La partita intensa vive su varie fiammate
Lega Pro – 1^ Divisione – Girone A –26^ Giornata – 9^ Ritorno 2010-2011
SPAL – SORRENTO 0 – 0
SPAL (4-3-2-1): Ravaglia; Belleri, Bortel, Battaglia, Ghetti; Rossi P, Colomba, Bedin; Melara (30’st Rossi G), Corsi (40’st Albini); Volpe (42’st Locatelli).
A disp: Capecchi, Vecchi, Alese, Geovani. Allen: Gian Marco Remondina
SORRENTO (4-4-2): Mancinelli, Vanin,Terra, Lo Monaco, De Giosa; Carlini (19’st Corsetti), Togni, Nicodemo, Manco (40’st Sabato); Paulinho, Convissuto (19’st Pignalosa).
A disp: Casadei, Di Nunzio, Niang, Armellino. Allen: Giovanni Simonelli.
ARBITRO: Eugenio Abbatista di Molfetta
GUARDIALINEE: Marco Avellano (Busto Arsizio) – Paolo Donini (BG)
ESPULSO: 50’st Terra (SO) fallo ultimo uomo su Rossi G.
AMMONITI: 5’st Carlini (SO); 23’st Bedin (SP), 39’st Rossi G (SP)
NOTE: giornata piovosa; terreno allentato; spettatori 2000 circa (1233 abbonati, 70 circa da Sorrento);
ANGOLI: 1 – 8; RECUPERO: 3’pt e 6’st
Non è stato il brillante Sorrento di sette giorni fa che poteva approfittare delle otto assenze tra le file spalline. La partita è stata intensa, con una gran mole di gioco, ma è vissuta solo con qualche fiammata che fatto riscaldare il pubblico del “Mazza” sotto una incensante pioggerellina. La SPAL in qualche fase si rendeva insistente, ma la sua manovra era macchinosa ed a tratti fermata anche dalla tattica del fuorigioco che attuava la difesa costiera. Un sonnacchioso Sorrento agiva per lo più per le vie centrali cercando le verticalizzazioni giuste. Da entrambe non ne usciva molto, bastava vedere la prima parte nella quale solo due conclusioni facevano da cornice ad un incontro grigio come il tempo. Poi nella ripresa si intravedeva qualcosa, ma la musica era quasi la stessa, con le sostituzioni che i due mister, Remondina e Simonelli, effettuavano. I ferraresi tatticamente cambiavano varie volte le posizioni dei centrocampisti, ma questo non smuoveva di molto l’efficacia della squadra locale. Mentre Simonelli con i suoi cambi cercava, come aveva eseguito domenica scorsa, di dare maggior vigore ed elasticità in avanti, ma tutto questo fino ad un certo punto.
LE RETI – Non c’è ne sono state perché le due squadre si sono annullate a vicenda, anche se chi può recriminare è il Sorrento, che avendo tra le sue file il capocannoniere del campionato poteva osare di più. Ma come aveva detto alla vigilia della partita mister Simonelli: “Incontreremo una squadra ferita che giocherà con rabbia volendo trovare i tre punti. E sarà una brutta gatta da pelare”. Diciamo fino ad un certo punto, perché forse un po’ di cattiveria in più poteva scapparci degli avanti sorrentini. Perché ad esempio Bonvissuto ha avuto la palla che poteva dare un imput alla partita, ma non l’ha sfruttata bene. Poi qualche calciatore sembrava un poco in dormiveglia , ma comunque nella seconda parte si è oleato discretamente. Per quel che riguarda i colori biancoazzurri, anche vale lo stesso discorso di Bonvissuto, poiché Colomba si è fatto parare la palla da Manicinelli. Il quale ipnotizza anche Corsi all’inizio del secondo tempo. In poche parole: “sotto il vestito niente”.
LA GAR A – Sotto vari punti non dice niente, perchè la forza di volontà dei ben messi in campo emiliani, fa da contrasto ad un Sorrento che è sembrato anemico su un campo alquanto allentato e ghiacciato. Che ha condizionato non poco lo svolgere naturale della gara. Ma quello che ha sofferto la squadra di mister Simonelli è stata la ben disposizione che ha attuato mister Remondina. Il quale ha dovuto fare di necessità virtù, perché avendo otto fuori, tre squalificati (Zamboni, Coppola e Fofana) e cinque infortunati (Cipriani, Cosner, Pallara, Smith e Migliorini), ha dovuto adattare ed inventarsi qualche giocatore in un ruolo non suo. Ed ecco che la buona disposizione ha messo non poco in difficoltà la squadra costiera, che sia per vie centrali che sia con le verticalizzazioni, nel primo tempo, e poi con qualche sgroppata sulle fasce, ha cercato di aprirsi dei varchi. Quei pochi trovati a volte non sono stati sfruttati adeguatamente. Prima della gara veniva eseguito l’inno nazionale per la decisione presa dal Consiglio dei Ministri per i festeggiamenti dell’Unità d’Italia. La SPAL si presentava con quattro Berretti ed era reduce da cinque sconfitte consecutive, il Sorrento come domenica scorsa. Le fasi iniziali sono di studio, e fino al 30’ non si assiste altro che un gioco a centrocampo, con una intensa e grintosa mole nel impostare le azioni. A fare da cornice ci sono solo due conclusioni velleitarie di Melara e Togni, che non impensieriscono nessuno. Intorno al 30’ un insistente Sorrento colleziona tre corner consecutivi, e ne esce il coniglio dal cilindro. Bonvissuto si libera in area ed a botta sicura scaglia un palla verso Ravaglia, l’estremo locale si supera allontanando la minaccia con la mano. Al 32’ è l’ora della SPAL che con Colomba impensierisce Mancinelli dal limite, la sua conclusione è parata in due tempi. Ma sono ancora i colori rossoneri si fanno vedere dalle parti di Ravaglia, al 34’ con Togni che batte una punizione rasoterra dai trenta metri, ma il portiere para. Fino al 48’ non si vede nulla, solo una pioggia fine ed insistente, e Bonvissuto che mette al centro un insidioso cross che Togni non risolve perché anticipato. Nella ripresa inizialmente gli emiliani si fanno vivi al 3’ con Corsi, ma si fa ipnotizzare da Mancinelli che lo ferma e la difesa allontana. I locali si fanno più insistenti ma inefficaci, i costieri cercano ficcanti ripartenze sia con Carlini che con Manco. Ed al 30’ De Giosa ci prova ma per Ravaglia non c’è problema. Al 25’ ed al 26’, botta e risposta, con Mancinelli che in uscita, fuori area deve fermare Corsi. E Manco che mette in area una sfera pericolosa che Bortel mette fuori area. Al 41’ il penultimo sussulto lo da Pignalosa di testa mandando la palla fuori, l’ultimo è al 50’ quello dell’espulsione di Terra per un fallo da ultimo uomo su Rossi G.
NOVANTESIMO – Per mister Ravaglia è un punto che premia la sua squadra dopo ben cinque sconfitte consecutive. E’ stata “una SPAL positiva che aveva voglia di risultati. Ed essa viene premiata quando si ci mette la grinta ed il carattere”. Un pareggio che va bene perché “volevamo muovere la classifica e ci siamo riusciti”. Nonostante che aveva ben otto giocatori tra le squalifiche e l’infermeria. Ma per lui “tutti hanno giocato bene ed hanno fatto la loro parte. Non era facile nelle condizioni nelle quali eravamo”. “Ora –conclude il mister spallino- bisogna dare continuità”. Sul versante rossonero il regista Togni decisamente dice che “non c’è stata alcuna frenata, perché loro erano ben disposti in campo. Ed hanno cercato di ottenere il pareggio”. Purtroppo “abbiamo giocato su un campo duro e ghiacciato che ci ha un poco condizionato”. Per capitan Nicodemo la partita “è stata combattuta anche se abbiamo cercato la via del gol. Ma loro si sono chiusi e per noi è stato difficile aprirli”. Sul fatto che il terreno era duro e ghiacciato, non imputa ad esso il non riuscire a sfondare la retroguardia locale. Perché “loro erano ben disposti sul terreno di gioco e poi si sono chiusi”. “Noi –conclude il capitano- abbiamo disputato una buona partita e dobbiamo continuare così”. Ed intanto domenica prossima la seconda gara consecutiva in esterna, contro la Paganese che vuole lasciare l’ultimo posto in condominio con il Monza. Si prevede una gara arcigna al “Marcello Torre”
GIUSEPPE SPASIANO