Contro il Foggia di Zeman i costieri escono dalla competizione
Coppa Italia -Lega Pro – Fase Finale – 1° Turno
FOGGIA – SORRENTO 5 – 0
Marcatori: 20’e 33’pt, 11’st Insigne; 18’e 40’st Agodrin
FOGGIA (4-3-3): Santarelli; Candrina, Iozzia, Rigione, Regini; Laribi (16’st Palermo), Burrai, Kone; Agodrin, Sau (16’st Cortese), Insigne (30’st Tomi).
A disp: Ivanov, Torta, Cacetta, Agostinone. Allen: Znedek Zeman
SORRENTO (4-4-2): Casadei; Piscitelli, Di Nunzio, Grassi, Angeli; Manco, Ferrara, Esposito, Corsetti (16’st Vanin); Vaccaro (40’st Natale), Carlini (40’st Pignaolsa).
A disp: D’Alessandro, Damiano, Cardone, Terra. Allen: Giovanni Simonelli
ARBITRO: Di Ciommo Michele di Venosa (PZ)
GUARDIALINEE: Pignati Eugenio (S. Bened. Tronto) – Paglione Italo (Campobasso)
AMMONITI: Grassi (S), Iozzia (F), Di Nunzio (S), Cortese (F).
NOTE: giornata nuvolosa e piovosa; terreno pesante; spettatori 300 circa
ANGOLI: 6 – 1; RECUPERO: 0’pt e 2’st.
Ancora una volta il Sorrento si impantana e la pioggia lo scioglie al cospetto di un Foggia zemaniano che, visti come sono stati presi i gol, non ha dovuto fare altro che altro che approfittare degli errori commessi. Eppure bisogna dire che la squadra sorrentina si era preparata con un certo piglio a questo incontro sin dalla scorsa settimana, allenamenti alquanto curati da mister Simonelli e da tutti. Eppure il Sorrento 2, chiamiamolo così, in qualcosa è venuto meno, senza puntare l’indice contro nessuno, forse qualche disattenzione poteva essere evitata. Ma anche l’approccio all’incontro con molta probabilità non è stato di quelli con una certa concentrazione e qualche distrazione ha fatto il suo, e forse il non avere nelle gambe quel ritmo di gara dei novanta minuti. Comunque si era scesi allo “Zaccheria” con la convinzione di giocarsela fino all’ultimo. Fin quando si era in svantaggio di due reti, i rossoneri sorrentini (gli stessi colori dei pugliesi) hanno accennato ad una discreta reazione, andando vicino alla rete in qualche occasione. Ma dopo il terzo gol ormai gli schemi erano saltati e la squadra non si è più raccapezzata.
LE RETI – La prima marcatura della tripletta di Insigne nasce nel primo tempo al 20’, quando nel disimpegnarsi Grassi sbaglia e Sau ne approfitta rubandogli il pallone, l’attaccante sardo si invola in area e con un retro passaggio mette in movimento il napoletano che insacca di destro. I costieri tengono bene ma al 33’ devono ancora capitolare, e sempre con Insigne. Ed anche stavolta c’è un errore alla base, stavolta da parte di Ferrara, dopo una ribattuta dei Casadei su un corner, che cercando di controllare la sfera erra il passaggio e serve il centravanti foggiano. Il quale senza essere controllato mette nel sacco per il 2-0 provvisorio. Il terzo gol personale lo mette a segno quando erano trascorsi solo undici minuti dall’inizio della seconda parte, con un gran tiro dalla distanza che trova impreparato Casadei. Ed a confezionargli il pallone d’oro stavolta è il centrocampista destro Laribi, il quale, pressando Esposito gli ruba la palla, si invola verso l’area e gliela serve di prima intenzione. La quarta marcatura porta la firma del nigeriano Agodrin, il quale indisturbato al 18’ non deve fare altro che mettere in fondo al sacco, dopo che era stato servito da Burrai che era partito in contropiede. La cinquina la firma sempre lui, doppietta personale, ed è quasi la fotocopia del primo, insaccare la sfera solo davanti al portiere sorrentino. Il tutto nato da un errore di impostazione di Ferrara.
Lrenzo Insigne Kolawole Agodrin
LA GARA – Alla fine chi vinceva passava il turno perché era una gara secca, ed entrambe, come si erano espresse alla vigilia, ci tenevano ad andare avanti per incontrare la vincente tra Barletta e Salernitana. Ora sarà un derby tutto pugliese e non campano come si ci augurava, poiché i granata sono stati battuti ai supplementari per 2-1. Eppure l’inizio ha avuto un visto un Sorrento guardingo che sembrava tenere ben a vista i dauni, anche se per assistere ad una e vera azione bisognava aspettare il 16’. Quando un duetto tra Sau ed Insigne, metteva quest’ultimo davanti all’estremo sorrentino che mandava il pallonetto alto sopra la trasversale. Il Foggia zemaniano già cominciava ad avere una certa supremazia territoriale, con dei buoni fraseggi ed un intesa ben collaudata. Il Sorrento da parte sua si destreggiava sufficientemente, teneva a debita distanza i vari Insigne, Sau, Agodrin e Burrai, anche se non impensieriva più di tanto Santarelli. Ma al 20’ capitolava per la prima volta, e questo non disuniva i colori sorrentini che accennavano ad una flebile reazione. Il folletto Corsetti al 28’ sulla sinistra partiva come fa al suo solito, e confeziona un’azione che va a terminare con una sfera che manda alto dopo che si era accentrato. Poteva essere il gol del pareggio, ma dopo viene quello del raddoppio locale. Il Sorrento subisce la veemente iniziativa dauna, ma non corre seri pericoli la porta di Casadei, che costruisce delle buone e ficcanti iniziative. La ripresa sembra dare una scossa ai sorrentini, che escono dagli spogliatoi con l’intenzione di rifare, come gli è accaduto varie volte in questo inizio di stagione, una bella rimonta. Ma stavolta riescono solo a mettere in apprensione il portiere avversario con delle pericolose palle. Al 3’ dopo uno scambio Vaccaro-Carlini, quest’ultimo si invola sulla fascia destra e crossa per il primo, il quale tira di prima intenzione colpendo il difensore Rigione che salva dal gol Santarelli. La palla respinta sta per giunge a Corsetti ma Iozzia salva. Al 6’ è la volta di Manco che ci prova dalla distanza, ma Santarelli gli respinge il tiro ed ancora Iozzia ci mette una pezza allontanando. All’8’ Piscitelli dalla destra confeziona un cross per la testa di Carlini, l’attaccante passa a Vaccaro che non riesce a concludere. Si esaurisce la sfuriata sorrentina ed inizia quella delle altre reti dei foggiani e sarà un loro monologo fino al termine, intervallato solo da una palla dalla distanza di Burrai.
NOVANTESIMO – Il volto è nero, come suol dirsi come la mezzanotte, di mister Simonelli che in sala stampa si assume tutte le responsabilità della disfatta perchè “io sono il primo responsabile del comportamento che ha avuto la squadra in campo. Poiché non sono riuscito a immettere la giusta mentalità”. Purtroppo “il risultato dice tutto, è stata una gara brutta e loro erano molto più motivati. Non abbiamo potuto fare di più anche perché ho dato spazio a chi non ha giocato molto”. Mi “dispiace, sono più rammaricato che deluso. E da ora penseremo alla prossima gara con la SPAL”. Mentre il centrocampista Esposito, anche lui mesto, mesto dice che “il risultato parla chiaro. La nostra attenuante è quella che hanno giocato quelli che avevano pochi minuti nelle gambe”. Forse “abbiamo sbagliato l’approccio con la partita. Loro fisicamente si hanno sovrastato, ma il mister ha cercato di spronarci al di la del risultato”. Per Zeman è andato tutto come si era prefisso perché “ci è andato tutto bene al di fuori del risultato. Forse gli errori che abbiamo commesso sono stati i passaggi non ben sincronizzati”. Ma per il resto “la partita è stata sempre nelle nostre mani ed ho messo sul terreno di gioco quasi la stessa formazione di domenica scorsa, perché desidero che i miei calciatori giochino insieme più tempo possibile, anche se ci manca la giusta lucidità per l’ultimo passaggio”. Ed ora per il Sorrento da domani si volta pagina per le due gare casalinghe con la SPAL e la Paganese, due partite da sfruttare al meglio.
Zeman Simonelli Esposito
GIUSEPPE SPASIANO