A Sant´Alfonso di Cava de´ Tirreni mons. Giovanni D´Ercole ha raccontato un "inedito" Giovanni Paolo II

11 maggio 2011 | 18:29
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A Sant´Alfonso di Cava de´ Tirreni mons. Giovanni D´Ercole ha raccontato un "inedito" Giovanni Paolo II

Il 9 maggio scorso la Parrocchia di S. Alfonso Maria de’ Liguori di Cava de’ Tirreni ha celebrato la II^ Giornata della Pace, ospite d’eccezione S.E. mons. Giovanni D’Ercole, studioso della spiritualità mariana, ma soprattutto un testimone della grande Fede del Beato Giovanni Paolo II.

D’Ercole infatti è stato vicedirettore della sala stampa vaticana durante il pontificato del beato e suo prezioso collaboratore fino alla fine.

Giornalista pubblicista e conduttore del programma rai Sulla via di Damasco, Mons. D’Ercole è  attualmente vescovo ausiliario dell’Aquila ed è stato invitato dal parroco don Gioacchino Lanzillo a condurre una riflessione sul tema “Maria, Discepola di Gesù Cristo in un mondo che cambia”.

Nella sala dell’oratorio che attualmente ospitala Chiesaprovvisoria in attesa che si inauguri la nuova struttura, i fedeli si sono raccolti in preghiera dinanzi a Maria Santissima per la recita del  Santo Rosario e per la celebrazione della Santa Messa.

Nel corso del Sacro Rito il vulcanico parroco, memore del sisma del1980, hainvitato la comunità a fare una sorta di gemellaggio con una Chiesa dell’Aquila ancora gravemente ferita dal terremoto.

Al termine della celebrazione al Vescovo è stato donato un pastorale uguale a quello che aveva il Beato e una croce. Il dono è stato così gradito che l’illustre ospite ha promesso che in ogni trasmissione porterà la croce a ricordo della serata.

Ed effettivamente la serata è stata emozionante per i presenti che hanno conosciuto da un testimone d’eccezione la forte spiritualità del Beato Giovanni Paolo II. “Il Santo Padre mi ha insegnato il grande Amore verso l’Eucaristia. – ha esordito mons. D’Ercole – Il Suo segreto era che fin da bambino aveva imparato ad invocare lo Spirito Santo per mezzo della preghiera. Aveva poi la gran capacità di immergersi completamente nel rapporto con Maria. Il suo spendersi per gli altri, infatti,  il Santo Padre lo spiegava con il suo motto  «Totus tuus», una volta che si era affidato alla Madre Celeste non esisteva più Karol.”

Il vescovo ha poi ammonito i presenti sui pericoli chela Chiesadeve affrontare sia al proprio esterno che al proprio interno. Riguardo i primi occorre ricordare le persecuzioni che i Cristiani subiscono in molti Paesi come il Sudan, l’Egitto,la Cina, ma altrettanto insidiosi sono la confusione a livello di Fede e la corruzione morale.

La riscoperta della Fede si traduce nell’amore verso l’Eucaristia e Maria. “La nostra esistenza è limitata, non possiamo vedere l’Amore infinito di Dio, – ha proseguito- ma solo il nostro cuore riesce a farlo.”

Quanto all’esperienza di Medjugorie il vescovo ha ricordato che esiste una commissione d’inchiesta ma il riferimento alla Pace che Maria ha fatto fin dalla prima apparizione concorda con quanto il Beato Giovanni Paolo II diceva sulla pace “La pace del mondo ci sarà solo ci sarà la pace nel cuore.”

“Di sono stati promessi dei segni, ma soprattutto dobbiamo raccogliere la profonda devozione e i cinque punti fermi: l’Ascolto della Parola,la Confessione. L’Eucaristia, il Digiuno ela Preghiera. Accoglierequesti è importante – ha concluso mons. D’Ercole – ma soprattutto se faremo entrare Maria nelle nostre famiglie tanti problemi si risolveranno”.

Le iniziative della parrocchia proseguono il 19 maggio con la clamorosa testimonianza di Walter Nudo, attore e vincitore della prima edizione dell’Isola dei Famosi, il quale ha personalmente contattato il parroco  per portare a Sant Alfonso la propria esperienza di conversione e testimonianza di fede.

 Magrina Di Mauro