Metropolitana di Salerno, annullata la partenza del primo convoglio sperimentale un´attesa lunga dieci anni.
SALERNO — Per la prima volta da dieci anni a questa parte nell’elenco di opere pubbliche da inaugurare in occasione della festa patronale non figura la metropolitana leggera. Esclusione che, tuttavia, non prelude ad una sua prossima entrata in funzione. Sebbene le otto stazioni e la strada ferrata siano ormai complete, non pochi ostacoli di carattere burocratico ritardano la partenza del primo convoglio del metrò di Salerno. Lo scorso mese di maggio, del resto, è stata frettolosamente cancellata la partenza del primo convoglio «sperimentale», treno su cui avrebbero dovuto trovare posto il primo cittadino ed i consiglieri comunali chiamati così a sancire il completamento di un’opera che si pensava di inaugurare nel 2001. Di inaugurazioni – di stazioni, di tratti di binari, di opere «complete» – in questi dieci anni ce ne sono state fin troppe, di treni viaggianti invece nessuno. Eppure nel 1997, anno in cui iniziò a prendere forma il progetto della metropolitana leggera di Salerno, in pochi avrebbero immaginato per quest’opera un percorso così arduo ed accidentato, anche per i non brillanti standard nazionali.
Paradossalmente non è la mancanza di fondi a rendere difficile la vita della metropolitana: nel 1997 il Cipe stanzia ben 75 miliardi di lire, altri 5 sono a carico del Comune, per la realizzazione di otto chilometri di rete ferroviaria ed altrettante stazioni, dislocate dal centro storico fino allo stadio Arechi. Il 6 dicembre 1999 l’apertura del cantiere: due anni di lavoro il tempo stimato per il completamento dell’opera, mentre la partenza del primo convoglio è fissata al maggio del 2002, al termine del periodo di prova d’esercizio effettuato dalle Ferrovie dello Stato. Dopo pochi mesi, però, i lavori si fermano, per ripartire solo nella primavera del 2001, ovvero quando l’opera si sarebbe dovuta inaugurare; la data di completamento viene differita al 2004. Nel settembre del 2002 il governatore Bassolino ed il sindaco De Biase inaugurano la stazione Duomo-Vernieri, prima ad essere completata. Da quella data ad oggi la storia della metropolitana leggera di Salerno è costellata da blocchi dei lavori e relative riaperture dei cantieri, contenziosi con le imprese appaltatrici, accordi e protocolli d’intesa sottoscritti tra Comune, Regione, Ministero dei Trasporti e Ferrovie dello Stato (cui poi subentrerà Rfi).
Intanto viene progettata l’estensione della linea metropolitana verso sud, in direzione dell’aeroporto di Pontecagnano, finanziata dal Cipe e dalla Regione con ulteriori 55 miliardi di lire. Nel corso del 2009 arrivano la firma della nuova intesa tra il Comune di Salerno e le Ferrovie ed il completamento della posa dei binari e delle stazioni. All’appello mancano solo gli impianti di videosorveglianza ed altri piccoli interventi, così che l’entrata in funzione della metropolitana leggera, con otto anni di ritardo sulle previsioni iniziali, sembra cosa fatta. Anche per i semplici test d’esercizio, invece, bisognerà attendere ancora. Nel marzo 2010 sembra finalmente possibile far partire i primi convogli sperimentali, ma alla fine nessun treno viaggerà lungo la tratta via Vernieri-stadio Arechi.
Ma cosa impedisce l’entrata in funzione? «In questo momento – dice Luca Cascone, assessore alla mobilità del Comune di Salerno-scontiamo il ritiro da parte della nuova amministrazione regionale della delibera che consentiva la partenza per aprile. Purtroppo quel provvedimento, non contestato nel merito, è parte di quel gruppo di delibere che l’amministrazione Caldoro ha deciso di bloccare. Speriamo di ottenere presto via libera dalla Regione così come di avere un incontro al Ministero per l’affidamento della gestione a Rfi. In capo al Comune restano piccoli interventi, del valore di circa 80mila euro e realizzabili in un paio di settimane, che tuttavia intendiamo effettuare solo alla vigilia dell’effettiva entrata in funzione. Non vogliamo lasciare monitor e telecamere in balia dei teppisti». Clemente Ultimo (Corriere del Mezzogiorno)