Nell’acquitrino del “Barbetti” gara sospesa dopo 14 minuti
Lega Pro – 1^ Divisione – Girone A – 15^ Giornata 2010-2011
GUBBIO – SORRENTO sospesa per impraticabilità di campo
GUBBIO (4-3-3): La Manna; Bartolucci, Borghese, Briganti, Farina; Sandreani, Boisfer, Raggio Garibaldi; Galano, Donnarumma, Gomez.
A disp: Farabbi, Montefusco, Gaggiotti, Caracciolo, Perelli, Caporosso, Nazzani.
Allen: Vincenzo Torrente.
SORRENTO (4-4-2): Rossi ; Vanin, Terra, Lo Monaco, Angeli; Erpen, Armellino, Togni, Manco; Carlini, Pignolosa.
A disp: Mancinelli, Di Nunzio, De Giosa, Esposito, Nicodemo, Corsetti, Vaccaro.
Allen: Giovanni Simonelli.
ARBITRO: Bolano Marco di Livorno
GUARDIALINEE: Albani Emiliano-Pennacchio Michele
NOTE: giornata piovosa, 6°; terreno impraticabile; spettatori 2500 circa (200 da Sorrento)
GUBBIO – Che non si sarebbe giocato il big match della giornata nessuno lo aveva pensato, ma quello che stava scendendo dalla mattinata sulla città di Gubbio faceva presagire a ad un qualcosa di simile. Infatti sin dalle prime ore della giornata, sulla cittadina dove è stato girato “Don Matteo 7”, si è abbattuto, come è accaduto per tutta la regione Umbria, un violento ed incessante acquazzone, che a volte diventava molto pericoloso per l’incolumità delle persone e dei veicoli. Alla festa del “Barbetti” si dovevano vedere di fronte le due squadre che fino ad oggi hanno disputato un buon campionato. Ma a rovinarla si ci è messo il maltempo che ha flagellato, e che non ha dato tregua, il centro nord Italia, e che ha ridotto lo stesso stadio eugubino impraticabile. Basti pensare che si sono dovuti attivare dei tifosi locali che hanno aiutato, con gli attrezzi che avevano a disposizione (pale), gli addetti al campo a spalare, se così volgiamo dire, l’acqua dal terreno di gioco. E chi ha assistito a ciò, ha potuto vedere che dal manto erboso usciva acqua a valanga. Questo è andato bene fino ad un certo punto, quando l’arbitro ha fatto ed i due capitani, Sandreani e Vanin, si sono recati in varie zone del campo per far rimbalzare la sfera. In vari punti si andava bene a singhiozzo, in altri non c’era quasi nulla da fare. Ma alla fine è prevalsa l’intenzione di iniziare l’incontro, anche per la felicità non solo del pubblico locale, accompagnato da una banda musicale che prima del fischio iniziale ha allietato i presenti con i suoi pezzi, ma anche di quello ospite.
LA GARA – E’ durata solo il tempo necessario di arrivare fino al punto che il signor Bolano fischiasse la sospensione di essa. Su un terreno scivoloso, pieno di pozzanghere dove spesso si fermava la palla, che rendeva precario l’equilibrio dei ventidue, per quattordici minuti si assistito ad un incontro di pallanuoto. Con le due squadre che hanno provato ha giocare, cercando, per quando potevano, di imbastire qualche azione degna di nota. E sul taccuino c’è ne sono state. Al 4’ una punizione di Togni, da più di trenta metri, filava fuori di due metri. All’8’ Galano veniva anticipato con veemenza in corner da Angeli, e dopo al 13’ una pozzanghera favoriva il tiro ravvicinato di Sandereani che Rossi respinge in uscita. E dulcis in fundo, con il passare dei minuti l’incessante pioggia non terminava mai, l’incontro si. Il signor Bolano, constatato che ormai non c’erano i presupposti per andare avanti, fischiava per due volte e poi la gara veniva sospesa definitivamente.
NOVANTESIMO – Solo un rammaricato Gigi Simoni, ex allenatore di molte squadre tra cui l’Inter, direttore tecnico degli eugubini, dice che “ci dispiace che non si sia potuto giocare perché sia in campo che si sugli spalti si poteva essere una festa. Noi ci avevamo messa la speranza”. Che verrà esaudita quando la gara si rigiocherà. Si parlava dell’8 dicembre, poiché come dice il regolamento che essa deve essere disputata dopo dieci giorni. Ma tutto ciò à da verificare perché il Sorrento sarà sottoposto ad un tour de force micidiale. Mercoledì si recupera la gara con il Verona, domenica 5 Dicembre c’è lo Spezia al Campo Italia, dopo si dovrebbe recuperare con il Gubbio e poi la gara della prima di ritorno con la Salernitana. I calciatori rossoneri sarebbero più neri che rossi.
GIUSEPPE SPASIANO