Capri: "Scandalo Depuratore, i consumatori pronti a chiedere con la Class Action i danni di immagine".
Capri soffre e non merita di soffrire, con queste parole il Presidente dell’Associazione Liberi Consumatori, AVV.P.GAETANO SIMEOLI, commenta l’ennesima notizia negativa del sequestro dell’impianto di depurazione di Occhio Marino effettuato dai Carabinieri su ordine della Procura della Republica di Napoli, trasmessa su tutti i telegiornali nazionali e riportata sulle testate giornalistiche d’Italia. Ormai questa maggioranza politica di Capri è diventata famosa per il numero di ispezioni, inchieste, sequestri effettuati da parte della Magistratura, una maggioranza politica molto brava nell’arte dell’arrangiamento, ma poco attenta a norme e leggi vigenti. Un aspetto di particolare importanza sarà quello di capire se il giudice per le indagini preliminari, convaliderà il sequestro disposto dalla Procura della Repubblica di Napoli,in questo caso, afferma, il Presidente Simeoli, dovremo costituirci parte civile contro il sindaco e l’amministarore unico della Gori, per richiedere i danni, così come ha fatto il Comune di Capri per la vicenda dei liquami alla Grotta Azzurra. Una class action per il risarcimento dei danni d’immagine che dovrebbe essere sottoscritta anche dai consiglieri di minoranza del Comune di Capri. Per quanto le dichiarazioni poi sulla balneabilità dell’area effettuate con un comunicato stampa dall’Amministrazione Comunale, un normale cittadino chiede al Sindaco e chi fa queste affermazioni: ma se le acque sono sempre pulite visto il tipo di scarico a 60 metri di profondità, perchè da trent’anni spendete milioni e milioni di euro per costruire, aggiustare e riammodernare l’impianto di depurazione se poi le acque sono limpide?A cosa serve tutto questo spreco di denaro pubblico? Comunque, afferma l’avvocato Simeoli, da notizie diffuse sulla stampa la Procura della Repubblica ed i carabinieri con i tecnici della Provincia di Napoli, hanno riscontrato presenza di escrementi nei campioni prelevati a mare, se questa notizia venisse confermata dalla realtà dei fatti, l’amministrazione avrebbe raccontato l’ennesima realtà “arrangiata” dei fatti. Noi dell’Associazione Liberi Consumatori per la Provincia di Napoli, abbiamo depositato il 29 Luglio 2010, per primi, allegando l’inchiesta giornalistica del Mattino in Procura della Repubblica di Napoli, un esposto nel quale chiedevamo al Procuratore della Repubblica di Napoli, di accertare quanto dichiarato nell’articolo del Mattino, alcuni si erano anche indignati delle dichiarazioni del giornale, ma a quanto leggiamo dalla stampa, era tutto vero, fondato.Chi ha sbagliato se ha sbagliato dovrà pagare di tasca propria, con il giudizio della Magistratura. COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE LIBERI CONSUMATORI PER LA PROVINCIA DI NAPOLI