti di alcuni tratti demaniali del litorale spartendosi, da buoni amici, più di trecento metri quadrati di arenile per posizionarvi lettini e ombrelloni, lucrando sull’uso delle attrezzature e impedendo al pubblico di esercitarvi la libera fruizione. In pratica la spiaggia su cui veniva esercitato il noleggio era ufficialmente libera ma, in pratica, di “libero” ci sarebbe stato ben poco in quanto, in barba alle disposizioni vigenti in materia, una buona fetta della stessa sarebbe stata perennemente coperta dalle attrezzature date in fitto ai bagnanti dai concessionari che, anche non possedendo alcun titolo, avevano allargato la loro “competenza” a buona parte della riva. Sia i tre responsabili che un dipendente sono stati denunciati a piede libero. • L’attenzione degli investigatori, inoltre, si è concentrata su uno stabilimento balneare di Praiano, fornito di concessione, che aveva occupato irregolarmente cento metri quadrati di un solarium pubblico in cemento per collocarvi ombrelloni e lettini. Anche in questo caso, il titolare è stato deferito all’autoritá giudiziaria. • Ad agosto, dai finanzieri, nella sola provincia di Salerno, sono stati individuati cinque stabilimenti abusivi e denunciate otto persone. Gli accertamenti in questo settore continueranno serrati anche nei prossimi giorni «per tutelare – riferiscono dal reparto operativo aeronavale di Napoli – gli interessi dell’erario, in quanto il danno alle casse comunali per il mancato pagamento dei canoni concessori ed allo Stato per i ricavi indebitamente sottratti a tassazione, è notevole». I controlli, oltretutto, hanno come obiettivo anche di «evitare che le spiagge libere siano oggetto di sfruttamento incontrollato e di speculazione ai danni degli operatori dotati di permesso e degli stessi utenti». Gaetano de Stefano