Salerno: Aggredito il parroco dell´Annunziata – alcuni balordi gli incidono una croce sul braccio.
Salerno: Don Antonio Zolferino, parroco della chiesa dell’Annunziata questa mattina è stato malmenato e rapinato ma, probabilmente, lo scopo dell’aggressione era intimidatorio. “Questo è solo un avvertimento” – hanno detto, prima di fuggire via, i due malviventi che, intorno alle 7.00, hanno seguito il sacerdote in canonica per assaltarlo alle spalle.
Don Antonio come tutte le mattine stava preparando la messa delle 7.30 quando sono giunti due sconosciuti, di nazionalità italiana ( ha riferito il sacerdote). I due lo hanno spintonato e preso a schiaffi. Il sacerdote è caduto a terra.
Uno dei due ha estratto un taglierino ed ha inciso una croce sul braccio del sacerdote. Prima di fuggire i due gli hanno sottratto il portafogli che conteneva 90 euro. Probabilmente lo scopo dell’aggressione non era la rapina ma intimidatorio.
Don Antonio Zolferino è stato immediatamente trasportato all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona. Ora è ricoverato presso il reparto di Chirurgia d’Urgenza ma le sue condizioni non destano preoccupazione. Don Antonio è solo amareggiato per l’accaduto.
Violenta aggressione, dai risvolti inquietanti, ieri mattina intorno alle 7.15 nella sagrestia della chiesa dell’Annunziata, in pieno centro storico cittadino, ai danni di don Antonio Zolferino, il giovane vice parroco che da circa un anno affianca don Claudio Raimondi alla guida della parrocchia. • Due uomini, di nazionalitá italiana secondo quanto raccontato dalla stessa vittima, hanno atteso che don Antonio arrivasse di buon’ora ad aprire la chiesa per celebrare la prima santa messa della giornata, come fa ogni mattina da quando don Claudio è in vacanza, e non appena questi ha messo piede in sagrestia gli si sono scagliati contro. Dopo averlo malmenato e prelevato dal suo portafogli i soldi che egli aveva con sé – poco meno di cento euro – gli hanno voluto lasciare un macabro e indelebile ricordo dell’aggressione subita: con un taglierino i due balordi gli hanno infatti inciso una piccola croce su una mano – segno che rievoca inquietanti cerimoniali – dopo di che, intimando che sarebbero presto tornati a fargli visita, sono fuggiti via lasciando il sacerdote a terra sanguinante. Sono state alcune donne assidue frequentatrici della chiesa a dare l’allarme: notando un ritardo nell’inizio della celebrazione eucaristica sono entrate in sagrestia alla ricerca del sacerdote che hanno trovato riverso a terra dolorante e in evidente stato di shock. • Sopraggiunte alcune suore, queste hanno immediatamente chiamato il 118 e la polizia ed hanno poi chiesto al malcapitato sacerdote di fornire loro il recapito dei suoi familiari per poterli avvertire dell’accaduto. Hanno raccontato le religiose che don Antonio era così scosso dall’accaduto che ha fatto fatica a dar loro il numero della sua abitazione. Il primo ad arrivare sul posto è stato il fratello gemello di don Antonio, Stefano che ha accompagnato in ambulanza il sacerdote fino all’ospedale dove i medici gli hanno riscontrato molteplici escoriazioni. • Il sacerdote lamentava dolori al lato destro del corpo ed era pieno di lividi. Per scongiurare lesioni interne è stato quindi sottoposto a una tac, risultata poi negativa, ed è stato poi ricoverato nel reparto di chirurgia dove si trova attualmente. Nessuno riesce a spiegarsi il motivo della violenza subita dal giovane sacerdote che è amato e stimato da tutti, soprattutto dai ragazzi del quartiere con cui si incontra settimanalmente nelle riunioni di Azione Cattolica. Il viceparroco infatti, residente nella zona del Carmine, segue il gruppo di giovanissimi con cui ha stabilito ottimi rapporti. L’episodio ha molto demoralizzato il sacerdote che, a quanto pare, fu giá vittima di un’aggressione quando era in seminario. Poco dopo l’aggressione è arrivato in chiesa anche il cardinale Renato Raffaele Martino per il quale il triste episodio è «la testimonianza che il mestiere del prete non è affatto facile». E solidarietá al parroco è arrivata anche dal sindaco Vincenzo De Luca