Buon pareggio di un rimaneggiato Sorrento a reti inviolate con la Paganese
E’ mancato solo il gol sfiorato in due occasioni
Lega Pro – 1^ Divisione – Girone A –27^ Giornata – 10^ Ritorno 2010-2011
PAGANESE – SORRENTO 0 – 0
PAGANESE (3-4-3): Ginestra 6; Ingrosso 5,5, Fusco 5,5, Radi 5,5; Di Pasquale 5,5 (13’st Santarelli 5,5), Gatti 5,5 (13’st Liccardo 5), Vicedomini 5,5, Imparato 5 (36’st Urbano sv); Tortori 5, Ferraro 5, Lepore 5.
A disp: Virgili, Cuomo, Triarico, Casisa. Allen: Padovano (Capuano squalif.)
SORRENTO (4-4-2): Mancinelli 6; Vanin 6, Di Nunzio 6, Lo Monaco 6, De Giosa 6; Armellino 6, Nicodemo 6,5; Carlini 6 (34’st Manco sv), Togni 6 (49’st Camorani sv), Corsetti 6 (38’st Sabato sv); Paulinho 6.
A disp: Casadei, Angeli, Niang, Ferrara. Allen: Giovanni Simonelli.
ARBITRO: Barbeno Luca di Brescia 6
GUARDIALINEE: Cipollini Andrea (FR) – Raparelli Alessandro (Albano Laziale)
AMMONITI: 4’st Armellino (S), 48’st Lo Monaco (S).
NOTE: giornata variabile e ventosa; terreno discreto; spettatori 1500 circa (50 da Sorrento)
ANGOLI: 3- 7; RECUPERO: 1’pt e 5’st
E’ stata una gara non esaltante condizionata dal vento, tra due compagini che avevano due differenti obiettivi. La Paganese di dover vincere a tutti i costi per lasciare l’ultima posizione, ed il Sorrento di uscire indenne da uno stadio nel quale ha vinto solo una volta, per mantenere a bada le sue immediati inseguitrici. Alla fine ne uscito un pareggio che forse da un lato può andare stretto agli uomini di mister Simonelli, i quali per varie volte hanno messo in apprensione l’estremo locale. Di fronte una Paganese che più di quello non può dare, e lo si è visto quando gli uomini dello squalificato mister Capuano dovevano imbastire l’azione. Quello che li fregava era la mancanza di intesa e la consistenza in avanti. E’ stata una partita confusionaria e sgorbutica, che ha visto nella prima parte un Sorrento più in palla che giocava al piccolo trotto, ma quando affondava i colpi li faceva sentire. Mentre nella seconda gli azzurrostellati hanno cercato, ma senza convinzione, di scardinare la retroguardia rossonera, la quale ha corso solo due veri pericoli. Per il resto molta mole di gioco a centrocampo e poi lunghi rilanci per entrambe, i quali venivano puntualmente annullati.
LE RETI – Per la seconda volta consecutiva la squadra rossonera non riesce a mettere la palla nel sacco, anche se vogliamo dire la verità per poco. Infatti in due occasioni nitide la sfera nella prima ha colpito la trasversale e nella seconda è andata di poco al lato. Ma quello che ha condizionato questo scorbutico derby è stato il vento, che in qualche occasione frenava il pallone. Così come sono stati frenati da Mancinelli in due occasioni gli avanti locali, che solo in quei due momenti hanno tentato veramente di impensierirlo. Poi solo una squadra dell’agro che tentennava senza essere convinta, ma anche di aver a disposizione degli uomini che più di quello non potevano dare.
LA GAR A– Entrambe le compagini si presentavano con le formazioni rimaneggiate, gli azzurrostellati erano orfani di quattro uomini: Grillo, Macrì, Somma e Cortese, tutti per infortuni. Nella vice capolista ne mancavano ben sei, tra cui i due centravanti che danno un buon supporto a Paulinho (oggi non molto in vena): Pignalosa e Bonvissuto. Mentre Erpen era in infermeria, Esposito febbricitante e Terra squalificato. Prima dell’incontro è stato eseguito l’inno nazionale e poi sono cominciate, diciamo così, le ostilità. Al 3’ Corsetti lascia partire un cross pericoloso passante sul quale Carlini non ci arriva per poco. Risponde dopo quattro minuti la Paganese con Ingrosso che dopo una mischia sfodera un tiro che Armellino respinge. Sembra che la partita dovesse vivacizzarsi, ma non è così, vivacchia solo su qualche abbozzo di qualche azione, con vari batti e ribatti confusi a centrocampo. Si cercavano come soluzione i rilanci lunghi che servivano a poco, e qualche affondo per le vie laterali, ma più di questo niente fino al 20’. Quando Paulinho, dopo aver effettuato varie finte sulla sinistra, si decentrava e lasciava partire un tiro che terminava di un metro al lato. Era il primo vero sussulto della partita. Al 22’ ancora il Sorrento ci prova con Carlini che in area metteva fuori una palla rasoterra di qualche metro. L’evanescente squadra dello squalificato Capuano si vedeva solo con un abbozzo di tiro-cross di Imparato, parato senza difficoltà al 23’. Dopo dieci primi il Sorrento colpiva la traversa con un tiro di Nicodemo dal limite dell’area, la sfera impattava la parte superiore e terminava fuori. Nei muniti finali al 42’ un colpo di testa dell’ex De Giosa (l’altro era Esposito) va di due metri vicino al palo sinistro di Ginestra. E poi al 46’ un pericoloso corner passante in area di Lepore. Nella seconda parte la musica era quella liscia e ben oleata della banda che aveva suonato anche durante l’intervallo. La squadra di Simonelli ci prova al 5’ con una palla a mezza altezza di Armellino messa in corner da un difensore. La Paganese cerca di prendere in mano il bandolo della matassa, ma non trova il capo. Ma al 19’ con Vicedomini impegna severamente Mancinelli in una respinta a pugni. La gara resta sempre abulica, con un Sorrento al piccolo trotto e gli agresi che vivacchiano con qualche giocata alla viva il parroco. Negli ultimi dieci minuti i locali ci provano per ben due volte, con una palla di Ferraro al 35’ che Di Nunzio mette in corner. Poi al 46’ con Lepore il cui cross passante viene arpionato da Mancinelli in uscita che precede Tortori. La replica del Sorrento è inframezzata al 40’ con Armellino, che a fil di traversa impegna in angolo Ginestra che è bravo a rispondere. Al triplice fischio qualche contestazione dei tifosi locali nella tribuna centrale verso il presidente Gambardella che abita a Pagani, ma nulla più. Il pari sta bene ad entrambe.
capitan Vicedomini capitan Nicodemo
NOVANTESIMO – Da un lato c’è chi recrimina e chi si accontenta. Chi recrimina è l’allenatore Padovano, che oggi in panchina sostituiva lo squalificato e vulcanico Eziolino Capuano. Perché “i due rigori c’erano, sia quello sull’atterramento di Ferraro e sia quello del tocco di braccio (dubbi entrambi)”. Ma dopo ammette che “giocare contro una forte squadra, che ha creato poco, non è stato facile. Nel primo tempo eravamo bloccati, poi nel secondo siamo andati meglio”. Ma ormai la corsa che dovrà fare la squadra azzurrostellata è per i play out perché il distacco dallo Spezia, che quintultimo, è di undici punti. “In noi –conclude- c’è la speranza di disputarli”.
Invece per mister Simonelli “la squadra è stata presente e concentrata. Sono contento della prestazione su un difficile campo”. Ma c’è da dire che egli aveva anche sei uomini fuori e che ha dovuto fare di necessità virtù, perché “c’è stata anche un pò di necessità. Per cui penso che si possa giocare a volte anche così (con qualche giocatore a volte non nel suo ruolo)”. Ma non disdegna di dire che “siamo andati vicino alla rete per ben tre o quattro volte”. Ora con l’Alessandria distaccata solo di tre punti domenica prossima con l’ora legale alle 15,00 c’è il Lumezzane che fuori casa ha un invidiabile ruolino di marcia.
mister Padovano mister Simonelli
GIUSEPPE SPASIANO