Meta – Dopo i successi riportati nel 2007 e nel 2008, è ancora una volta la squadra metese dei Runaway la vincitrice della quarta edizione de «La grande avventura», il videogame reale ispirato al genere «punta e clicca», in cui le azioni dei partecipanti, anziché rincorrersi sul monitor di un computer, si materializzano lungo le strade della penisola sorrentina. La squadra dei Runaway – capitanata da Michele Di Ruocco – è stata la più rapida a risolvere l’intricata trama ideata dagli organizzatori ed a ritrovare il fantomatico «tassello del male». E proprio quest’ultimo ha rappresentato il fulcro della competizione, quest’anno ispirata alle profezie di san Malachia O’ Morgair, il vescovo irlandese vissuto nel XII secolo al quale la devozione dei fedeli attribuisce diversi miracoli ed alcune misteriose visioni riguardanti le identità degli ultimi papi. Le cinque squadre partecipanti hanno dato la caccia per due giorni ad uno spietato serial killer che, nella fervida immaginazione degli organizzatori, era riuscito con grande sagacia a sfuggire alle forze dell’ordine ed a portare a termine il suo folle disegno omicida. Ma l’astuzia di quest’ultimo non è bastata ad ingannare i Runaway che, novelli Sherlock Holmes, sono riusciti a stanarlo e catturarlo, portando così a termine la loro missione ed aggiudicandosi l’ambito premio «Dedalotto», consegnato in un’apposita cerimonia di premiazione al lido Metamare. L’edizione 2010 del gioco, infine, ha presentato una sostanziale novità: la competizione vera e propria è stata infatti preceduta da un avvincente prologo, comparso un mese prima dell’inizio del gioco sul sito ufficiale (www.lagrandeavventura.net), che ha visto registrati più di 400 utenti. Grande soddisfazione per Johnny Pollio, presidente dell’associazione Marulandi, che organizza annualmente la kermesse in collaborazione con la rivista specializzata «Giochi di computer»: «La grande avventura si conferma una delle più riuscite manifestazioni estive della penisola sorrentina – osserva Johnny Pollio –: un clamoroso successo che va ad aggiungersi a quello delle passate edizioni, che sono riuscite anche a catalizzare l’attenzione di emittenti televisive, riviste specializzate e quotidiani sia locali che nazionali». Ma non manca la polemica: «Siamo riusciti ad organizzare l’edizione 2010 con un budget di soli 2mila euro – conclude Johnny Pollio – a causa del sostegno, promesso ma non effettivamente garantito, dell’amministrazione comunale di Meta».