L’antologia del gol mette a segno due reti mundial e riceve la coppa
Lega Pro – 1^ Divisione – Girone A – 30^ Giornata – 13^ Ritorno 2010-2011
SORRENTO – VERONA 2 – 0
Marcatori: 10’st e 50’ st Paulinho
SORRENTO (4-4-2): Mancinelli 6, Vanin 6 Di Nunzio, Lo Monaco 6, De Giosa 6 (43’st Angeli sv); Erpen 6,5 (47’st Camorani sv), Togni 6, Nicodemo 6, Corsetti 6 (39’st Manco sv); Carlini6,5, Paulinho 8.
A disp: Casadei, Sabato, Esposito, Pignalosa. Allen: Giovanni Simonelli.
VERONA (4-1-4-1):Rafael 6; Cangi 6 (42’st Pichlmann sv), Ceccarelli 6, Maietta 6, Anderson 6; Esposito 6,5; Mancini 6,5 (37’st Tiboni sv), Martini-Rini 5,5, Halfredsson 7, Scaglia 6 (19’st Le Noci 6); Ferrari 6,5.
A disp: Nicolas, Vergini, Garzon, Russo. Allen: Andrea Mandorilini.
ARBITRO: Maurizio Mariani di Aprilia 6
GUARDIALINEE: Franco Raffaelli (LU) – Lorenzo Sani (Empoli)
AMMONITI: 25’pt Erpen (S), 27’pt Carlini (S), 41’pt Martina-Rini (V); 13’st Ferrari (V), 18’st Ceccarelli (V), 27’st Nicodemo (S), 45’st Halfredsson (V).
NOTE: giornata variabile, 19°; erba artificiale buona; spettatori 1200 circa (275 abbonati, 810 paganti); incasso Euro13.117,41
ANGOLI: 4 – 3 ; RECUPERO: 0’pt e 5’st
SORRENTO – Un gol che resterà negli annali degli almanacchi, anzi nelle cineteche non solo delle televisioni ma anche di chi avrà il dvd di una delle partite più spigolose ed arcigne che la squadra ha affrontato al campo Italia. Una rete nata così per caso e senza pensarci su due volte, che messo in crisi una delle squadre che erano accreditate alla vittoria finale, che si dimostrata ben quadrata e ben disposta in campo. Ma soprattutto arcigna con dei giocatori fisici che non hanno lesinato di vincere vari duelli con i loro avversari, ed anche che si districava con dei quasi precisi fraseggi. Davanti ad una coreografia della due tifoserie, la veloce e grintosa partita si giocava a viso aperto, con uno spigliato Verona che metteva in difficoltà il Sorrento nei primi trenta minuti a centrocampo, con azioni ben penetranti dei vari Scaglia, Halfredsson, Mancini e Ferrari. Poi la squadra della costiera usciva dal guscio e l’imbrigliato Paulinho suonava la carica, e come presi da una scossa elettrica i rossoneri sembravano più tonici sulle fasce, con i vari Erpen, Vanin e Corsetti. Gli scaligeri tentennavano ma erano sempre in partita anche in dieci uomini, tentando il tutto per tutto, cambiando anche modulo (da 4-1-4-1 a 4-2-3-1) ma non riuscendo nell’intento di arrivare al pari.
Tifopsi Sorrento Stadio Italia
LE RETI – Tutte e due nella seconda parte della partita, ed entrambe siglate da un brasiliano che con il sole carioca ha illuminato un Sorrento che sembrava non riuscire da un torpore girovago del pallone dei primi trenta minuti. Il quale non riusciva a far uscire il lupo dalla tana. Invece ci riusciva chi con un gol che solo lui sapeva cavare dal suo magico cilindro, il capocannoniere Paulinho, al quale nel dopo gara gli è stata consegnata la coppa come miglior realizzatore straniero della Lega Pro.
Correva il 10’st, quando aggancia una palla quasi sui venti metri e senza guardare la porta stoppa la palla e con il piede destro in mezza giravolta, scocca una parabola che non lascia scampo al povero Rafael che si va ad insaccare sotto l’incrocio dei pali. E la rete liberatoria che fa esplodere il Campo Italia e zittisce gli spigolosi tifosi scaligeri. Il suggello che chiude definitivamente i giochi, anche se si aspettava solo il triplice fischio, arriva al 50’st, Vanin inventa un lancio sul filo del fuorigioco per il puntero sorrentino che arpiona la sfera, la addomestica decentrandosi e superando un avversario lascia partite un pallonetto che trafigge il suo connazionale Rafael. È la definitiva rete che zittisce non solo i tifosi pungenti ospiti, ma anche qualche contestatore settimanale e fa guadagnare due punti sul Gubbio.
LA GAR A – E’ stata molto veloce, giocata con grinta, a viso aperto con i gialloblu ben messi in campo che chiudevano bene gli uomini di punta di mister Simonelli, ed agivano con sicurezza nelle loro penetranti azioni. I costieri nella prima metà del primo tempo non riescono ad imbastire un’azione pericolosa, e risultano imprecisi nei collegamenti. Ma dopo il rasoterra iniziale al 4’ di Martina-Rini, fanno correre il primo brivido a Rafael che mette in corner al 11’ una palla di Paulinho. Il Verona non è per nulla scosso, anzi cerca con le sue pericolose azioni quella risolutiva, che però non viene. Al 13’ Erpen ci prova con un rasoterra parato ed al 15’ il vero pericolo a parabola che sfiora il palo di Corsetti. Il Sorrento è in difficoltà e lo si vede, ma la partita scorre veloce e senza sosta con una gran mole di gioco. Al 38’ Carlini ruba palla e la serve a Paulinho che al volo tira debolmente. Gli scaligeri rispondono al 39’ con un tiro-cross di Martina-Rini che viene respinto da Mancinelli, qualche secondo dopo Nicodemo ci tenta con una sfera al volo che viene respinta dall’estremo veneto. Nella seconda parte i costieri cambiano registro ed al 4’ una perdita di tempo è fatale a Corsetti in buona posizione. Poi al 10’ il gol capolavoro ed al 13’ quello annullato ai veronesi per fallo di mano. Che dopo un primo perdono Martina-Rina per doppia ammonizione per vibrate proteste sul gol annullato e restano in dieci. Il ritmo sorrentino si alza ed al 19’ una punizione di Togni viene parata in due tempi, poi al 22’ Paulniho di testa mette fuori di due metri. Al 24’ Carlini va vicino al raddoppio ma Rafael glielo nega respingendo la sfera che arriva a Vanin e diagonalmente la mette fuori di poco. Il Verona però non demorde e ci prova con parabola di Mancini al 31’ che Mancinelli para, poi al 32’ un diagonale di Ferrari si perde fuori ed al 36’ un pallonetto di Maietta va al lato di poco. Ma il finale vede i rossoneri chiudere la partita con una punizione di Togni che va fuori di un metro al 46’ ed il gol di Paulinho.
NOVANTESIMO – In sala stampa si presenta un polemico e ripetitivo Scaglia sulle dimensioni del campo Italia e conferma che “noi avevamo preparato bene questa partita in un determinato modo. Nei primi venti minuti abbiamo avuto delle buone partenze”. E qui le prime rimostranze nei confronti del campo perché “giocare su di esso non è facile, però abbiamo avuto due buone occasioni in una partita aperta”. Nella quale “nel primo tempo non abbiamo concesso granchè, poi dopo la rete certi equilibri sono venuti meno anche con la necessità di pareggiare”.
Dopo è la volta di un Simonelli che si comporta facendo qualche atteggiamento alla topo gigio, e conferma che “abbiamo incominciato contratti, poi con il passare del tempo ci siamo sciolti in una gara difficile contro un avversario ottimo”. Naturalmente non si poteva parlare della contesta settimana passata ed il mister dice che “la vittoria ha un valore enorme dopo le tensioni della settimana e la squadra ha risposto con calma e tranquillità”. E proprio su questo punto che mette i puntini perché “se il Sorrento è lasciato calmo e non si pretende molto fa benissimo”. Dopo queste parole rincara perché “fino a quando si è fatto benissimo, tutti erano sulla tessa lunghezza d’onda e tutto quello che arrivava era buono, poi dopo no”. E si ritorna anche sulla debacle di Pavia e sulla difesa che non è stata impeccabile e risponde che “se uno sapesse quale sia la causa si risolverebbe tutto. Oggi erano gli stessi giocatori eppure hanno giocato la loro partita”. Una partita che ha visto protagonista Paulinho che con la sua calma ride del suoi gol mundial perché “sono belli, ma come si stava mettendo la partita il primo è stato il più importante”. Anche con lui si parla della contestata settimana e pacatamente conferma che “siamo consapevoli di quel che facciamo e la squadra oggi giocando bene abbiamo dimostrato di essere compatti”. Come lo si deve essere sabato pomeriggio a Bolzano contro il Sud Tirol che non naviga in buone acque.
GIUSEPPE SPASIANO