Maiori: Scoperta bisca clandestina denunciate dodici persone.
Maiori, Costiera amalfitana. All’apparenza sembrava un bar come tanti altri. Ma addentrandosi in quel locale di Maiori, la Finanza ha trovato una vera e propria bisca clandestina, dove operai, imprenditori, casalinghe e turisti si cimentavano al tavolo verde, ai videopoker o alle slot machine.
I militari della tenenza di Cava de’ Tirreni si sono trovati nel bel mezzo dello svolgimento di un torneo di poker al quale ci si poteva iscrivere per pochi euro e, quindi, alla portata di tutti. Naturalmente le puntate avvenivano senza che vi fosse alcun permesso e, dunque, nella piena illegalitá
I giocatori – appunto muratori, impiegati e facoltosi imprenditori – sono stati identificati, e dodici di loro, italiani e stranieri, tra cui anche il titolare del locale, sono stati denunciati a piede libero e rischiano grosso, in quanto potrebbero anche essere sottoposti a pene detentive nel caso le indagini dovessero accertare responsabilitá specifiche. Sotto sequestro, invece, sono finiti diversi tavoli verdi, carte da gioco, fiches, videopoker e slot-machine illegali, e un’ingente somma di danaro.
La casa da gioco non autorizzata, a quanto pare era attiva da diverso tempo, tant’è che, secondo indiscrezioni sarebbero state proprio alcune segnalazioni, in particolare di familiari di giocatori che avrebbero perso ingenti somme di danaro, a far scattare il blitz. Che si è concretizzato con l’operazione dei finanzieri della Tenenza di Cava, i quali hanno fatto irruzione nel locale di Maiori per controllare se le voci corrispondessero al vero e appurare se, effettivamente, si praticasse il gioco d’azzardo. I partecipanti al torneo di poker, infatti, una volta depositata la cifra richiesta per l’iscrizione, venivano dotati di un identico gruzzolo di fiche e, dunque, si trovavano, almeno in apparenza, nelle medesime condizioni. A scandire il tempo di “bui” e “controbui”, invece, era un orologio segnatempo e, come nella migliore tradizione nelle bische, almeno nell’immaginario collettivo, nella sala il “fumo” era libero . La “visita” delle Fiamme gialle nel locale di Maiori, ha mischiato, è il caso di dirlo, le carte in tavola ed ha consentito di sorprendere con le mani nel sacco i giocatori.
Le indagini ora proseguono per stabilire l’entitá del giro di denaro e di puntate nel locale e tentare di risalire ad altri frequentatori di quel bar che dall’esterno non lasciava sorgere alcun sospetto su quanto accadeva all’interno