"Pronto! mio marito si sente male" "ci scusi, ma il pronto soccorso non è più di nostra competenza!"
Positano, Costiera Amalfitana. Una giovane ragazza di Conca dei Marini, che frequenta il Liceo Classico di Amalfi, ci ha inviato una lettera che tratta, tra il serio e il faceto, il grave problema della sanità in Costiera Amalfitana. Abbiamo deciso pertanto di pubblicarla.
“Se malauguratamente accusate un malore improvviso che minaccia infarto, oppure vi rompete un osso, insomma un qualsiasi infortunio, affrettatevi a chiamare il 118 di Castiglione e un’equipe di medici di immediato soccorso sarà dispiegato in vostro aiuto”. Questo sarà possibile fino a settembre.
Un’anziana signora di Atrani, infatti, impressionata dal respiro affannoso del marito ottantenne, corre a chiamare il 118 di Castiglione, obbedendo all’annuncio diffuso. Ma rimane delusa. Scopre dall’assistente preposto a ricevere le telefonate che il preziosissimo Pronto Soccorso non esiste più da alcuni giorni.
“Siamo spiacenti. Qualche mente certamente scellerata ha disposto la soppressione del servizio di Pronto Soccorso. Rettifichiamo dunque quanto detto fino a questo momento dagli annunci radio e dai giornali locali: d’ora in poi, in caso di necessità, vi affiderete ai pronti soccorsi più vicini (scusate la presa in giro) e nella lunga e spasmodica attesa che vi si chiede, non vi resta che invocare la misericordia divina!”
È vero. È diabolico scherzare su questioni di tale portata. Ma non sono una cinica. Di fronte alla ostinazione di alcuni politici nel voler privarci di un ente così essenziale per la nostra incolumità, invece di rassegnarmi, ho pensato di ricorrere all’ironia, fingendo già reali gli effetti funesti di una sciagura oramai prossima. E – come diceva il latino Plauto – ridendo i problemi si sdrammatizzano. Naturalmente non si risolvono! Difatti il problema riguardante il presidio medico di pronto soccorso perdura e le sue conseguenze inquietano.
In effetti i Sindaci di Minori, Maiori, Ravello, Atrani, Amalfi, Praiano, Cetara, Vietri sul Mare, si sono mobilitati energicamente per evitare che il famigerato Piano Zuccatelli, il quale vorrebbe l’odierno Pronto soccorso una SPS (Struttura polifunzionale Sanitaria), si tramuti in realtà. Ma Caldoro & C. non solo hanno ignorato l’assennata istanza dei primi cittadini ma hanno addirittura intimato loro di lasciare gli uffici di presidenza, quasi fossero pericolosi delinquenti. Episodi inconcepibili, che mi fanno dubitare della democraticità delle istituzioni italiane e che, purtroppo, non si possono resettare! Né i cortei, né le proteste, né le manifestazioni svoltesi in questi giorni, hanno fatto rinsavire i promotori del piano i quali, curiosamente, sono tutti allineati con la destra berlusconiana.
Al di là di ogni strumentalizzazione, del frasario demagogico praticato da alcuni politici e politicanti, al di là delle ragioni del rosso e di quelle del nero, il problema è veramente serio. La Divina Costiera Amalfitana, meta turistica tra le più ambite e chiacchierate, non può mancare di un servizio come il Pronto Soccorso. Se non altro per la conformazione tortuosa del territorio che, sospeso tra il mare e la montagna, non assicura di spostarsi facilmente. Le innumerevoli curve, contrassegno delle nostre strade, allungano considerevolmente i tragitti nonché i tempi.
Focalizzato il problema cerchiamo di indovinarne la causa. È risaputo che la Costiera e la Campania tutta siano indebitate fino al collo. Razionalizzando le spese che un nosocomio come quello ravellese, costantemente attivo, comporta (il che equivale ad eliminare il pronto soccorso e rimuovere diversi reparti che oggi funzionano regolarmente), si ovvierebbe ad un una parte dell’indiscusso debito pubblico. E no, una motivazione che non vi discolpa cari Zuccatelli e Caldoro! Ragioniamo con calma: voi politici fate tanto gli smargiassi trattandosi di sagre e altre ricorrenze, spettacoli e fuochi d’artificio, eventi che bruciano fior di quattrini, e vorreste poi economizzare proprio sulla salute dei cittadini? È una manovra sinceramente indebita. Spogliandoci, infatti, del pronto soccorso di Castiglione, sito nel cuore della Costa, sarete responsabili di inevitabili tragedie. E ora non sto scherzando.
Antonella Marchese