Resiste il Sorrento nel pantano veronese

1 dicembre 2010 | 21:19
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Resiste il Sorrento nel pantano veronese

Nella dura gara di recupero un blasonato pareggio

Lega Pro – 1^ Divisione – Girone A – Recupero 13^ Giornata 2010-2011

VERONA – SORRENTO         1 – 1    

Marcatori: 9’pt Cangi (V); 6’st Togni (S).

VERONA (4-3-3): Rafael; Cangi, Ceccarelli, Vergini, Scaglia; Mancini (34’st Torregrossa), Esposito G, Halfredsson; Pichlmann, Ferrari (2’st Selva), Le Noci (17’st Garzon) .

A disp: Caroppo, Anderson, Abbate, Viviani.                   Allen: Andrea Mandorlini.

SORRENTO (4-4-2): Rossi; Vanin, Terra, Lo Monaco, Angeli; Erpen, Togni, Armellino, Manco (32’st Di Nunzio); Pignalosa (47’st Vaccaro), Carlini (43’st Nicodemo).

A disp: Mancinelli, De Giosa, Esposito A, Corsetti.         Allen: Giovanni Simonelli.

ARBITRO: Di Bello Marco di Brindisi

GUARDIALINEE: Claudio Salvato (ME) – Pierpaolo Perone (MO)

AMMONITI: 40’st Erpen (S); 13’st Armellino (S), 25’st Scaglia (V).

NOTE: giornata nuvolosa e piovosa; terreno allentato; spettatori 5000 circa (30 da Sorrento).

ANGOLI:      8- 4;            RECUPERO:   0’pt e 3’st.

A farlo da padrona è stato ancora il maltempo, che però stavolta non ha fermato la squadra della costiera, la quale nel suo primo confronto con il blasonato Verona, ha racimolato un buon e sofferto pareggio. Nel pantano del “Bentegodi” è stata una partita vera, veloce, combattuta e con buone occasioni da gol. Con la squadra scaligera che fin dai primi minuti, e poi per la maggior parte della prima parte, ha messo delle distanze con la squadra costiera, mettendola con le sue azioni veloci e ficcanti, in seria difficoltà. Molto mobile per i gialloblù il reparto centrale, che con Mancini, Esposito G ed Halfredsson, ha ben giostrato in special modo sulle fasce. Mentre in avanti sia Ferrari che Le Noci non si sono fatti attendere, solo Pichlmann è stato in ombra, ed hanno creato delle pericolose occasioni. Mentre per i rossoneri, che sono usciti di più nella ripresa, i più mobili sono stati, Erpen che ha fatto una tra le più belle gare esterne, Manco e Carlini, nel reparto avanzato. Per quello arretrato, il portiere Rossi che non si è fatto ipnotizzare, e Terra che ha fatto quasi da spazzino dell’area. Un capitolo a parte per il capitano Vanin che fatto la spola sulla fascia destra.

LE RETI – La prima della partita è stata quasi una doccia fredda per i sorrentini, ma non per i veneti, che li premia dopo aver creato nei primi minuti della partita ben tre occasioni, con Ferrari, Halfredsson e Le Noci. E proprio da quest’ultimo che nasce l’assist al 9’per il difensore Cangi, il quale non ci pensa su due volte e mette alla spalle del portiere Rossi. Questo mette di più in moto l’azione gialloblù, ma non si vede più nulla. Fin quando nella ripresa, la squadra di mister Simonelli, entra con un altro piglio, ed al 6’ pareggia con la velenosa punizione di Togni dal limite, che si va ad insaccare alla spalle del portiere Rafael. La rete sprona il Sorrento che, nei minuti in avanti, ha anche qualche buona occasione per portare via la vittoria.


   Cangi                      Togni

LA GARAE’ stata fin dai primi minuti molto vibrante, con varie occasioni, per lo più scaligere, molto insidiose, che per qualche verso non sono state realizzate per poco. E già al 2’ Ferrari ci provava con una palla in area, ma Angeli ci metteva una pezza in corner. Passavano solo due minuti, ed Halfredsson con una botta dal limite metteva in apprensione la difesa rossonera, che liberava ancora in corner. La veemente azione veneta al 5’ vedeva una conclusione di Le Noci dalla distanza, che impegnava in due tempi il portiere Rossi. Al 9’ si fa vivo timidamente il Sorrento con Erpen, il cui flebile tiro è preda di Rafael. Dopo il capovolgimento di fronte che porta il momentaneo vantaggio veronese. Il quale da la sveglia agli uomini del presidente Gambardella, i quali creano delle buone azioni, specie sulle fasce con Vanin, Erpen e Manco, con Carlini che in avanti funge da apripista per Pignalosa. Molto crea anche il Verona ma non punge più di tanto. E fino all’intervallo ci sono le due occasioni ravvicinate di un ombroso Pichlmann e di un vivo Le Noci al 21’. La prima è una rovesciata che l’estremo ospite respinge e dopo ferma la seconda che è un tiro. Il fischio del signor Di Bello porta tutti nei caldi spogliatoi. La ripresa vede la vogliosa riscossa della capolista, che dopo il pericoloso tiro di un solitario Ferrari parato da Rossi al 4’, arriva al definitivo pareggio. Con l’attuata tattica del fuorigioco, la squadra sorrentina non demorde, anzi confeziona delle buone verticalizzazioni, e sempre il peperino Erpen mette in apprensione la retroguardia scaligera. Al 15’ Armellino induce alla gran parata Rafael, che si ripete dopo qualche secondo su Erpen. Il gioco dei locali non è lineare, in varie occasioni si errano anche i più elementari passaggi, ed i calciatori sentono sia la stanchezza che qualche pesantezza. Ma questo non li frena nel confezionare qualche buona palla, anzi giocano a trazione anteriore, ed al 23’ per poco Ferrari non arriva su un  cross di Mancini. Il Sorrento risponde con una palla alta di Carlini al 29’, e nello stesso minuto Pichlmann impegna Rossi. Al 37’ una conclusione alta di Halfredsson non scuote l’estremo ospite. Il finale vede tre occasioni rossonere in quattro minuti. Al 40’ un pericoloso cross di Vanin viene tamponato da Vergini, al 41’ ed al 44’ Pignalosa confeziona due buone sfere che non concretizza. L’abbordaggio finale dei veronesi viene sofferto dai sorrentini, ma non porta più a nulla. Solo al buon pareggio colto dagli uomini di mister Simonelli.

    Stadio “Bentegodi”

NOVANTESIMO –  Molto rammarico nello stanzone veneto per l’ennesimo pareggio, il quinto della serie in casa. Però per mister Mandolini “non c’è molto da rammaricare perché e da tre partite che sono qui”. Nonostante che ci sia stato ancora un pari, in casa veronese si è notato un buon gioco, dei buoni fraseggi ma “purtroppo restiamo con un pugno di mosche in mano”. In futuro “dobbiamo cercare di fare di più, anche se per il presente bisogna convivere con questo”. Qualche riferimento forse va all’organico che ha disposizione. Sul versante rossonero c’è una gioia contenuta da parte del funambolo Erpen, anche perché “bisogna stare con i piedi a terra , e  pensare a fare bene poiché le altre squadre che ci giocano contro sono dure”. Mentre sta per prendere l’aereo conferma che “abbiamo disputato una grande gara nonostante il campo brutto”. L’importante è che “non abbiamo lasciato nulla di intentato e siamo riusciti a portare via un buon pareggio”. E dopo si pensa già al domani (domenica prossima) che è lo Spezia, una squadra che sta risalendo la china a piccoli, ma efficaci, passi.

Mister Mandorlini                  Erpen

GIUSEPPE SPASIANO